Un pò di tempo dopo..
"Hai chiamato Ania?" incastro il telefono tra l'orecchio e la spalla e continuo a sistemare il casino che ho creato la sera prima.
"È la terza volta che me lo chiedi, non l'ho ancora fatto" schiaccio una lattina prima di lanciarla nel cestino ed esultare come Michael Jordan.
"Stranamente ricordi che è la terza volta che te lo dico ma non ti ricordi di chiamarla" sbuffo teatralmente sapendo di farlo arrabbiare e continuo a rovistare nella stanzetta alla ricerca di immondizia superstite.
"Lo sai che odio quando sbuffi" rido sommessamente.
"E quindi sai che è per questo che lo faccio" e poi ritornando seria "ho solo mal di testa, la chiamerò appena attacco con te, promesso" sento il suo respiro cambiare e mi rendo conto che qualcosa che ho detto gli ha fatto capire la mia bravata di ieri sera.
"Hai bevuto, vero?" mi stringo tra le dita l'attaccatura del naso e mi mordo il labbro sapendo di non riuscire a mentire a quello che è diventato il mio migliore amico in queste settimane.
"Non è come le altre volte, Jos. Sto bene e sono consapevole" il suo respiro irregolare mi avverte che stà trattenendo la rabbia ma come sempre non ci riuscirà.
"Stai bene dici? Sei andata dall'altro capo del mondo perchè stai bene?"
"Tra 3 giorni è la festa del ringraziamento e ho una settimana di festa dalla scuola, non ho nessuno con cui passarlo e volevo stare sola dove avevo alcuni dei miei migliori ricordi."
"Hai me qui" sprofondo nel letto cigolante e mi copro con le coperte per smorzare il gelo di quella stanza.
"E tu hai una famiglia e la nuova ragazza non credo sia felice che tu ti porta dietro la tua amichetta del cuore" ride piano e lo seguo
"Sei la mia amichetta del cuore?"
"Beh si o non mi avresti lasciato vedere il pupazzo che porti con te a letto, cosa che nascondi a Belissa"
"Melissa" dice calcando la M, sà che conosco il vero nome della ragazza con cui si sta conoscendo ma puntualmente sbaglio di proposito per farlo innervosire.
"Comunque, non voglio che ti riduci male..è stato brutto vederti in quelle situazioni e ora lì non c'è nessuno con te" nemmeno io voglio rivivere quelle situazioni, il ricordo dei casini che ho combinato quando la mancanza di Dean era così forte da lacerarmi il cuore e l'alcool era diventato l'unica cosa che riusciva ad annebiarmi.
La sera in cui crollai, ubriaca fradicia presi a pugni il muro così tante volte da dovermi ingessare la mano, quando piangevo nel letto e urlavo il suo nome prima di crollare supina o tutti i pasti che ho saltato fino a diventare uno scheletro."Sto meglio Jos, sto meglio" ripetei in un mantra per convincermi, ma non stavo meglio, non lo sarei mai stata probabilmente.
Come se fosse un copione rileggo gli innumerevoli messaggi di quel ragazzo che ho abbandonato in America, sono diminuiti in questi giorni e la consapevolezza che mi sta sfuggendo dalle mani è stato il motivo che mi ha portato a entrare nuovamente barcollante dalla porta la sera prima, e quella prima ancora.
Potrei fare la controfigura al Dio Bacco se volessi, con un bel naso rosso e le parole biascicate, mi arriva un nuovo messaggio da Jos."Chiama Ania" vorrei dirgli che non ho più il coraggio di chiamarla, la paura di sentire la voce di Dean passarle vicino mentre è al telefono, o che le strappi il telefono di mano per parlarmi mi farebbe perdere quel minimo di lucidità a cui sto cercando di rimanere saldamente attaccata, quella che mi fà dire "andiamo a comprare un bel tacchino e riempiamolo di buone cose" ma che sà che il giorno del ringraziamento finirò ubriaca stesa sul tappeto a ringraziare i pellegrini per aver inventato questo giorno tutto dedito ai ringraziamento a Dio.
E voglio ringraziarlo anche io anticipatamente, grazie Dio per avermi dato tante sfortune, te ne sarò per sempre grata, davvero!
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INDISTRUCTIBLE
Teen FictionCerti legami sono destinati ad esserci, ad esistere nonostante i dubbi, le distanze e le paure. Certi legami non possono scalfirsi e non patiscono pene. Certi legami sono indistruttibili. SEQUEL DI RESILIENCE. Alyssa e Dean sono ritornati.