CAPITOLO 2

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Dopo quelle parole corsi in camera di mia madre, presi il foglio con il numero di telefono e l'indirizzo e scesi trovando Alessia distesa per terra che leggeva after e Nicole stravaccata nel divano che cercava qualcosa in TV.
Mi sedetti sulla poltrona con il foglio in mano e dissi "Li chiamo?"
"Si, chiamali" rispose Alessia
"E che cosa dico?" Domandai
"Prova solo a dire Ciao, sono Tara" propose
"E se mi dicono Tara Chi? oppure "Noi non conosciamo nessuna Tara" cosa faccio??
"E se mia nonna aveva una ruota era una cariola!" Sbottò. "Dai Tara, non farti tutte queste paranoie, chiamali e basta. Poi capirai cosa fare"
"Ok.."
(Intanto Nicole si era addormentata)

*al telefono*
*uno squllo*
*due squilli*
*tre squilli*
*una voce*
"Pronto, chi parla?" Disse una donna
Tara, respira pensai
"Ciao, sono Tara!"
"Tara, quella Tara?" Chiese
"Penso di si..."
"Oddio Tara, non sai quanti anni sono che aspetto una tua chiamata, ed ora eccoti qui. Come stai?"
"Abbastanza bene, e lei?"
"Molto bene, ma dammi del tu"
"va bene"
"Aspetta un attimo, ti passo Bobby, ciao Tara."
"Ciao maura"
"Ciao Tara! Che bello sentirti" disse un uomo
"Ciao, anche per me è un piacere conoscervi."
"A noi piacerebbe molto vederti, sei nostra figlia, perché non vieni a trovarci un giorno? Così ti facciamo conoscere Greg e soprattutto Niall!" Esclamò entusiasta Bobby
"Ma io vivo a Dublino, non saprei come venire e soprattutto ho paura di disturbare..."
"No, tu non disturbi, devi dirci quando sei libera."
"Mi va bene qualsiasi giorno"
"La prossima settimana?" Propose
"Certo!" dissi entusiasta
"Dopo diamo un occhiata ai treni e ti chiamiamo va bene?"
"Va bene, grazie mille, a dopo"

Chiusi la chiamata e Alessia mi disse:
"Alloraaaa??" Mi guardò con una faccia strana
"Mi hanno chiesto se la prossima settimana vado a trovarli"
"Oddio sono così felice ma ora dobbiamo pensare a come svegliare quella babbana lì che dorme da più di un'ora."
"Saltiamo sul divano urlando come delle possedute o le tiriamo una secchiata d'acqua?" Proposi ii
"Tu salti nel divano e io le tiro la secchiata d'acqua"
"Ci sto" risposi
"Tu inizia a salire sul divano facendo attenzione a non svegliarla e io vado a prendere l'acqua."
Quando salì sul divano stando attenta a non svegliare Nicole arrivò Ale con un secchio di acqua e disse sottovoce: "Al mio tre, uno, due, treeee" e le tirò la secchiata d'acqua gelata in faccia. Io iniziai a saltare gridando: "Nicoletta svegliatiiiiiiiiiiii" lei iniziò a urlarci frasi senza senso e a tirarci cuscini. Lo scherzo era riuscito.

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