Le strade di Los Angeles erano sempre piene di gente che correva di qua e di là per andare al lavoro, perciò anche quella mattina non faceva eccezione.
Il sole scaldava la mia pelle, facendomi provare una piacevole sensazione mentre mi dirigevo, quasi sconsolata, verso il caffè più vicino.
Rovesciai gran parte dei caffè e cappuccini, dovendo perdere tempo a ricomprarli e facendo una bella figuraccia con il barista.Normale routine mi dissi.
Tornai sul set e appoggiai le tazze di carta dove mi aveva indicato Joe, uscendo poi dalla stanza.
Se non mi voleva tra i piedi, non potevo fare altro che assecondare le sue richieste.
Il giorno passò in fretta tra il rumore dei tasti del computer e la risata calda di Tina, mentre la mia mente riusciva a pensare solo ad una cosa: Sebastian.
A quanto pare questo non era il luogo e il tempo giusto per iniziare una relazione con lui, ma se dovevo essere completamente sincera, quel ragazzo mi piaceva parecchio.
Era spiritoso, gentile e sapeva cosa dire per farti provare quello strano formicolio alla bocca dello stomaco quando qualcuno dice qualcosa di lusinghiero nei tuoi confronti.
Insomma, sapeva flirtare.
Finii il mio turno e andai a consegnare alcuni fogli al signor Russo, incrociando Sebastian sulla strada di ritorno."Sei libera stasera?" mi chiese senza troppi preamboli, il mio cuore che ad un tratto sembrò più leggero.
Non potevo rispondere di si a causa dell'avvertimento di Anthony, ma mentire in faccia a Sebastian in quel modo mi sembrava qualcosa di inaccettabile."Non lo so" ribattei veloce, ricominciando a camminare.
Lui non si mosse."È un modo carino per dirmi no?" disse lui, alzando la voce per essere sicuro che sentissi.
Mi girai verso di lui, lanciando qualche occhiata furtiva nei paraggi per assicurarmi che non ci fosse Anthony.
"È il modo giusto per dirti che non lo so" sussurrai, sperando che mi sentisse nonostante quei due metri di distanza.
Lasciai andare un lungo respiro, passandomi la lingua tra le labbra.
"Non sempre si ottiene tutto con uno schiocco di dita" abbozzai io, risultando un po' antipatica.
Girai i tacchi e me ne andai ancheggiando, sentendo lo sguardo di Sebastian su di me e non potendo fare a meno di mostrare un piccolo sorriso.
Andai al solito bar dove mi incontravo con Chase, mangiando il solito Hamburger con le patatine.
Se avessi detto a mia madre quello che mangiavo a Los Angeles mi avrebbe rinchiuso immediatamente in una di quelle belle ville coloniali di Jackson e mi avrebbe rimpinzato per giorni di tutte le succulente pietanze del sud.
Ma qui ero a Los Angeles, la vita era diversa."Che si fotta Anthony, quello è un attore di Hollywood, Sam!" sbraitò Chase quando gli raccontai tutta la storia.
"Non è così semplice..." dissi io, riempiendomi la bocca di patatine.
"Se quello capisse che tra me e Sebastian c'è qualcosa potrebbe persino licenziarmi...e lo sai quanto ci ho messo per trovare questo lavoro" gli ricordai.Chase sbuffò, incrociando le braccia al petto.
"Ti ricordo che non finisci con un uomo da molto tempo" ribatté con uno sguardo furbo.
"Dico solo che potreste almeno divertirvi un po' insieme.." ridacchiò poi alla fine.Io scossi la testa senza rispondere.
Il pensiero mi aveva già sfiorato più volte di quante volessi ammettere, ma Chase non doveva saperlo.
Ero una romanticona e sapevo che sarei finita per legarmi sentimentalmente a chiunque mi avesse accarezzato o guardato anche solo per una notte come se fossi l'unica cosa bella al mondo."Ora che siamo arrivati al discorso 'sesso', direi che è giunto il momento di andare a casa" sorrisi, per poi salutarlo e dirigermi verso casa.
Erano ormai le undici di sera quando mi misi sul divano a guardare un po' di TV, il telefono sempre vicino.
Anthony poteva chiamare a qualsiasi ora e pretendere tutto e subito.Dopo un po' sentii il telefono squillare, capendo subito che mi era arrivato un messaggio.
Era un numero sconosciuto e il messaggio diceva "hey, Sam la segretaria".
Sorrisi, perché sapevo che era Sebastian, ma allo stesso tempo sapevo anche di doverlo ignorare."Hey, Sebastian l'insistente. Hai bisogno di qualcosa?" Scrissi velocemente io, inviando poco dopo.
Ignoralo, Sam mi disse la mia vocina.
"Di te" scrisse lui, facendomi attorcigliare lo stomaco.
"Vuoi venire a guardare un film a casa mia? Ho comprato una TV da sballo" aggiunse.Pensai per qualche secondo se rispondere e cosa rispondere.
Quella del film era soltanto una scusa che io conoscevo fin troppo bene.Chi chiamava qualcuno che abitava dall'altra parte della città alle undici di sera per vedere un film?
"Arrivo" scrissi, ma senza inviare.
Non potevo farlo, sopratutto per le conseguenze che avrei dovuto affrontare dopo quella notte di passione.
Non sarebbe stato professionale."Scusami, ho un sacco di lavoro da fare. Sarà per la prossima volta" ritentai, rileggendo più e più volte il messaggio.
Cancellai e mi ricorressi."Non posso, scusa." Scrissi di nuovo, cancellando per l'ennesima volta.
Mi sembrò che anche quel messaggio gli desse troppe speranze."Non posso" risposi fredda, questa volta inviando il messaggio.
Aspettai per più di un'ora una risposta a cui aggrapparmi, qualcosa a cui rispondere stavo scherzando, arrivo tra mezz'ora ma nulla di tutto questo.
Avevo scelto il mio destino e, se ci fosse stato qualcuno da incolpare, quella ero io.Salve babes!
Anche questa volta l'attesa è stata infinita e la ricompensa poco soddisfacente, ma spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Vi dico subito che nel prossimo capitolo Sebastian potrebbe fare qualcosa di inaspettato, perciò non perdetevelo! (O forse non lo farà...mmh chi lo sa)Fatemi sapere cosa pensate della scelta di Sam nei commenti e, se avete qualche ipotesi su quello che potrebbe fare Sebastian, fatemelo sapere!
Vediamo quanto siete bravi/e come detective! ;)Tanto love,
Paola.

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Secrets || Sebastian Stan
Fiksi PenggemarLos Angeles. Una ragazza del sud, un attore famoso e mille segreti da tenere nascosti.