Apro leggermente l'occhio destro.
Sono le 7:46, ho ancora 20 minuti di tempo per dormire.
Alle 8:30 devo prendere la corriera per andare a Westfield, un'enorme centro commerciale dove hai anche il rischio di perderti.
Credo che 10 minuti mi basteranno per prepararmi...
Chiudo gli occhi cercando di riaddormentarmi quando improvvisamente sento un urlo provenire dal piano di sotto.
Mi alzo di colpo e scendo le scale il più velocemente possibile cercando di scoprire di chi era quell'urlo.
L'urlo proveniva dalla cucina, appena entro vedi mia mamma con una ciabatta in mano, alla caccia di uno scarafaggio.
Povero scarafaggio...ha scelto il porto sbagliato...
Quando mia mamma vede uno scarafaggio perde ogni controllo, deve metterlo a KO a costo di dare fuoco alla casa.
Senza dire una parola, prendo una fetta di pane con Nutella e mi dirigo in soggiorno.
Mi sporgo alla finestra con la fetta di pane in bocca mentre cerco di raccogliere i capelli in una coda di cavallo.
Torno in camera mia per prepararmi a uscire.
Afferro una maglietta e un jeans a caso dall'armadio.
Dopo un quarto d'ora sono già pronta.
Prendo una borsa a tracollo e ci metto dentro un po di roba a caso. Sono pronta per uscire.
Alla fermata non c'era tanta gente, mi appoggio su un muretto e mi metto le cuffie.
La musica mi aiuta a distrarre dal mondo esterno, mi porta in un mondo completamente diverso, un mondo senza peccati...mi fa sentire...libera.
La corriera dovrebbe arrivare tra 5 minuti.
Mentre cerco di trovare una musica adatta a questa noiosissima attesa dalla playlist, arriva un ragazzo in bicicletta a duecento chilometri orari, facendomi cadere il cellulare e rompendomi le cuffie.
<<Oh, sta attento a dove vai!>>
Grido con tono furioso.
Lega la bicicletta con una catena a un palo. Mi guarda per un attimo e poi volta la testa dall'altra parte.
<<Nessuno ti ha insegnato le buone maniere? Almeno un scusa!?!?>>
Arriva la corriera e ignorandomi completamente, sale tirando fuori dalla tasca il biglietto.
Non ho mai visto qualcuno di così arrogante in vita mia...
Ok...va bene...oggi oltre a prendermi la roba per la scuola, devo anche prendermi delle cuffie.
Dopo essere salita, mi accorgo che ormai tutti i posti erano occupati.
L'unico posto libero è quello vicino al tipo arrogante.
Va bene così, preferisco stare in piedi invece che stare con quel tipo.
~
Il bus si ferma di colpo e improvvisamente salgono un'orda di persone che mi spingono verso il centro del bus, facendomi poi inciampare.
Non so se sfortuna...quell'orda di persone mi ha fatto finire proprio sulle gambe di quel tizio insopportabile.
Mi alzo di scatto.
<<Scusa...>>
Con quel suo espressione di essere superiore, se ne frega altamente delle mie scuse.
Non avendo le cuffie non posso nemmeno ascoltare la musica.
Avendo questo qua sulla mia stessa corriera mi rende soltanto più nervosa.
~
Sono le 10.20, ci siamo quasi. Siamo quasi arrivati al Westfield.
Il tipo arrogante scende alla mia stessa fermata.
Alla fermata c'era una ragazza che lo aspettava; probabilmente abitano da queste parti.
Senza pensarci ulteriormente, mi dirigo verso il Westfield.
Verso le 17:50 del pomeriggio sono a casa.
<<Matite, gomma, biro rossa, biro nera! Ok! Tutto nell'astuccio!>>
Prendo il cellulare da sotto il cuscino per vedere se intanto mi avevano inviato qualche messaggio.
Gli unici messaggi che mi sono arrivati sono quelli della Vodafone, dicendomi che ho finito il credito.
Mi sdraio sul letto e metto una canzone a caso col cellulare e chiudo gli occhi mettendomi la mano dietro la testa.
Ripenso al ragazzo di sta mattina.
Non avevo mai visto qualcuno di così arrogante. Spero proprio di non vederlo mai più o le cose finiranno male.
Prendo il cellulare per guardare la foto che avevo scattato ieri al ragazzo che passava in bici.
<<Chi è?>>
Barbotto tra me e me.
Mentre guardo la foto, non posso fare a meno di farmi scappare una risatina...e mi addormento così con il cellulare in mano.
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Aspettando il Domani
RomanceCelestia, una ragazza allegra, vivace, ottimista e socievole, incontra per caso un ragazzo al Westfield, Martin...