CAPITOLO 6

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Appena arrivammo a casa Maura mi condusse nella camera dove avrei dormito mentre Bobby portava una valigia ( lasciai quella più piccola giù visto che dentro c'erano tutti i regali che avrei consegnato dopo pranzo e gli album fotografici che avremmo visto più avanti).
-grazie per l'ospitalità- dissi abbastanza timidamente, sì, perché io quando non avevo molta confidenza con le persone ero timida.
-ma figurati, è il minimo che dovevamo fare dopo 20 anni- disse Bobby.
-sei pur sempre nostra figlia- aggiunse Maura.
Dovevo scoprire perché mi avevano data in adozione ma era troppo presto per chiederglielo così decisi di chiederlo qualche giorno dopo.
Rimasi ferma con un sorriso da ebete (come facevo molto spesso) a fissarli tanto che Maura se ne accorse e mi chiese:- tutto bene tesoro?-
-sisi, sto bene. Mi ero solo incantata a fissare il vuoto, a volte mi capita-
-oh, ok. Allora noi scendiamo a preparare il pranzo. Tu fai come se fossi a casa tua, perché in fondo è casa tua, se hai bisogno del bagno è l'ultima porta in fondo al corridorio.-
-grazie mille-

Quando se ne andarono chiamai subito Alessia e Nicole ma dato che nessuna delle due rispondeva al cellulare provai al telefono di casa. Al terzo squillo rispose Nicole.
-pronto chi parla?- disse.
Decisi di farle uno scherzo.
-buongiorno signora, la chiamo per chiederle se ha già provato la pasta per dentiere kukident- dissi cercando di camuffare la voce e di non ridere.
-ciao Tara com'è andato il viaggio?-
-ehii come hai fatto a riconoscermi? La mia interpretazione era semplicemente per-fect comunque il viaggio è andato bene, ora sono nella mia stanza che è bellissima, dopo pranzo con i miei genitori, miei fratelli, mia cognata e mio nipote. Poi stasera c'è una cena con tutti i parenti.
-wow, ma quanti parenti hai?-
-boh, penso tanti. Comunque dov'è Ale?-
-è andata nella sua vecchia casa a prendere delle cose che aveva dimenticato-
-ahh, okay. Salutamela, io ora vado a disfare le valigie e dopo scendo per il pranzo, vi richiamo dopo-
-va bene, a dopo. Ciaooo-
-ciaooo-
Chiusi la chiamata e mi guardai intorno.
La camera non era molto grande, nella parete di fronte alla porta c'era la finestra e una scrivania, accanto alla porta c'era il letto bianco con il copriletto colorato e nelle altre due pareti c'erano l'armadio e degli scaffali. Era proprio bella!

-Tara, è quasi pronto!-
-arrivo subito!- avevo davvero una gran fame e dopo essere andata in bagno scesi giù in cucina.

Arrivata al piano di sotto andai direttamente in cucina per vedere se Maura aveva bisogno d'aiuto.
-hai bisogno di aiuto?- dissi
-allora, mmh, vediamo... Ah ecco, si, potresti mettermi le patate al forno in una terrina e metterle lì sul tavolo?-
-ok!-
Quando stavo per appoggiare la terrina al tavolo sentì aprire la porta.
-ciao sono a casa!- disse una voce maschile e subito dopo un ciuffo biondo entrò in cucina.
-cosa e quando si mangia? Sto morendo di fame!!-
-arrosto con le patate. Tra 5 minuti. Presentati bene- lo rimproverò Maura
-ma quale piacere signorina-disse inchinandosi e facendo il baciamano-lei è?-
-ehm...io sono Tara, ciao!-
Lo guardai bene, indossava un paio di jeans neri, una maglietta bianca e un paio di adidas. Aveva gli occhi azzurri come i miei e mi assomigliava fisicamente ma lui aveva i capelli biondi ma quando li osservai meglio capì che erano tinti.
Poco dopo arrivarono anche Greg, Denise e Theo. Mi stavano già tutti molto simpatici e in quella casa si respirava aria di famiglia.
Dopo il pranzo andammo tutti in salotto, andai un minuto all'ingresso a prendere la valigia coi regali e la portai in salotto. Iniziai a tirare fuori i regali e piacquero a tutti, in particolare a Theo che si mise subito a giocare.
Feci per chiudere la valigia quando Greg mi fermò e mi chiese cosa fossero quei libri. Quando risposi che erano album fotografici Maura corse non so dove.
-È sempre la solita, ama far vedere in giro gli album di quando eravamo piccoli- dissero Niall e Greg ridendo.
Quando tornò teneva in mano tre grossi album e li iniziammo a sfogliare con i miei.

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