Capitolo 14

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Pov's Jace

"Oh mio dio"
Non potevo credere ai miei occhi.
La ragazza che era di fianco a me era Sonia, avevo fatto sesso con lei un centinaio di volte tra quest'anno e l'anno scorso, non si saziava mai.
Ma ora mi faceva un po' schifo, chissà quanti studenti si sarà fatta.
Però devo ammettere che a furia di scopare c'è l'ha grande ora.

Avevo paura di aver fatto sesso con lei senza preservativo, di solito me lo ricordavo sempre ma qualcosa mi diceva che era successo altro.
Scesi in cucina e mandai via Sonia che piangeva perche avrebbe voluto passare la mattinata con me.
Chiusi la porta e mi accorsi che qualcuno stava dormendo sul divano, delicatamente spostai la coperta bianca con le margherite e sotto dormiva beatamente Alexa
Come ha fatto ad entrare?
Avrà visto tutto?
L'ho fatta entrare io perché volevo che stesse male?
Non mi ricordo nulla, solo quella sera al Ruby's avevo preso un cocktail fai da te e mentre parlavo mi è sembrato che qualcuno ci avesse messo dentro qualcosa.

Dopo un po' iniziò a tremare e quindi la ricoprii con la coperta,
Verso le dieci Alexa si svegliò ed io ero lì pronto a scusarmi nel caso fosse successo qualcosa.
Ho bisogno di vedere i suoi occhi, se sono rossi vuol dire che ha pianto, mentre se sono del suo splendido colore verde speranza significa che no sono nei guai.
Mi avvicinai al suo orecchio:
"Hey piccola, svegliati"
"Sei uno stronzo, figlio di puttana e tra l'altro coglione, come ti sei permesso di farmi illudere quelle cose quando poi vengo a casa tua e trovo tu e quella Troia di Sonia che scopate nel letto come non mai! Vaffanculo!"
"C...cosa ho fatto? Non mi ricordo niente Piccola, ti prego perdonami"
"Mai, e ore vedi di slegarmi, tu e quella bella ragazza mi avete legato tutta la notte, non ho chiuso occhio cretino"
"Si certo piccola"
"Basta chiamarmi così idiota"
Aveva gli occhi rossi come fuoco, non si vedeva nemmeno una traccia di verde da quanto aveva pianto, come è possibile che l'ho legata? Io continuo a non ricordare.

Adesso come le parlo?
Decido di alzarmi dal divano e andare in camera da letto per prendere le forbici, mi avvicinò al primo comodino dove di solito tengo i preservativi ma scopro che non ce n'è più neanche uno.
Okay sto iniziando a preoccuparmi, sposto le lenzuola per cambiarle e trovo una macchia di sangue sul letto, non sapevo da chi provenisse. Corsi giù da Alexa e le scoprii El gambe, erano piene di tagli e profondi e ancora sanguinavano, la portai al pronto soccorso, i medici mi dissero che stava bene ma doveva tenere le gambe fasciate per due settimane. Ritornammo a casa e per tutto il tragitto Alexa non aprì bocca, neanche davanti ai medici, annuiva con la testa o faceva senno di no.
"Piccola come stai?"
"Hey, allora mi rispondi o il gatto ti ha mangiato la lingua?"
Non mi rispondeva, la portai a casa e si fece un lungo bagno per rilassarsi, dopodiché mi feci io una doccia veloce, volevo passare più tempo possibile con lei per capire cosa avesse.
Appena uscii la vidi stesa sul letto, aveva le mutande e una canotta blu molto scollata, si intravedeva il suo seno prosperoso e tutte le sue perfette curve.

Cazzo un'altra erezione, quando lei era in casa c'è le avevo sempre.

Non resistevo,
iniziai a baciarla dietro l'orecchio, poi sulle braccia, raggiunsi la scollatura della maglietta e iniziai a baciarla con più foga.
Lei si svegliò e mi fece un falso sorriso, mi misi sopra di lei e iniziai a baciarla forte, aveva le sue bellissime labbra carnose rosso fuoco e aveva un succhiotto di medie dimensioni all'inizio della scollatura.
Con mia meraviglia mi tira a se e iniziamo a baciarci, prima semplici e innocui bacia a stampo, poi le chiesi il permesso alla sua bocca e ci baciammo con la lingua.
Le tirai via la maglietta e lei non sembrava opporre alcuna forza, sapevo di cosa aveva bisogno e avevo intenzione di darglielo.
Le feci piccoli cerchi sulle mutande e subito notai una chiazza bagnata,
dio era così innocente.
Le palpai il sedere e
"Dio sei già bagnata, mi stai facendo venire senza avermi fatto niente"
Subito diventò rossa come un pomodoro, allora i feci cerchi più veloci e quando notai che era abbastanza bagnata  le scostai delicatamente le mutandine e la penetrai con un dito, lei inarcò la schiena e questo mi spinse a fare su e giù sempre più velocemente, misi un'altro dito e poi un'altro ancora, vedevo che godeva molto, emetteva gemiti fortissimo e stava per venire.
Prima di farla arrivare al culmine del piacere però  tolsi le dita e me le leccai, tolsi anche le mutande che erano bloccate alla fine delle caviglie e mi avvicinai con la testa alla sua intimità iniziandola a leccare e succhiare il clitoride per farla venire con maggiore potenza mentre la penetravo con un dito le succchiai forte il suo clitoride e lei continuava ad inarcare la schiena ed emettere gemiti e mugolio.

Ciao ragazze/i spero che vi stia piacendo,
se volete che continuo 5⭐️
Bacioniii❤️❤️

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