Capitolo 7

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Ci fu procurata una lussuosa auto nera opaca e partimmo verso la villa della conoscenza di Lucifero.

Io ero al volante, mentre Gretel sedeva di fianco a me mentre cercava di distogliere lo sguardo da me e rivolgerlo verso il paesaggio tetro e crudo dell'inferno. Probabilmente non mi voleva neanche parlare, ma sinceramente non credevo si comportasse così per paura o per colpa delle ferite che le avevo causato, l'opzione più logica che potessi pensare, dopo aver visto l'ambiente in cui era cresciuta, era che fosse arrabbiata perché avevo dimostrato di essere nettamente più forte di lei e che avesse vinto per il rotto della cuffia, non per le sue capacità.

<< siamo quasi arrivati, la villa è quella in cima a quell'altura a destra >> disse senza distogliere lo sguardo.

Cambia direzione e mi diressi verso quella che più che una villa sembrava un piccolo castello d'altri tempi. Appena arrivati venimmo accolti dalla servitù che ci scortò verso una grande sala in cui ci fecero accomodare.

Gretel si mise comoda e si sedette su un divano in pelle, mentre io , tentato dalla curiosità, cominciai a girovagare per la grande sala.

Sicuramente ai padroni di casa piaceva l'arte, potevo constatarlo solo guardandomi attorno , infatti tutta la stanza era addobbata da quadri che raffiguravano antenati o figure importanti della famiglia, ma solo un quadro regnava incontrastato su tutti gli altri. era decisamente il più grande e lavorato, raffigurava un'uomo dalla pregiata veste che guardava l'orizzonte con i suoi tagliente occhi scarlatti e la folta chioma corvina.

<< perdonate il mio ritardo, ma sono stata avvisata del vostro arrivo solo pochi minuti fa>> mi voltai e vidi una bellissima donna dai lunghi capelli ondulati e dalla carnagione chiarissima , rivolgersi verso di noi

Gretel si precipitò ad abbracciare la donna, che la accolse calorosamente tra le sue braccia.

<< mi sei mancata Zeira >> disse la ragazza mentre interrompeva l'abbraccio.

<< anche tu cara>> disse l'altra sorridendole amorevolmente.

In effetti, vista dalla mia prospettiva, potevano benissimo sembrare madre e figlia.

<< perdona la mia maleducazione ragazzo, io sono Zeira, veggente di corte, non che madrina della principessa Gretel>>disse avvicinandosi a me e porgendomi la mano.

Solo in quel momento venii a conoscenza della sua cecità e di profonde cicatrici nella zona oculare,che probabilmente non si sarebbero mai più rigenerante.

<< hai una stretta di mano molto salda ragazzo, qual'è il tuo nome?>>

<< Edgar signora >>la sua espressione cambio in un secondo facendo intravvedere un cenno di malinconia.

<< tutto bene Zeira?>>
Chiese preoccupata Gretel

<< si cara non ti preoccupare, questo ragazzo mi ha solo fatto pensare al passato, ricordandomi una vecchia ferita non ancora guarita del tutto >>

Non intendevo fare niente di male io, mi ero solo presentato...

<< scusa ragazzo, probabilmente ti avrò messo a disagio, ma vedi il tuo nome è lo stesso del mio defunto marito>>disse indicando il quadro di pocanzi.

Benché non potesse vederlo, era chiaro che se lo ricordasse a memoria, il modo in cui lo fissava era talmente intenso che potevi interpretare le sue emozioni senza alcuna difficoltà, rimorso, tristezza e amore.

<< ma non siete venuti fin qui per parlare di questo, avanti Edgar vieni a sederti, è ora di iniziare >>

La seguii e mi sedetti difronte a lei.

<< cerca di corazzarti la mano >>
Feci come mi era stato chiesto.

Quando mi tocco la mano sentii una strana pressione, come se qualcosa stesse colpendo il mio corpo ,schiacciandolo lentamente, come in una presa mortale senza fuga, tutto finì quando di colpo si staccò e si alzò.

Si massaggiò le tempie e riprese il controllo di se.

<< scusa per ora, ma non me lo sarei mai aspettato >>

<< che cosa scusi?>>

<< tu sai che è possibile per un demone tramutare un umano in mezzo demone vero?>>
<< sì certo >>
<< bene, a volte però non fila tutto liscio e ci possono essere delle complicazioni, infatti, benché sia raro, può succedere che la parte demoniaca e quella umana non si mescolino del tutto e in questi casi vi è una dominanza di una sola delle due parti >>

<< quindi? Cosa mi è successo?>>

<< di preciso non lo so, da ciò che mi è stato detto sembrerebbe trattarsi di ciò che ti ho appena esposto, ma tu sei un puro, quindi non saprei...
Ciò che mi viene da pensare è che si tratti di una parte del tuo potere a te sconosciuta e che l'unico modo per venirne fuori sia imparare a controllarlo, riferite tutto ciò a Lucifero, lui sa cosa fare,questo è tutto >>

Io e Gretel ci alzammo , facemmo i dovuti saluti e cominciammo a dirigersi verso l'uscita.

<< aspetta ragazzo >>
Disse Zeira

Mi voltai e la raggiunsi.

<< no scusami , ho farneticato di nuovo, mi era solo parso di sentire l'odore di mia figlia >>

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