La Chiamata

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Josh

Sto nel mio solito bar a bere il mio solito bicchiere di bourbon,quando mi chiama quello stronzo di Eric. Cosa vorrà adesso?!è da dieci anni che non mi cerca. "cosa vuoi eric?" rispondo. "Jonathan! Ma si certo è un piacere anche per me sentire che sei ancora vivo"sto in silenzio aspettando che dica altro, dopo un attimo di esitazione aggiunge" come ben sai mi serve il tuo aiuto" ecco lo sapevo, ma questa volta non mi lascerò coinvolgere. "Eric,come tu ben sai non ho alcuna voglia di aiutarti! Ciao." sto per chiudere quella stupida conversazione,anche perché tutti mi stanno guardando, ma lui mi ferma"Josh questa volta è diverso, credimi!". Lascio i soldi sul bancone prendo il mio giubotto di pelle nero ed esco dal bar, non mi va di avere gli occhi di tre ubriachi, della cameriera e di quel viscido del barrista puntati addosso. Riprendo la telefonata che per me chiuderei all' istante, "dimmi Eric quale sarebbe la diversità questa volta?". Eric fa un risolino "Ho la tua totale attenzione Jonathan Candelwik?" credo che tra meno di un secondo gli chiuderò il telefono in faccia! " Eric, se non ti sbrighi metterò fine a questa stupida telefonata" dico con un tono alto, non diverso da quello che ho usato fin ora "ok ok non sei cambiato per niente, allora,  ora ti spiego. Tre giorni fa ho incontrato Amelie, la ricordi?! La streghetta piccolina è cresciuta e... Mi ha raccontato un piccolo segreto" annuisco per farlo continuare " In pratica esiste un diamante che ci permette di ritornare umani,  di portare indietro una persona cara e di diventare i vampiri più temuti della storia!" le sue parole mi ricordano ciò che mi disse una vegente all'incirca trent'anni fa. Con un velo di curiosità chiedo "Dov'è questo diamante?" eric si affretta a rispondere " Ecco il mio josh preferito! Bene, ora ti spiego: tramite delle  mie conoscenze ho scoperto che lo possiede Emily Combel! Sai chi è vero?!"  Emily? Emily Combel?! Mi sembra familiare ma non ricordo dove l ho sentito "Non so chi sia!" rispondo.  "Non è un problema, vai in aeroporto ci sarà un mio servo, ti darà lui tutte le indicazioni" senza darmi il tempo di rispondere chiude il telefono, come faceva a sapere che sarebbe riuscito a convincermi?! Ma nonostante ciò salto sulla mia yamaha nera e mi avvio in aeroporto.

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