Capitolo 1

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Al Luna Park.

«Clarissa!» gridò incazzato un quattocchi fuori moda, era letteralmente vestito con abiti dell'800, verso una finestra aperta, così aperta che si poteva vedere chi si lavava o chi cagava.

Dallì uscì la testa di una rossa, sicuramente tonta, che lo salutò con una voce stridula «Ti ho inviato 22 messaggi su Whatsapp!» gli gridò il quattrocchi, la rossa tonta rientrò lasciando l'incazzato e poveraccio in mezzo alla strada che se passava un'auto lo prendeva in pieno e moriva sul colpo, dopo cinque minuti ditalinati uscì la testa della tonta dalla finestra con un iPhone s10, aprì l'applicazione di Whatsapp, andò alla conversazione del quattrocchi notando che aveva cambiato la foto da lui con lei a lui con un cartello con su scritto "Puttana dove sei?" poi ritornò ai messaggi leggendo ad alta voce i 21 messaggi più uno modificato «Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Puttana dove sei?!» fece un sorriso guardando il tizio e poi iniziò a digitare, appena lo inviò gli suonò l'Alcatel antico primo modello, genere per poveracci. Il quattrocchi aprì il messaggio leggendo "A kasa ihih." guardò la tonta sotto shock, guardò il messaggio ancora sotto shock e riguardò la tonta con la bocca aperta «Ma sei cretina?!» appena il quattrocchi finì di parlare, lei iniziò a digitare e quando finì l'Alcatel del poveraccio suonò, aprì leggendo "xke' ihih." «Guarda, vaffanculo!» finita la frase se ne andò bestemmiando contro quel povero Porco Dio che stava leccando la figa alla Maria mentre Gesù gli faceva una sega e Giuseppe filmava per il provino.

Quando la rossa tonta rientrò in casa, davanti all'ingresso della villettona, in realtà era una casetta, si posteggiò un'auto ESCORT facendo scendere una rossa identica a Clarissa ma più matura, e porca, e mentre la donna aprì il portoncino di casa con le chiavi in bocca, dall'ESCORT, uscì la testa di un'uomo molto, molto, molto, ma molto peloso «Posteggio la TROYOTA ed entro, woof.» «Okay.» gli rispose la rossa matura con le chiavi ancora in bocca che entrando chiuse, sputò le chiavi sul tavolino dell'ingresso e posò dei vestiti trovati nei mercatini della strada notanto che la porta della vicina era semichiusa «Concettì! Sempri ca mi spii sì?!» quella spiona pronta a sputare veleno alle spalle chiuse subito la porta ignorando che la rossa porca e matura volesse aiutare.

Entrando nell'appartamento sentì che la figlia stava ansimando al telefono mentre si ditalinava quella fetida vegina che si ritrovava nel soggiorno con quadri sopra disegnati vari paesaggi, persone e cazzi, arredamento cazzardo e statuine a forma di cazzo e vagine. Più che un soggiorno sembra un set pornografico. «Ciao verginella.» salutò la madre avvicinandosi alla figlia che la guardò e disse «È Limon.» la madre passò vicino a Clarissa così fece un ansimo sensuale e duraturo, andò in cucina e urlò «Ciao Poveraccio!» in quel momento entrò il barbone, molto ma molto peloso più di prima, di poco fà e salutò la ragazza in modo amorevole che solo un patrino potrebbe salutare «Wé russa!» la tonta si girò verso il barbone e ricambiò il saluto «Wé scimunì!» il barbone, sempre più peloso ed anche un pò bavoso, non contento del saluto precedente decise di contrattaccare «We minni sfunci!» la rossa s'alzò dal divano, con le mutante bagnate, e disse «We facc' 'i cani!» e scappò per la sua stanza senza attendere risposta, come brava bimbaminchia che offende e scappa, dal barbone.
Intanto, lui la guardava andare via saltellando come un'unicorno che ha visto Harry Styles a petto nudo mentre pompava Louis Tomlinson «Puttana.» commentò il barbone «Wé! Quello solo a me puoi dirlo!» lo sgridò la rossa matura e porca che avvicinandosi al tavolino accanto al divano sentì un feto come se un'elefante avesse scorreggiato, poi trovò un blocchetto e, come farebbe una madre stalker entra in stanza con la scusa di pulire per cercare indizi sui propri figli, iniziò a leggere il primo foglietto:

Shemohunters - La Città Dei MalatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora