Cap. 2

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Annabeth iniziò a parlare:
-" non credo sarà una bella notizia quella che riceverai ma devo assolutamente dirtela e ti prego cerca di mantenere la calma...-"
Annuisco
-"tutto quello che hai visto oggi è vero, non sei impazzita. I mortali non vedendo queste cose perché la Foschia glielo impedisce. La Foschia è una specie di nebbia magica che quando entra in contatto con il mondo mortale tende a far vedere ai mortali tutte le cose, anche le più mostruose e impensabili come se fossero delle cose normali. Io, te, e tutti gli altri ragazzi di questo campo riusciamo a vedere oltre la Foschia, riusciamo a vedere le cose come sono realmente. A volte capita che alcuni mortali riescano a vedere oltre ad essa ma la maggior parte delle volte le persone che riescono a vederci sono semidei cioè dei ragazzi figli di un mortale e di un dio o dea...-"
Rimasi sconvolta. Non ci credevo. "E menomale che era Ottaviano quello poco delicato!" Pensai. Ma poi mi accorsi che nn c'erano molti altri modi per dire una cosa del genere. Ero distrutta:16 anni vissuti in un enorme bugia! Ma come ho fatto a non accorgermi di niente?!
Cercai di non dare a vedere la mia tristezza, frustrazione, delusione e anche un po di rabbia e probabilmente un po' ci riuscii dato che Annabeth continuò un po' più tranquilla:
-"non è facile la vita di un semidio, dobbiamo combattere sempre contro un mostro o una nuova minaccia. È il primo momento di pace che abbiamo dopo circa 5 anni! Io e i miei amici ne abbiamo passate davvero tante!-" aggiunse:-"ora tutto sta nel capire che genitore divino hai. Il tuo genitore divino dovrebbe riconoscerti in un falò di queste sere... -" poi concluse:-" gli dei principali sono dodici ma ce ne sono anche altri minori di cui potresti essere figlia. Ma una cosa alla volta credo che per ora con le notizie basta!-"
Sentivo il suo sguardo addosso ma non mi dava fastidio. Guardavo l'orizzonte perché altro non vedevo. Riuscivo solo a pensare come mi sentivo presa in giro dai miei genitori. Solo uno di loro è vero e magari l'altro non sa che io non sono davvero sua figlia, non sa niente... Avevo tante cose per la testa e mi veniva da piangere ma cercavo di trattenermi. Avevo bisogno di una persona e finalmente quella arrivò. Corsi tra le braccia di Matt, affondai il viso nel suo petto e lasciai che le lacrime mi rigassero il viso.
Restai tra le sue braccia per un po' poi mi resi conto che tutti in quel campo erano come me, pure Mattew. Che egoista! Mi stacco dall'abbraccio , mi asciugo le lacrime e provo a sorridergli per quanto in questo momento sia difficile.

Figlia degli deiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora