Capitolo 8 {incontro}

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La luna era alta nel cielo e illuminava la notte nel piccolo paesino dove abitava la famiglia Jeager.
Tutti stavano dormendo, come doveva essere, tranne una persona ovvero Eren.
Era agitato, continuava a pensare alle parole di Levi e non riusciva a prendere sonno.
Il ragazzino si alzò con il busto dal letto e si mise a guardare la luna.
Era bella, luminosa e metteva una grande tranquillità.
Il giovane rimase incantato a guardare la luna nel cielo e poi si girò tirando fuori dal suo cestino di vimini dei fiori che aveva raccolto quel giorno e visto che non sapeva cosa fare si mise a fare altre coroncine di fiori.
Per quanto stesse lavorando, Eren non riusciva a chiudere occhio, il pensiero fisso di quegli angeli che lo volevano portare via lo terrorizzava terribilmente.


"Non posso continuare ad avere questa paura...Levi ha promesso che mi proteggerà, devo fidarmi di lui."



Il ragazzino siccome non riusciva a dormire, si alzò da letto e decise di andare nel giardino della sua casa.
Aprì la porta della sua camera e con passi leggeri cercò di scendere le scale senza fare rumore per non svegliare sua madre.
Arrivò alla porta sul retro e uscì andando a sedersi sul dondolo che avevano in giardino.
Il ragazzino fu sciocco e non pensò di portare con sé uno scialle e quella sera faceva parecchio freddo.
Però non aveva voglia di tornare dentro casa, ormai stava bene lì.
Eren portò la testa indietro e una lieve brezza si alzò facendo muovere i suoi capelli color cioccolato.
All'improvviso però, il giovane sentì una strana presenza vicino a sé.
Si girò di scatto e vicino al laghetto del giardino, notó una luce che illuminava una parte del giardino.
Preso dalla curiosità Eren si alzò dal dondolo e si avvicinò verso quella luce che aveva catturato la sua attenzione.
Quando arrivò vicino alla luce, questa però scomparve subito e nel silenzio della notte si sentì una voce.

《Finalmente riesco ad incontrarti per la prima volta Eren.》



Eren si girò verso la voce femminile che aveva sentito e davanti a sé si ritrovò un angelo o per la precisione l'angelo mandato da Dio apposta per la missione che aveva in mente.
Il ragazzino indietreggiò e visto che non vedeva dove stesse andando, cadde a terra picchiando il sedere.

《T-tu chi sei? Come fai a conoscere il mio nome?》


L'angelo si abbassò all'altezza di Eren e gli porse una mano per aiutarlo ad alzarsi.


《Non devi avere alcuna paura Eren, io non sono qui per farti del male...anzi io voglio solo il tuo bene.》


Eren non si sentiva così al sicuro e infatti non accettò neanche l'aiuto dell'angelo per alzarsi in piedi.
Mikasa fece un sospiro e si sedette vicino al ragazzino.
L'angelo portò una mano sulla testa del castano accarezzandogli i capelli ma il giovane si scostò subito da lei.
Aveva capito che si trattava di uno di quegli angeli che lo voleva portare via da Levi.


《Sei spaventato Eren?》


《...un po'...vorrei sapere cosa sei tu e perché sei qui...》



Mikasa si girò verso il laghetto ed immerse un dito nell'acqua creando una luce all'interno di essa.
La luna rifletteva nel laghetto rendendo tutto ancora più bello.



《Vedi Eren...io sono un angelo, mi chiamo Mikasa e per la precisione sono il tuo angelo protettore.
La mia missione è proteggerti dai pericoli e so che in questo periodo tu sei in un grandissimo pericolo...ma sembra che tu non te ne sia accorto vero?》



Eren capì subito che l'angelo si stava riferendo a Levi e questo scatenò subito della rabbia nel cuore del ragazzino.
Gli faceva male sentire che Levi era un pericolo.


《In pericolo?...no io non sono affatto in pericolo! Anzi la mia vita è felice!》

Mikasa fece una risata e si alzò da terra guardando il cielo.

《Sei così ingenuo mio caro Eren...te ne accorgerai prima o poi. La tua vita è in serio pericolo, fidati di me...stai lontano da quel demone se ci tieni alla vita.》

Eren non fece neanche in tempo a rispondere che l'angelo sparì in una nuvola senza dire nient'altro al giovane.
In pericolo? Perché doveva essere in pericolo?
Levi non era cattivo, anzi si comportava benissimo nei suoi confronti.
O forse era tutta un'illusione? E se quel demone era veramente cattivo e perfido?

"No...io non ci voglio credere! Levi è buono, ne sono sicuro!"

Un vento gelido si alzò improvvisamente ed Eren decise di tornarsene in casa.
Salì velocemente le scale e si chiuse nella sua stanza mettendosi sotto le lenzuola.
Era meglio addormentarsi prima di ritrovarsi un cadavere il giorno successivo.








《Eren! È mattina! Vieni a fare colazione o il latte si raffredda!》

La mano di Carla accarezzò dolcemente la fronte di Eren e quest'ultimo si svegliò di botto.
Si stropicciò gli occhi e dopo qualche secondo mise a fuoco l'immagine di sua madre che era seduta sul bordo del letto.

《Mhm...ma come è già mattina?》

《Si tesoro, non te ne sei reso conto?》

《No...non ho dormito bene stanotte ed ora sono stanchissimo...》

La madre fece un piccolo sorriso e poi diede un bacio sulla fronte a suo figlio che rispose con uno smagliante sorriso.

《Capisco...se sei stanco non preoccuparti, baderò io al negozio oggi.》

《Non mi sembra giusto mamma...non puoi lavorare tutto il giorno...mi cambio e vado subito a lavorare.》

Eren si alzò da letto come una furia e corse in bagno per farsi una doccia prima di andare a fare colazione.
Mentre si lavava pensava ancora alle parole che l'angelo gli aveva detto.
Quelle parole erano state così cattive, come poteva essere un angelo e dire tutte quelle cose così brutte?
Si lavò con molta furia e una volta pronto uscì dal bagno per andarsi a vestire.
Una volta pronto e dopo aver finito di fare colazione, salutò sua madre e andò subito in negozio mettendosi a curare i fiori che stavano vicino alle vetrate del negozio.
Li annaffiò con molta cura e ogni tanto guardava fuori dalla finestra, per osservare i passanti e i bambini che giocavano a rincorrersi.
Eren fece un piccolo sorriso e poi appoggiò la brocca con cui annaffiò i fiori su un tavolino lì vicino.
In quel momento voleva tanto avere Levi vicino a sé ma la sua natura da demone era un vero e proprio ostacolo.

"Prima o poi...riusciremo a stare assieme Levi...me lo sento."





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The Demon   The Angel  {Ereri}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora