episodio 7

36 8 2
                                    

Abel scese a piano terra in un attimo e nello zaino di Key trovò le pillole.
Erano in  un contenitore anonimo, senza etichetta.
Che strano, Pensò.
Decise di aprirlo e prese in mano una pastiglia di colore lilla.
Un'odore forte, acre: una puzza di erbe marce mista a fango.
-Oddio di nuovo...- sussurrò
Il flacone scivolò nel cassetto del mobile affianco a lui.
Tornó al piano di sopra.
-Key nello zaino non ci sono.-
-Ma io... ooh non sono più sicura di nulla. In questo periodio succede di tutto e non riesco a fare nemmeno le cose più semplici.
Pazienza, spero che siate ben muniti di aspirine... - disse Kay scrollando le spalle.

La ragazza si infilò sotto le coperte e sistemò bene il lenzuolo.
-Allora a dopo... - Disse Abel.
-A dopo...- e spense la luce.

Non ci riusciva. Non riusciva a stare calma.
Forse perché non aveva preso le pastiglie?
Forse per la paura di non riuscire a dormire in quelle quattro ore per colpa degli incubi?
Si guardó intorno.
I muri erano bianchi e le uniche decorazioni erano i due poster che avevano attaccato lei e Lea in quei sette mesi.
Affianco alla scrivania c'era un alto armadio color faggio con l'anta scorrevole, ma purtoppo era semivuoto.
La scrivania era quasi spoglia: un portapenne, un blocchetto di post it e un abat-jour.
Sul comodino c'era un libro impolverato, chissà  da quanto nessuno lo prendeva in mano...
Il letto era comodo e le lenzuola profumavano di bucato.
Come deve essere vivere completamente da soli? I loro genitori sono biologi marini e giustamente per ogni nuova scoperta si spostano in giro per il mondo. Abel è a Londra a studiare... e Lea è sempre con me, probabilmente sono il suo unico punto di riferimento...

Erano passati circa una ventina di minuti e il ragazzo dai capelli neri aprí piano la porta, come per controllare che andasse tutto bene.
-Ciao- sussurrò Kay
-Scusami, ti ho disturbata- disse dispiaciuto.
-No no, tranquillo non disturbi. Non risco a prendere sonno. -
Lui sospirò e dolcemente aggiunse -Vuoi che resti un po' con te?-
Nessuna risposta.
Fece per richiudere la porta ma un "Sí."  lo fermò.
Key gli fece spazio sul bordo del letto. Abel si accomodó al suo fianco
-Se vuoi, posso raccontarti una favola...-
Il suo profumo era rassicurante.
Key annuí con un cenno della testa
-In un luogo senza tempo, dove la magia regna ancora sovrana, una bellissima principessa dal cuore di ghiaccio, attraversa il bosco in sella al suo destriero... -
Key si lasció cullare dalla voce calda di Abel, e abbandonò la testa sulla sua spalla.

Il cavallo sfrecciava veloce nella foresta.
L'erba era più alta che a palazzo, dove i giardinieri curavano tutto minuziosamente.
Gli alberi garantivano un'ombra adatta per riprendere fiato in quella calda giornata.
La ragazza era sovrappensiero ma si teneva ben salda alle redini.
Erano ormai quasi due ore che galoppavano senza sosta.
Giunsero finalmente alla riva di un ruscello.
La giovane smontó di sella, e lasció che l'animale si dissetasse, Poi si chinò per sciacquarsi il viso accaldato...
Il sibilo di una freccia che fendeva l'aria, attiró la sua attenzione ma questa le aveva già sfiorato il collo: la  ferí di striscio, dopodiché, si conficcó nel tronco alle sue spalle.
Si alzò di scatto e mise mano al pugnale.
Un rivolo di sangue le stava macchiando l'abito di broccato blu.
Sollevò lo sguardo per incontrare quello del suo nemico.
Il cappuccio calato sugli occhi e la balestra nella mano sinistra
- Stavi cercando di uccidermi! -
Ma lui sollevó il cappuccio e la fulminó con i suoi occhi intensi
- Se avessi  voluto saresti già morta... principessa!-

Key spalancó gli occhi.
Abel era ancora accanto a lei. -Tutto a posto?-
-Direi di si... sono riuscita a dormire anche se per poco.-
-Merito mio...- affermò il ragazzo con un sorriso compiaciuto mentre si alzava per scendere al piano di sotto.
- Non credo proprio, nel mio sogno volevi uccidermi!- sussurrò la ragazza ridendo tra sé e sé.
-Beh, se avessi voluto ucciderti, saresti già morta...- rispose serio.
Se la stanza fosse stata illuminata, Abel avrebbe potuto vedere lo stupore negli occhi di Key.

-Ti aspetto giú, fra poco tocca a noi.-fece con non curanza.
Cosí dicendo, si chiuse la porta alle spalle.

Fuoco VivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora