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Sono trascorsi un paio di giorni da quel momento… da quel bacio… quel bacio che mi ha fatto tremare il cuore.

Non so il perché , ma io con lui ci sto davvero bene…

E’ di nuovo sera, e io sono sempre qui, sul  mio bellissimo tetto con la mia caldissima e coperta  e logicamente la mia musica…

Osservo di nuovo le mie stelle.

Non so il perché io rimanga ore e ore a osservarle…ad ammirarle; con tutta la loro luce,  ancora più evidente, in un cielo così scuro,
così buio…

Questa notte sono davvero belle..

<<una stella cadente..>> esprimo mentre alzo involontariamente il braccio per indicarla.

La  notte  sembra che non vuole trascorrere, i minuti che passano sembrano ore infinite.

La mia testa questa sera è piena di pensieri, pensieri felici.  Penso a Dany  e al nostro primo incontro, quando gli caddi addosso e come da li è nato tutto.

Forse è proprio vero che le persone migliori le incontri per caso.

[6:50]

Ecco   ascoltando musica e musica, è arrivata l’ora di alzarsi… anche se io non ho proprio dormito, ma va beh.

Sento  squillare il cellulare, è un messaggio su whastapp ; è Dany.

>Buon giorno. Questa mattina non 
vengo a prenderti a casa,
mi accompagna mio padre alla seconda ora. Ah e poi
dobbiamo parlare. Ci vediamo dopo.

Okay, mi limito a rispondergli.

Non so per quale motivo entri alla seconda ora, glielo chiederò dopo ma mi sto preoccupando per quel ‘‘dobbiamo parlare’’.

Comunque mi lavo, vesto , faccio colazione molto velocemente e vado a prendere l’autobus.

Arrivo a scuola con un bel po’ di anticipo e dicido di andarmi a prendere un cappuccino  al bar difronte alla scuola.

Prendo il mio bollente  cappuccino al cioccolato a una sterlina e venti penny, me lo sto portando fuori, quando vedo Dany seduto sul muretto.

Sto per avvicinarmi per  salutarlo quando vedo che prende una ragazza per i fianchi e porta le sue labbra sulle sue e la bacia…

Un bacio che trasmetteva amore, lungo e molto appassionante.

Mi irrigidisco
, inizio a tremare come una foglia,
faccio cadere il mio cappuccino per terra… 
e inizio a piangere come una scema..

Tutto crolla, di nuovo, per la seconda volta.

Ma perché? Perché deve andarmi sempre tutto storto? Perché il mondo ce l’ha con me?

Corro in classe piangendo, cerco Alessia e mi butto su di lei ,abbracciandola e piangendo sulla sua spalla…

<<Jessy, calmati ,che succede?>>
<< Per favore…>>
<< cosa? Dimmi..>>
<<abbracciami soltanto>>
<<okay, però mi spieghi..>>
<<grazie.>>
<<dai vieni qui.>>

Ecco piango tra le sue braccia, fin a quando il professore non ci chiede gentilmente di separarci e iniziare a seguire la lezione di chimica.

Dopo due ore trascorse a fare finta di interessarmi alla lezione   finalmente  posso parlare con Ale..

Le spiego tutto quello che è successo da stamattina.. lei  inizia ad offenderlo nelle peggiori maniere, io ricomincio a piangere ,e lei mi
abbraccia di nuovo…

[14 : 15]

Oggi ho deciso di non tornare a casa, ho detto a mia madre che andavo a mangiare da Alessia, anche se non è vero.

Sto in giro.

Cammino per la città cercando di assimilare questa situazione.

Mi ritrovo a camminare per tutta la giornata ,andando avanti con la mia musica e prendendomi caffe passando da bar in bar ,ho quasi finito i soldi.

E’ tardi sono appena tornata a casa e appena entro devo subirmi le urla di mia madre, che mi rimprovera per essere tornata a quest’ora.

Non le dico niente.

Annuisco, chiedo  scusa e  me ne vado in camera.   
                                                                               Questa  notte decido di andare a dormire; stasera non ci sono stelle, quindi mi rintano nel mio letto sotto le coperte con il cuscino tra le braccia dove soffoco le mie lacrime e le mie urla..

Potrà sembrare una reazione esagerata, ma per una volta, stava andando tutto bene. E anche questa volta era solo un’ illusione…

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