Capitolo 5 {il mio angelo}

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(Questo è il capitolo vero (?). Scusate ma per sbaglio avevo cliccato su ''pubblica'' mentre stavo scrivendo il capitolo perciò è uscita la notifica facendo sembrare che lo avessi già pubblicato!
Scusatemi ancora e buona lettura!)





Il ragazzino tirò fuori dal forno la torta di more appena sfornata e un delizioso profumo di more iniziò a diffondersi nella stanza.




"Mmmmh che buon profumino! A Levi piacerà sicuramente questa torta!...o almeno lo spero...magari i demoni non mangiano neanche le torte."




Il giovane mise la torta dentro al cestino di vimini e la coprì con un telo bianco per tenerla al caldo.
Dopodiché appoggiò il cestino sul tavolo in cucina e salì in camera sua per andare a cambiarsi visto che indossava ancora la camicia da notte.
Quel giorno fortunatamente non doveva lavorare visto che il negozio era chiuso così aveva tutto il giorno per stare assieme a Levi.
Dall'armadio prese un vestito color indaco e lo indossò per poi mettersi anche un piccolo scialle sulle spalle, quel giorno faceva particolarmente freddo.
Appena finì di cambiarsi, uscì dalla sua stanza e prima di uscire di casa scrisse un biglietto indirizzato a sua madre.

"Sono uscito a fare compere, ci vediamo stasera.
Eren."


Visto che la madre si era recata in un altro paesino per incontrare delle sue amiche, Eren aveva la possibilità di starsene da solo senza essere seccato da nessuno.
Il ragazzino uscì di casa col cestino di vimini in mano e quel giorno era particolarmente felice.
Entrò nel bosco e si mise a seguire il sentiero che portava al posto segreto dove si trovavano lui e Levi.
Il giovane era particolarmente tranquillo quando ebbe la sensazione di essere spiato.


《Uh?》




Eren si girò di scatto appena sentì uno strano rumore dietro di sé ma attorno a lui non c'era nessuno.
Il vento iniziò a far muovere i rami e i cespugli nel bosco eppure non c'era l'ombra di nessuna forma di vita.

"Che strano...mi sembrava di essere spiato da qualcuno...forse me lo sono immaginato..."


Eren riprese a camminare finché, dopo aver superato i cespugli di more, arrivò al campo di tulipani e lì vide subito il demone seduto in mezzo ai fiori.
Una figura tetra e oscura in mezzo ad un prato pieno di colori.

《Levi!!》

Il giovane fece un'enorme sorriso appena lo vide e corse verso di lui.
Contemporaneamente Levi si girò verso il ragazzino ma il demone non era uno che sorrideva tanto facilmente.

《Temevo che non saresti venuto...》

《Scusami tanto Levi ma stavo aspettando che la torta diventasse cotta al punto giusto.》


Eren prese il cesto e tirò fuori la torta ancora avvolta nel panno bianco.

《Ho fatto questa torta apposta per te! ...non so se le torte ti piacciono ma io ho voluto fartela lo stesso...》



Il giovane arrossì leggermente sulle guance e il demone lo accarezzò sulla testa in segno di ringraziamento.


《Sei stato gentile Eren...ne assaggierò una fetta.》



Eren fece un sorriso e successivamente prese il coltello tagliando una fetta di torta per Levi.
Il demone la prese e assaggiò il dolce, il gusto era celestiale.


《Sei un ottimo cuoco Eren...mi piace molto questa torta.》

《Ne sono felice! Ti prego portala con te! Così potrai mangiarne una fetta quando vorrai.》


Levi annuì e materializzò un cesto nelle sue mani dove posò la torta, con molta delicatezza per non rischiare di fracellarla.

《Sei stato molto gentile a prepararmi questa torta Eren...》


Il demone guardò il ragazzo con uno sguardo sensuale ed Eren arrossì immediatamente.
Lo sguardo di Levi era dannatamente attraente e il giovane non poteva negarlo.


《N-non ho fatto nulla...sai l'ho fatto volentieri...p-per te.》



Eren arrossì ancora di più e abbassò la testa per non dover incrociare ancora lo sguardo di Levi.
Una lieve brezza si alzò e i fiori si muovevano assieme ad esso creando uno spettacolo meraviglioso.
Il giovane portò una mano sulla sua testa per non far volare via il cappello in giro per il prato e poi si girò verso Levi.


《Posso farti una domanda? Com'è il tuo mondo?》

Levi diventò serio di colpo ed Eren capì di aver sbagliato a fare quella domanda, forse era meglio starsene zitti.

《...scusami...n-non devi rispondermi se non te la senti.》


《Non preoccuparti...non mi dispiace parlarne con te...sai comunicare coi miei demoni servitori dei miei sentimenti è impossobile, loro non capiscono...》



Il demone alzò lo sguardo e una farfalla si appoggiò sulle sue corna nere.
Eren fece un sorriso appena vide quella scena e fece una piccola risatina.


《Non è un bel posto...è tutto buio, di sottofondo sento sempre le urla delle  dannate e sopra tutto non riesco mai a vedere la luce del sole...》


《Oh...capisco...n-non è molto bello.》


Eren arrossì per l'imbarazzo.
Poteva evitare di fargli una domanda così, ma allo stesso tempo era dannatamente curioso di sapere com'era il mondo del demone di cui stava iniziando ad innamorarsi.


《Per niente...ma dopotutto sono io che ho causato tutto ciò e quindi mi sono abituato a vivere lì, ma ora che ti ho conosciuto finalmente posso uscire.》


Levi diede una carezza ad Eren sulla guancia e quest'ultimo fece un sorriso.
Le sue guance divennero ancora più rosse, l'emotività non riusciva a trattenersi.
Ma proprio quando tutto stava andando al meglio, Levi fece un sobbalzo e si alzò di colpo in piedi guardando il cielo.


《...angeli...》

《Uh?...cosa hai detto?》



《Eren...torna a casa.》



《...come?》



Il demone si girò verso Eren guardandolo con molta serietà e lo sguardo gelido di Levi fece intimidire il ragazzino.


《Non fare domande. Torna a casa e basta! È per il tuo bene...torna qui domani...》


《Va bene Levi...c-ci vediamo domani.》



Eren si alzò in piedi e prese il suo cestino per poi dirigersi verso casa.
Per quale motivo Levi lo aveva cacciato in quel modo? Cosa gli teneva nascosto? Troppe domande nella testa ma nessuna risposta.


"Peccato che mi abbia cacciato così presto...ma forse aveva qualcosa di troppo importante da fare per tenermi lì con lui."




Eren fece un sospiro e dopo pochi minuti arrivò in città.
Visto che non aveva voglia di tornare a casa andò a farsi un giro per la città e per i negozi.
Si fermò davanti alcune vetrine, dove erano esposti abiti meravigliosi e li guardava con meraviglia.
Voleva comprarne uno, uno bellissimo per stupire Levi e rendersi ancora più attraente.
Decise di entrare nel negozio e il ragazzino rimase lì per molto tempo.












Nei cieli, gli angeli servitori del signore erano tutti in movimento.
La notizia sul fatto che il re dei demoni  si era invaghito di un umano ormai era sulla bocca di tutti gli angeli.
Ed uno dei servitori del signore era più agitato degli altri.
Lei era un angelo dai capelli color pece e gli occhi erano di un  grigio argentato.
Era un angelo valoroso, maestra con la spada e faceva di tutto per difendere il suo signore.
Da tempo anche lei aveva puntato gli occhi sul ragazzino e appena seppe che Levi aveva puntato gli occhi su di lui, la sua rabbia si era liberata.


《Quel demone non ti toccherà Eren. Ti difenderò e ti porterò qui...in paradiso con me.》






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The Demon   The Angel  {Ereri}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora