□Diary■

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Jimin entrò nella sua stanza, dalle pareti scure, il pavimento scheggiato in più punti e piena di ricordi che piano piano si sfocavano nella sua mente.

Si sedette per terra come faceva di solito con la sua persona speciale.

Ancora una volta si perse a ricordare, ad immergersi nel passato, un passato colorato, in cui tutto sembrava bello e luminoso, un passato innocente.

Adesso di innocenza, Park Jimin ne era carente.

Mosse lentamente la testa in tante direzioni, cercava qualcosa, per poter ricordare meglio.

E poi lo trovò... il suo diario.

Era un vecchio diario con alcune pagine ancora vuote, era un vecchio diario pieno di innocenza a tratti dolorosa.

Passò le dita sulla copertina lentamente e con gli occhi serrati, quasi per ricordarsi il contenuto, per ritornare indietro.

Girò foglio dopo foglio, vedendo date su date, ma non ne lesse nemmeno uno.
Cercò soltanto la data che lo tormentava senza lasciarlo dormire, la data che non può scordarsi e che si ripeteva di continuo.

Quando la vide i suoi occhi si spalancarono e un vento di emozioni entrò dalla finestra aperta, scompigliandogli i capelli e il cuore.

3 Settembre, 2016

Caro diario, oggi ho intravisto una persona stupenda, sono rimasto a fissarlo per tutta la durata della cerimonia d'apertura.
Vorrei tanto conoscere il suo nome.

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Ta-dannnn

Chi è??? Sono sicura si sia capito..
Ciau e grazie per aver letto!!!😙

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