Capitolo 6

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La regina mi scortò dal suo re, che risedeva sul suo trono affiancato dalla nipote in piedi alla sua sinistra.

Anche la regina prese posto alla destra del sovrano e così ebbe inizio la discussione.

<< Edgar, devo dire che il combattimento di ieri mi ha colpito, ma non saprei dire se in bene o in male.
Da quanto mi è stato riferito non eri cosciente e quindi non ricordi nulla delle tue azioni ed è mio dovere informarti di ciò che è successo.
Ad un certo punto del combattimento il tuo corpo è mutato parzialmente creando un'armatura, il che non sarebbe strano, ma il problema risiede in ciò che hai fatto dopo.
Hai agito senza controllo distruggendo tutto ciò che ti si poneva davanti, quasi uccidendo Gretel , ma la cosa che mi ha preoccupato di più è stata un'altra, non sembravi essere in vita.

Man mano che Gretel ti colpiva, tu non sembravi provare dolore o parlavi , volgevi solo un gelido sguardo contro le ferite di mia nipote, che continuavi a lacerare senza sosta.>>

Non ricordo niente, o almeno non chiaramente, ho vaghi ricordi di una camera scura, nient'altro.

<< come avete fatto a fermarmi?>>

<< non l'abbiamo fatto, qualche momento prima di uccidere mia nipote, hai esaurito le forze cadendo al suolo inerme decretando la vittoria di Gretel >>

si creò un silenzio tombale, non sapevo cosa dire, finora mi ero sempre limitato a corazzare le braccia o le gambe, l'armatura non mi era mai servita interamente, e poi quella voce...

Non mi fido di loro non posso parlarne, ma devo rimanere qui per il momento, forse mi possono aiutare a venire a capo di questa storia.

<< quindi mio signore? Qual è il punto di questa conversazione? Immagino non vogliate dirmi solo questo >>

<< vedi ho veramente apprezzato il fatto che tu possieda così tanta forza, ma non riesci a controllarla, o sarebbe meglio dire che ti controlla >>

Rimasi basito dalla sua affermazione

<< credevi che non me ne fossi accorto? Era ovvio che qualcosa avesse preso il sopravvento su di te. tu mi assomigli molto, vuoi avere tutto sotto controllo e sei alquanto riflessivo sul da farsi, tutto ciò non centrava nulla con quello che abbiamo visto.
Nell'arena non c'eri più tu , ma una bestia.>>

Rivolsi il mio sguardo verso Gretel. benché fosse una demone, le ferite non si erano ancora rigenerate del tutto, molte cicatrici erano impresse sul suo corpo ed evidenti lividi le accompagnavano.

Il suo sguardo era gelido e tagliente, probabilmente era ancora arrabbiata, ma allo stesso tempo c'era qualcosa che la frenava, forse era paura.

<< in quanto futuro re devi imparare ad avere completo possesso delle tue capacità ,non è accettabile un simile comportamento. oggi stesso andrai con Gretel da una mia conoscenza, lei ti aiuterà a capire cosa ti sta succedendo.
Andate e non deludetemi, specialmente tu Gretel >>

<< si vostra maestà >> dicemmo all'unisono

<< scommetto che Zeira sarà felice di conoscerti Edgar>>
Disse la regina sorridendo malamente.

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