Chapter 9

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Mi svegliai lentamente, mettendo a fuoco una cosa alla volta. Sbadigliai e mi stiracchiai.

Erano le 10 del mattino, constatai guardando sul telefono. Per fortuna avevo già avvisato Suzy che ero malata e che non ce l'avrei fatta a lavorare oggi.

Però mi sentivo meglio, non avevo le vertigini e la gola bruciava di meno. Per sicurezza presi un'altro antibiotico.

Mi alzai e andai in bagno. Sciacquai il viso e mi lavai i denti quando la porta si aprì all'improvviso facendomi saltare in aria.

"ODDIO ESCI PERVERTITO." Urlai in preda al panico, vedendo Jackson. Si limitò a fissarmi dubbioso e poi ridere. "COSA RIDI, E SE ERO NUDA?!"

"Bhè meglio per me." Si stiracchiò e mi sorrise. Stavo arrossendo.

"Comunque non è colpa mia, devi chiudere a chiave la porta se hai qualcuno in casa."

"Non mi ricordavo che c'eri anche tu, ok? Ok. Ora chiudi per favore che devo fare una doccia."

"Ma io devo fare la pipì..." Lo guardai sbuffando e accorgendomi solo dopo che era solo con i pantaloni e dei calzini. In pratica, potevo ben vedere il suo torso.

Specialmente gli addominali. Diventai rossa.

"Non hai freddo?" Fu l'unica cosa che riuscii a dire.

"No, posso fare la pipì?" Annuii e uscii facendolo passare. Mentre aspettavo andai a prendere un pantalone della tuta, una canottiera e un maglione (con l'intimo ovviamente) per non dover girare nuda in casa dopo aver fatto la doccia. Quando tornai in bagno Jackson stava uscendo così guardai a terra e lo sorpassai. Ero sicura che se lo avessi guardato sarei rimasta a fissarlo. E non volevo succedesse.



Dopo aver fatto la doccia ed essermi vestita uscii dal bagno e venni accolta da un profumo di uova e pancetta, proveniente dalla cucina immaginai.

"Ei sei in tempo per la colazione." Mi sorrise Jackson appena entrai in cucina. Sorrisi di rimando vedendo il suo impegno. Il tavolo era apparecchiato per due, con due tazze, due piatti le posate e dei succhi. Arrivai proprio nel momento in cui stava trasferendo le uova e la pancetta dalla padella sui piatti.

"Non pensavo sapessi cucinare."

"Non ci vuole un genio per fare due uova. In più non so cosa ti piace quindi ho messo sul tavolo un po' di tutto." Fece un espressione preoccupata, per il fatto che non potesse piacermi qualcosa. Era troppo carino.

"Tranquillo.. devo farti per forza i complimenti mamma, stai proprio bene con quel grembiule." Puntualizzai indicandolo e ridendo. Prima mi fulminò poi sorrise socchiudendo gli occhi e saltellando.

"Oh ma quanto sei carina tesoro, vuoi che la mamma ti prepari anche il pranzo oggi?"

"Bhe non sarebbe male." Risposi ridendo

"Adesso mangia perché sennò si raffredda il cibo. E poi non cresci, visto che sei già bassina."

"Che madre spregevole doveva capitarmi."




Quando finii di mangiare mi stiracchiai e mi alzai.

"Jackson vuoi altro? Inizio a lavare i piatti altrimenti." Presi quello che avevo sporcato e lo misi nel lavandino.

"No tranquilla, faccio io dopo."

"No, non si discute, hai fatto già troppo."

"Posso almeno aiutarti?"

"No, vai a guardare la televisione se vuoi."

Sweet // Jackson WangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora