Mi preparo in un'attimo, infilo due maglie e un maglione due taglie più grande della mia, lascio i capelli sciolti e dopo aver infilato gli anfibi metto la borsa in spalla ed esco, faccio tutto con estremo silenzio avendo l'impressione che qualcuno potesse sbucare da qualche parte per cercare di parlare, non ero dell'umore adatto nemmeno per salutare qualcuno e per fortuna quel pomeriggio era calmo, le strade quasi vuote a causa del freddo mite e dalle nuvole che a tratti oscuravano maggiormente il cielo.
Passo davanti a qualche porta del piccolo albergo in cui alloggiavo e sento delle voci familiari provenienti dal primo piano, avvicino l'orecchio alla porta e quando riconosco le voci devo trattenermi per non rompere la porta a calci e scappo prima di commettere una qualche stupidaggine.
Non ci posso credere! Dean aveva preso una camera nel mio stesso albergo! E ora quei due erano insieme a parlare? Gli stessi ragazzi da cui ero scappata nella mia vita erano lì tranquilli a parlare di me..che stronzi!I piedi battevano pesanti sul ghiaccio che si era formato sull'asfalto e dalle labbra uscivano nuvolette di aria, le mani erano coperte da spessi guanti, mi chiedevo come avrei fatto a disegnare tutta coperta com'ero, ma un modo lo avrei trovato, dovevo svuotare la testa e avevo bisogno di avere una matita tra le mani.
Ero quasi giunta a destinazione, riconoscevo la strada come le mie tasche, qualche alberello ancora lottava per le sue foglie nonostante quel gelo, il fiume che di solito faceva il suo corso era immobile, congelato.
Mi sedetti su una panchina umida e mi guardai intorno, mi sentivo strana, non avevo più in me la solita felicità che accompagnava la vista di quel luogo, ero piena di rabbia.
Strappai quasi il blocco da disegno che portavo con me e presi una matita, le dita iniziarono a tracciare convulsamente segni, contorni, sapevo di star piangendo ma non avevo tempo per togliere le dita dal foglio, qualcosa nella mia mente voleva che io continuassi a disegnare.
Il tempo stava cambiando, o meglio, il tempo stava correndo, in un attimo la poca luce del pomeriggio stava lasciando spazio al buio, ma mancava ancora qualcosa al disegno, non era completo.
Il tempo mi era nemico in quel momento, gocce d'acqua iniziavano a scendere forti, mi soffermai qualche altro momento a vedere cosa le mie mani avevano prodotto, e in quel momento non sentii più l'acqua scorrermi addosso.Alzai la testa e vidi un'ombrello a coprirmi la visuale, quando scattai la testa di lato vidi un ragazzo coprire le nostre teste dalla pioggia, d'istinto avvicinai il blocco da disegno al mio corpo per non far vedere la mia creazione e solo in quel momento mi accorsi che nell'impeto di disegnare avevo lasciato la mano destra senza un guanto e ora bruciava dal freddo.
Il ragazzo era calmo, mi sorrise mentre mi porgeva il guanto che era sulla panchina, lo recuperai e cercai di dire qualcosa per capire la sua presenza."Ehm..ti ringrazio mille per l'ombrello" mi sorrise senza parlare, e indicò il blocco che avevo al petto e alzò il pollice come per congratularsi.
"Beh grazie io ora..devo andare" mi alzai dalla panchina ma venni strattonata leggermente, il ragazzo mosse l'ombrello e capii perchè non parlasse.
"No, non ho l'ombrello ma non preoccuparti, è solo qualche passo a piedi" si alzò immediatamente dalla panchina e si impuntò come un piccolo cavaliere e mi invitò a dargli il braccetto.
Risi per la sua posa e dopo aver riposto il blocco nella borsa accettai il braccio che mi porgeva."Sono lieta di farmi accompagnare da un tale gentiluomo" le sue guancie si colorarono di un rosso acceso e guardandolo meglio riuscii a capire che non poteva avere più di 15 anni, era alto per la sua età, con i capelli scuri e gli occhi dello stesso colore, ma era gracile come un ragazzino.
"Sei anche un bel ragazzo, sai! Non potevo proprio chiedere di meglio!" si fece ancora più rosso e riuscì a strapparmi una sonora risata nonostante gli eventi di quella giornata.
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INDISTRUCTIBLE
Teen FictionCerti legami sono destinati ad esserci, ad esistere nonostante i dubbi, le distanze e le paure. Certi legami non possono scalfirsi e non patiscono pene. Certi legami sono indistruttibili. SEQUEL DI RESILIENCE. Alyssa e Dean sono ritornati.