Capitolo 6

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Apro gli occhi che sono le 10:00, mi sento appoggiata su qualcosa di duro, mi muovo ma sono bloccata, guardo cosa mi blocca : un braccio. Un braccio...Un cosa?! Un braccio! Ma che cazzo?! Guardo più in alto del braccio, le spalle, il collo, il viso. Dio cane, il viso! Porco Dio! Ho Travis Evans nel mio divano! Cosa ho fatto ieri?...Lui era ubriaco, mi ha fatto arrivare in un posto sconosciuto, poi l'ho portato a casa mia, mi ha...baciata e abbiamo dormito. Okay. Okay..
Mi sfioro le labbra con il polpastrello dell'indice ripensando al bacio. Devo smetterla, non se lo ricorderà nemmeno appena si sveglierà. Mi alzo, cercando di non svegliarlo, e vado a preparargli un bicchiere d'acqua e un'aspirina e dopo averli poggiati sul tavolino del soggiorno vado a rendermi presentabile.
Appoggio le mani sul lavabo, mi guardo allo specchio sospirando. Non dovevo baciarlo ieri..Dovevo spostarmi e non dovevo stendermi con lui. Ingenua che non sono altro..
Mi lavo, mi cambio e mi trucco un po', solo un po' di mascara.
-Hey, come va?- madonna mi ha fatto morire di paura, che coglione!
-Esiste l'educazione di non spuntare all'improvviso sai?
-Hahaha, buongiorno anche a te
-Mh, buongiorno.
-Grazie per...l'aspirina
-Di nulla..
-Ricordi di ieri? O eri ubriaca pure tu?
Un colpo al cuore, non ricorda nulla..ma alla fine, già lo sapevo no? Allora che ci rimango male a fare?
-No, non ricordo di ieri, ero ubriaca pure io.
Travis...
-No, non ricordo di ieri, ero ubriaca pure io.
Era ubriaca pure lei, non ricorda...
Quindi non ricorda del bacio, non ricorda di noi, non ricorda nulla...Che stupido...perché dovrebbe interessargli? perché dovrebbe interessarmi? Coglione.
-Devo andarmene.- dico freddo.
-Okay...- fredda, se ne frega.
-Ciao.- la saluto.
-Ciao Travis.- dice in un sussurro.
Sbatto la porta forse troppo forte mentre scendo il vialetto per raggiungere la mia macchina.
Entro, sbatto la portiera e inizio a dare pugni sul volante. Cosa mi prende? Cosa mi prende?! Dio buono, che cazzo mi prende?!
Inzio a guidare fino a casa di July, ho bisogno di sfogarmi.
Busso.
-Hey Travis, come mai qui?- mi guarda con il solito sorrisetto malizioso.
-Indovina un po'?
-Entra, sono tutta per te.
-Scopiamo e me ne vado, non ho molto tempo.
-Come sempre.
Annuisco ed entro in casa.
Amy...
Se n'è andato..Freddo come il ghiaccio..
Bussano alla porta. Ti prego fa che sia lui!
Apro la porta. Cristo Dio no!
-Hey bambolina
-Aron..
-Vedo che conosci il mio nome, tesoro
-Tu no, a quanto vedo
-Ti conosco da dieci anni, Amy, conosco te e il tuo nome.
-Avevo dubbi.
-Non senti caldo?
-Perché?
-Hai un felpone grande quanto quelli che si mette un obeso di 890kg
-Sto bene, sentivo freddo.
-Oggi ci sono 35 gradi Amy
-Mamma mia, ma sono cazzi miei!
-Oggi la tua dolcezza mi commuove.
-Bravo, vuoi un applauso?-
alza gli occhi al cielo e parla :
-Arrivo al dunque và
-Mi capisci in fretta a quanto vedo-
fa finta di non sentire e continua :
-Ho appena visto uscire il tuo caro amore Travis- lo blocco -Non stiamo insieme-
-Lo so, ma tu sei innamorata- sbarro gli occhi mentre continua -Non mentirmi, lo so, ripeto che ti conosco. Ma comunque, quello che voglio dirti non è questo.
-Madonna mia, parla!-
Si avvicina a me e mi sussurra nell'orecchio con la sua voce maliziosa:
-Se non vai a letto con lui entro due settimane uccido la tua cara Valentina- sbarro gli occhi -Tu sei pazzo!-
-Oh amore mio, di te, certo.
-Non la uccideresti davvero, giusto?
-Ti devo ricordare di Andrea?
-Va bene...Accetto.
-Tornerò fra una settimana e in seguito fra due, prima fai, meno male faccio a Valentina. Mi raccomando, voglio avere delle prove dell'accaduto. Detto questo me ne vado- apre la porta -Ciao bambola.- chiudere la porta.
Ditemi che è uno scherzo, vi prego.

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