Il mattino dopo...
~Ele~
Mi sveglio per il rumore di quella roba infernale chiamata sveglia.
Guardo l'ora sul telefono e vedo che sono le 4.15.Chi cazzo mette la sveglia a quest'ora?
Tu genio!
Chi sei?
La tua coscienza piacere.
Piacere un cazzo! Mi sono appena svegliata!Mi rimetto sotto le coperte, ma poi torna tutto: Leo. È per questo che devo svegliarmi a quest'ora.
Mi alzo dal letto e mi metto una canotta rossa, un pantaloncino di jeans, un giubbino di jeans della stessa tonalità del pantaloncino, un paio di scarpe bianche a caso ed un braccialetto di filo con una conchiglia ed un minuscolo pom-pom rosso.
Mi trucco con un po'di mascara,
eye-linere un rossetto nude.
Prendo lo zaino (oggi andrò a scuola) e metto dentro l'iPhone, un po'di soldi e i fazzoletti.
Scendo dalle scale e vedo Sophia ad aspettarmi in salotto.
Sta benissimo!
Indossa una gonna di jeans che le arriva sotto metà coscia, una maglietta a mezza manica rosa che le lascia scoperta la pancia, dei sandali dorati e un braccialetto d'oro con perline nere.
-ti vesti così per andare a scuola?- chiedo.
-sì, ma parliamo di te sorellina? Primo giorno di scuola? Davvero?!- dice ridendo.
-ok, siamo 2 schianti. Ora andiamo a prendere Leo- dico ridendo.
Saliamo sul primo pullman che passa perché i nostri genitori non possono accompagnarci perché sono al lavoro.
Quando arriviamo, entriamo nella stanza di Leo e sta ancora dormendo.
-sveglialo- dice Sophia.
-non puoi svegliarlo tu?-
-non voglio vedere come lo svegli- dice ridendo.
Troia! Ma è così importante?
Alla fine cedo. Mi avvicino al suo letto e comincio a scuoterlo.
-Leo svegliato- dico dolcemente.
Lui apre un occhio, mi vede e si gira dall'altra parte per ricominciare a dormire.~Leo~
Lo faccio apposta. Voglio vedere se si arrabbia.
-cazzo Leo! Smettila di fare lo stupido e alzati da sto cazzo di letto!- grida Ele.
Sophia scoppia a ridere e dopo poco anche Ele.
Io le guardo e Sophia mi lancia una borsa.
-ti abbiamo portato dei vestiti- dice.
Escono dalla camera e li indosso.
Mi hanno portato una maglietta a maniche corte bianca, un jeans blu e un paio di scarpe da ginnastica bianche. Mi pettino i capelli e metto nello zaino il telefono e un po' di soldi.
Esco dalla camera e ci in camminiamo verso il carcere minorile/inferno chiamato scuola.
-raga, io vado- dice Sophia correndo dalle sue amiche.
-allora vado anch'io- dice Ele.~Ele~
-no. Ti accompagno io- dice Leo.
-non c'è ne bisogno-
-voi che ti ricordo l'ultima volta?- mi dice.
Io cedo e andiamo verso la mia classe che è di fianco alla sua.
3 piano 2 aula 1D.
Lo saluto e entro dentro la classe appena prima che suoni la campanella.
-buongiorno. Tu devi essere la nuova alunna. Piacere sono il professor Belli- mi dice un professore sulla trentina.
Lo saluto e mi dice di parlare di me.
-mi chiamo Eleonora Gaggero, ho 14 anni e sono nata a Genova. Mi piace la pasta al pesto e ho una sorella di nome Veronica-
-bene Eleonora. Vai a sederti in un posto libero- dice il professore.
L'unico posto libero è quello vicino ad una ragazza alta, bionda, occhi azzurri e fisico perfetto.
Sembra una troia, anche se da com'è vestita sembra il contrario.
Lo dici solo perché sei invidiosa
Ma ti fai i cazzi tuoi?! È così divertente prendermi in giro?
Sì, tantissimo!
Mi avvicino a quella ragazza e mi siedo.
-ciao, mi chiamo Beatrice- dice.
-ciao- rispondo fredda e con un po' di timidezza, perché da quando sono stata rapita non sono più timida.
La prima ora è finita e la seconda si sta rivelando noiosa da quando è entrato un altro prof. Intanto c'è Bea che parla, parla, parla. Non la ascolto finché non dice il nome del mio "caro fratellino".
-hai capito Ele?- mi chiede.
-no, scusa. Puoi ripetere?-
-ti ho detto che Leonardo e Lucrezia stamattina l'hanno fatto in bagno-
-cosa?!?! Ma non gli a schifo? È tutto sporco e...aspetta hai detto Leonardo?-
-esatto, Leonardo Cecchi, proprio lui- dice come se fosse una cosa normale.
-perchè ne parli con così tanta noncuranza? È un ragazzo normale-
Si mette a ridere.
Il professore che è entrato dice -signorina Vendramin, se non le interessa quello che sto dicendo può andare a ridere in presidenza-
Bea smette subito e si gira verso di me.
-normale? Si è fatto tutta la scuola e alcuni dicono che si è fatto pure una prof- dice a bassa voce.
Mio fratello è uno stronzo puttaniere?
Non ci credo!
-perchè me l'hai chiesto?- dice.
Sto per risponderle ma suona la campanella.
Esco fuori come un fulmine e appena vedo Leo che esce dalla sua classe lo tiro per un braccio.
-ahi! Mi fai male!- dice.
Io lo trascino alle macchinette dove non c'è ancora nessuno.
-perchè mi hai portato qui?- mi chiede.
-per 2 motivi.
1)ho fame e voglio prendere qualcosa
2) perché volevo chiederti se è vero quello che ho sentito su di te- dico.
-cosa hai sentito su di me?-~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao!
Ho aggiornato e volevo dirvi che questi capitolo è la seconda parte di un "capitolone". Ci saranno anche la terza e forse la quarta parte. Spero che la storia vi piaccia!
Bye
STAI LEGGENDO
Leonora=Leo+Ele
Fanfictionlei timida lui stronzo lei simpatica lui puttaniere lei bella lui figo lei con molto talento lui dolce lei con un passato orribile lui con un presente che lei cambierà