Scelte importanti... (Capitolo 28)

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Mi sveglio di soprassalto piangendo e sento che tutta la mia famiglia si sta precipitando giú dalle scale.

"Ehy tesoro tutto okay?" dice mia mamma visibilmente preoccupata.
Ancora scossa dal sogno faccio cenno di no con la testa. Era tutto cosí reale...

"Budina sei sicura che sia tutto okay?"

"Sí, sono sicura"

"Hai bisogno di qualcosa?"

"Di un tuo abbraccio al gusto di non ti lascio".
Le sue braccia mi avvolgono in un nano secondo e non riesco a rendermi conto di quanto mi siano mancate.
Nonostante le cose brutte che mi ha detto prima le sue braccia mi sono mancate, nonostante tutto è mio fratello e gli voglio un bene immenso.

"Scusa"

"Fa niente"
Le scuse piú sincere sono quelle dette nel modo piú semplice possibile.

"Mi hai perdonato?" chiede mio fratello con un misto di felicitá e preoccupazione (o come direbbe ClaudiaLittera ANSIA).

"Si. Non ce la facevo piú a starti lontano"

"Sei troppo buona con me Giulia"

"Sei mio fratello d'altronde... Ti voglio bene Benjamin"

"Anche io sorellina"

Ci stacchiamo dall'abbraccio e i nostri genitori ci guardano commossi e a nostra madre sono addirittura scese due lacrime.

"Mi mancava vedervi cosí" dice tra le lacrime facendo segno di abbracciarla.

Un abbraccio di famiglia. Quando mi sono mancati questi momenti.
Perchè non c'è sensazione migliore che riabbracciarsi dopo una lunga assenza. Con gli "altri genitori" non succedeva quasi mai, soltanto quando alle elementari prendevo un brutto voto e piangevo, ma si sentiva che non erano abbracci con sentimento, con amore. Erano abbraccio cosí tanto per fare, solo per dare l'impressione amorevole.

Solo ora mi accorgo di quanto sono stata stupida in questi anni, talmente stupida da non accorgermi di non essere con i miei veri genitori.
Solitamente i genitori sono amorevoli con te, se combini un guaio si arrabbiano con te, ma non ti tengono il broncio per sempre. Ti perdonano.
Ti perdonano sempre, anche se il guaio che hai combinato è di dimensioni colossali, anche se li hai delusi o feriti profondamente.
Ti vogliono e ti vorranno sempre bene.
Invece Antonio e Carmela non facevano cosí: si incazzavano se lasciavo una briciola per terra, ma poi cercavano di rimediare all'errore che avevano fatto facendo i dolci e dicendo che ci avrebbero pensato loro a sistemare il danno.
Non mi consolavo quando tornavo a casa piangendo, mi chiedevano il perchè solo la sera a cena.
Non mi hanno mai detto niente dei miei tagli, nonostante lo sapessero.
Che stupida...

"Adesso a dormire ragazzi, domani avete scuola" annuncia nostra madre.

"Allora, io vado di sopra. Buona notte sorellina"

"Eh no" rispondo.

"Ah okay. Tu dormi nel letto e io sul divano. Notte"

Guardo mia mamma e insieme scoppiamo a ridere.
"Ma mamma è sempre stato cosí scemo?" sussurro per le troppe risate e lei fa cenno di si con la testa.

Ben ci guarda stordito con una faccia petalosa(?).
"Cosa succede? Non ci capisco niente"
esclama disperato.

"Vuoi lasciarmi da sola dopo quello che é successo?"

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