amore mio/2

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Il mattino dopo...

~Ele~

Mi sveglio per il rumore di quella roba infernale chiamata sveglia.
Guardo l'ora sul telefono e vedo che sono le 4.15.

Chi cazzo mette la sveglia a quest'ora?
Tu genio!
Chi sei?
La tua coscienza piacere.
Piacere un cazzo! Mi sono appena svegliata!

Mi rimetto sotto le coperte, ma poi torna tutto: Leo. È per questo che devo svegliarmi a quest'ora.
Mi alzo dal letto e mi metto una canotta rossa, un pantaloncino di jeans, un giubbino di jeans della stessa tonalità del pantaloncino, un paio di scarpe bianche a caso ed un braccialetto di filo con una conchiglia ed un minuscolo pom-pom rosso.


Mi trucco con un po'di mascara,
eye-linere un rossetto nude.
Prendo lo zaino (oggi andrò a scuola) e metto dentro l'iPhone, un po'di soldi e i fazzoletti.
Scendo dalle scale e vedo Sophia ad aspettarmi in salotto.
Sta benissimo!
Indossa una gonna di jeans che le arriva sotto metà coscia, una maglietta a mezza manica rosa che le lascia scoperta la pancia, dei sandali dorati e un braccialetto d'oro con perline nere.

-ti vesti così per andare a scuola?- chiedo.
-sì, ma parliamo di te sorellina? Primo giorno di scuola? Davvero?!- dice ridendo.
-ok, siamo 2 schianti. Ora andiamo a prendere Leo- dico ridendo.
Saliamo sul primo pullman che passa perché i nostri genitori non possono accompagnarci perché sono al lavoro.
Quando arriviamo, entriamo nella stanza di Leo e sta ancora dormendo.
-sveglialo- dice Sophia.
-non puoi svegliarlo tu?-
-non voglio vedere come lo svegli- dice ridendo.
Troia! Ma è così importante?
Alla fine cedo. Mi avvicino al suo letto e comincio a scuoterlo.
-Leo svegliato- dico dolcemente.
Lui apre un occhio, mi vede e si gira dall'altra parte per ricominciare a dormire.

~Leo~

Lo faccio apposta. Voglio vedere se si arrabbia.
-cazzo Leo! Smettila di fare lo stupido e alzati da sto cazzo di letto!- grida Ele.
Sophia scoppia a ridere e dopo poco anche Ele.
Io le guardo e Sophia mi lancia una borsa.
-ti abbiamo portato dei vestiti- dice.
Escono dalla camera e li indosso.
Mi hanno portato una maglietta a maniche corte bianca, un jeans blu e un paio di scarpe da ginnastica bianche. Mi pettino i capelli e metto nello zaino il telefono e un po' di soldi.
Esco dalla camera e ci in camminiamo verso il carcere minorile/inferno chiamato scuola.
-raga, io vado- dice Sophia correndo dalle sue amiche.
-allora vado anch'io- dice Ele.

~Ele~

-no. Ti accompagno io- dice Leo.
-non c'è ne bisogno-
-voi che ti ricordo l'ultima volta?- mi dice.
Io cedo e andiamo verso la mia classe che è di fianco alla sua.
3 piano 2 aula 1D.
Lo saluto e entro dentro la classe appena prima che suoni la campanella.
-buongiorno. Tu devi essere la nuova alunna. Piacere sono il professor Belli- mi dice un professore sulla trentina.
Lo saluto e mi dice di parlare di me.
-mi chiamo Eleonora Gaggero, ho 14 anni e sono nata a Genova. Mi piace la pasta al pesto e ho una sorella di nome Veronica-
-bene Eleonora. Vai a sederti in un posto libero- dice il professore.
L'unico posto libero è quello vicino ad una ragazza alta, bionda, occhi azzurri e fisico perfetto.
Sembra una troia, anche se da com'è vestita sembra il contrario.
Lo dici solo perché sei invidiosa
Ma ti fai i cazzi tuoi?! È così divertente prendermi in giro?
Sì, tantissimo!
Mi avvicino a quella ragazza e mi siedo.
-ciao, mi chiamo Beatrice- dice.
-ciao- rispondo fredda e con un po' di timidezza, perché da quando sono stata rapita non sono più timida.
La prima ora è finita e la seconda si sta rivelando noiosa da quando è entrato un altro prof. Intanto c'è Bea che parla, parla, parla. Non la ascolto finché non dice il nome del mio "caro fratellino".
-hai capito Ele?- mi chiede.
-no, scusa. Puoi ripetere?-
-ti ho detto che Leonardo e Lucrezia stamattina l'hanno fatto in bagno-
-cosa?!?! Ma non gli a schifo? È tutto sporco e...aspetta hai detto Leonardo?-
-esatto, Leonardo Cecchi, proprio lui- dice come se fosse una cosa normale.
-perchè ne parli con così tanta noncuranza? È un ragazzo normale-
Si mette a ridere.
Il professore che è entrato dice -signorina Vendramin, se non le interessa quello che sto dicendo può andare a ridere in presidenza-
Bea smette subito e si gira verso di me.
-normale? Si è fatto tutta la scuola e alcuni dicono che si è fatto pure una prof- dice a bassa voce.
Mio fratello è uno stronzo puttaniere?
Non ci credo!
-perchè me l'hai chiesto?- dice.
Sto per risponderle ma suona la campanella.
Esco fuori come un fulmine e appena vedo Leo che esce dalla sua classe lo tiro per un braccio.
-ahi! Mi fai male!- dice.
Io lo trascino alle macchinette dove non c'è ancora nessuno.
-perchè mi hai portato qui?- mi chiede.
-per 2 motivi.
1)ho fame e voglio prendere qualcosa
2) perché volevo chiederti se è vero quello che ho sentito su di te- dico.
-cosa hai sentito su di me?-

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Ciao!
Ho aggiornato e volevo dirvi che questi capitolo è la seconda parte di un "capitolone". Ci saranno anche la terza e forse la quarta parte. Spero che la storia vi piaccia!
Bye

Leonora=Leo+EleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora