Qualcosa non andava. Passavano i giorni eppure mi sentivo continuamente sotto controllo, come se qualcuno mi stesse osservando con estrema accuratezza. Ma ovviamente, distratta com' ero, non avevo mai dato realmente peso a quella mia continua ansia.
Ansia di essere osservata da tutti e derisa. Non sapevo bene perché, forse per un'infanzia ricca di battutine sulla mia vecchia forma fisica e bellezza alquanto anonima.
Avevo passato così la mia adolescenza e le ferite non si erano mai del tutto rimarginate. Erano ancora là che a volte pulsano e facevano male; sanguinavano e mi avevano condannata ad una vita di insicurezze e scarsa autostima. Pur avendo gli occhi di un color nocciola caldo ed avvolgente e i capelli di un castano molto luminoso, non avevo mai avuto una bellezza che sbalordiva a primo impatto. Fisico normale, forme giuste ed un viso che una come unico pregio un pelle morbida e luminosa. Era una delle poche cose che amavo di me, perché non avevo bisogno di trucco per essere presentabile al mondo. Almemno sotto il profilo fondotinta. In pratica ero una ragazza come tante altre, con pregi e difetti annessi. Per questo non potevo contare solamente sull'apparenza per conquistare l'attenzione delle persone. Soprattutto di una.
A me, in quel momento, interessava solo essere considerata da Joe.
Sfortunatamente però, dopo il burrascoso incontro di poche sere prima, avevo rovinato ogni possibilità di piacergli davvero e non solo per una notte e via.
Volevo innamorarmi di lui, ma spiegarlo a parole non era mai stato facile per me.
Infatti disegnavo, da sempre. Mi esprimevo disegnando perché faceva meno paura e meno male. Dopo tutto, se non ottenevo ciò che imprimevo su carta, potevo accartocciare il foglio e gettarlo via semplicemente. Ma le parole dette d'un fiato al mondo sono difficili da dimenticare e non si possono semplicemente cancellare dalla memoria.
In quel momento, nella grande e silenziosa biblioteca, avevo ripreso il tanto e amato blocco da disegno e stavo disegnando con molta cura il profilo di quel ragazzo che tanto mi aveva stregata qualche mese prima.
Come mai? Perché lui? Me lo chiedevo ogni giorno, ma non c'era una risposta sensata. Non si può scegliere di chi innamorarsi, ad un certo punto ti ci trovi in ballo e non puoi far altro che entrare in pista e lasciarti trasportare dalla musica. Oppure puoi osservare la tua opportunità scemare con anche il tuo interesse.
Non era nuovo per me, comunque. Con gli altri miei ex ero stata solo per fortuna - o meglio - per altrui volontà. Io non mi sono mai innamorata; erano gli altri a farlo per me.
Mi capitava di apparire attraente per una piccola percentuale di uomini. Loro semplicemente si presentavano ed io sorridevo. Mi chiedevano di uscire. Io accettavo. Chiacchiere, risate, parole dolci, una carezza... ed il passo dall'essere "single" ad essere "in coppia" era molto labile. Insomma, non mi sprecavo più di tanto.
Perché lo facevo? Purtroppo non avevo mai trovato nemmeno quella risposta. Mi dispiaceva dire un semplice No e poi pensavo semplicemente che tutto faceva esperienza e che ogni lasciata era persa.
Ripensandoci, ero cambiata molto negli ultimi anni. Avevo solo 20 anni eppure mi sentivo molto più vecchia e molto più matura. Avevo semplicemente smesso di uscire con un ragazzo per gentilezza o per fare esperienza. Avevo smesso di idealizzarli e pensare che ogni ragazzo potesse diventare un ipotetico principe azzurro anche se non mi piacevano davvero. Così mi ritrovavo nella mia solitudine ed invece di pensare a prepararmi a dovere per l'imminente esame di letteratura, distruggevo il mio unico neurone per colpa di quel ragazzo che mi aveva destabilizzato l'intero equilibrio creato da una vita. Mentre ripassavo gli occhi con il carboncino, non potevo essere più pensierosa. Quegli occhi stessi erano perennemente velati da pensieri probabilmente infelici. Quanto avrei voluto vederli sorridere. Quanto avrei voluto essere io a farli illuminare di vita. Purtroppo però non ero mai stata un' eroina da fumetti Marvel e tanto meno una crocerossina pronta a soccorrere tutti.
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Inked Love - Amore d'inchiostro
ChickLit[COMPLETA] Il mio era un amore profondamente devoto all'inchiostro e alla carta. Non riuscivo ad amare le persone. Mi esprimevo scrivendo, ridevo disegnando e amavo con l'ausilio delle poesie. Stupidamente un giorno mi dichiarai al classico "stronz...