Capitolo 2

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Nella foto Gretel

Nessuno fiatava, io ero rimasto di sasso, non sapevo se interpretarlo come uno scherzo di cattivo gusto o semplicemente una malata.

La ragazza alzò lievemente il gomito e con un semplice schiocco delle dita fece perdere i sensi all'intera folla, facendo cadere al suolo tutti gli invitati escluso me, al che cominciò ad avanzare verso me evitando i corpi al suolo.

Quando me la ritrovai ad un palmo del naso, mi afferrò il viso con entrambe le mani e cominciò ad osservare ogni suo minimo dettaglio.

<< poteva capitarmi di peggio >>
Disse sorridendo dolcemente
<< bene, ora dobbiamo andare il nonno ci sta aspettando >>

Mi afferrò per un braccio e cercò inutilmente di trascinarmi con lei verso l'entrata.

<< non ho intenzione di muovermi da qui e men che meno con te>>
Dissi guardandola freddamente negli occhi.

Ora la sua dolce espressione era completamente sparita, lasciando posto ad uno sguardo truce.

<< cosa è successo alla mia famiglia e cos'è questa storia del matrimonio?>>
Dissi palesemente irritato.

<< si sveglieranno tra poco, i mortali non ricorderanno nulla e tu devi venire con me >>

<<Non c'è dubbio che accada dolcezza>>
I suoi occhi scarlatti cominciarono a ribollire e non ci volle molto prima che decidesse di condurre uno scontro fisico.

Cerco di colpirmi in punti come la nuca o lo stomaco per farmi perdere i sensi ma senza neanche dover usufruire della mia forza potei schivare tutti i colpi senza problemi, finché non riuscì ad impossessarsi di qualcosa a me caro, a quel punto ci fermammo all'unisono.

<< se lo rivuoi farai meglio a seguirmi senza se e senza ma >>
Disse stringendo il ciondolo di mia madre nella mano destra.

<< cosa ti fa pensare che non sia in grado di riprendermelo con la forza?>>

Ghignando fece dissolvere la collana all'interno di un portale.

Li non ci vidi più e l'afferrai per il collo.

<< ridammelo o giuro che ti rompo il collo>>

Potevo sentire le ossa cominciare a scricchiolare e la sua espressione diventare sempre più sofferente, finché non si decide a parlare.

<< n-non è più in mio possesso, s-se vuoi riaverlo d-devi seguirmi>>

<< chi ce l'ha ora?>>
Chiesi mentre la mia presa di faceva sempre più ferrea e lei cominciava ad annaspare per aria.

<<L-Lucifero >>

Mi aprii in una leggera risata soddisfatta.

<< adesso che so a chi l'hai spedito, credi davvero che ti risparmierò?>>

<< se vuoi vivere si>>
La guardai confuso

<< s-sono sua nipote >>

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