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Mi sentivo le palpebre pesanti il liquido lasciava una strana puzza di sangue.

Non sentivo più il suo peso su di me. Il suo odore era svanito. Sentivo la sua voce in lontananza. Tentai di alzare la testa ma me la sentivo come incollata al suolo. Mi sforzai il più possibile per focalizzare il mio sguardo su ciò che mi circondava.

Vidi 2 figure, sentivo rumori di colpi secchi. Le 2 figure si stavano azzuffando. Uno di loro era Dylan ma l altro non riuscivo a capire chi fosse. Cercai di urlare ma mi uscì un misero sussurro.
Una delle 2 figure era stesa a terra e ormai non si muoveva più, l'altra camminava verso di me.

Volevo urlare, avevo paura, volevo scappare. Iniziai a piangere.
Ma l'uomo mi prese in braccio "Va tutto bene, India... Non preoccuparti andrà tutto bene... ci sono io"

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*9 ore dopo*
Mi  sentivo intorpidita, un peso sullo stomaco. Aprì gli occhi e mi trovai in un luogo bianco. "Tesoro ti sei svegliata, ci sono qui io" mia madre aveva delle occhiaie violacee e gli occhi arrossati, ha sicuramente passato una notte insonne a piangere. "Mamma sto bene ho solo tanto mal di testa, perché sono in ospedale?" Mi guardava dispiaciuta "Amore mio non ricordi niente?" Cercai di fare mente locale e poi fu tutto chiaro "O mio Dio, mamma quel porco voleva violentarmi, aveva le sue mani su di me ed io... mamma avevo paura!" Iniziai a piangere.

Il pugno che Dylan mi diede per farmi stare ferma mi fece sbattere violentemente la testa su una pietra, sono stata portata in ospedale con un occhio gonfio e una grave emorragia celebrale. Aspetta. Chi mi ha portato in ospedale? Chi era l altra figura?

"Mamma chi mi ha ritrovato?"
"Tesoro aspetta lo faccio entrare, è stato qui fuori per tutto il tempo che sei rimasta incosciente." Vedo mamma avvicinarsi alla porta e fare un cenno col capo a qualcuno prima di uscire mi disse che ci avrebbe lasciati un po' soli. In pochi secondi vedo entrare l ultima persona che mi sarei aspettata di vedere li "Duncan? Che ci fai qui?" Mi si avvicina e mi da un bacio casto selle labbra quasi avesse paura di farmi male. "Volevo farti una sorpresa India, ma quando sono arrivato a casa tua mi hanno detto della discussione e ho iniziato a cercarti. Ho usato l'applicazione per rintracciare il cellulare è ti ho trovato" mi prese le mani e mi accorsi che aveva le nocche completamente tumefatte. "Cosa ti è successo?" Dissi preoccupata "Io ti amo, tu sei la cosa più bella che ho e non permetteró mai a nessuno di farti del male. Quando ti ho visto li distesa con lui su di te che ti toccava, Dio non ci ho visto più dalla rabbia e ho riempito di botte quel gran pezzo di merda" il mio fidanzato mi ha salvato.
"Ti amo Duncan"

Dopo quel nostro piccolo momento romantico decidemmo di andare a pranzo, anche se la mensa dell'ospedale non è un granché. "Nella casa nuova è quasi tutto pronto... la caldaia è rotta. E ci serve ancora una lavatrice ma è tutto cosi bello, tra un po' avrò te al mio fianco al mio risveglio tutte le mattine" mi diede un bacio. Perché tutti i discorsi riportano a quello, a quella casa. "Stasera potremmo andare a fare una passeggiata?... ho chiesto al dottore se stessi bene e mi ha detto che la ferita alla testa sta bene e per l occhio bisogna solo aspettare che sgonfi, sembri uscita da un film di Rocky" scoppiò a ridere
"Mi da un aria figa?...bene cosi faccio finta di essere una tosta!" Risi anche io compiaciuta di poter far finta di essere una del ghetto.
L'aria era fresca e c'era un bel sole "domani mattina vorrei andare in spiaggia" l espressione di Duncan cambiò visibilmente "Amore mio io ho il volo di ritorno domattina presto." Sospirai "Perché cosi presto?" "Alla ditta hanno bisogno di me ho potuto prendere un solo giorno di permesso" alla fine di quel pranzo mi riaccompagnó in camera mia e andò a casa sua. Nel frattempo mamma mi aveva portato dei vestiti puliti, voleva farmi stare un altro po' in ospedale sotto osservazione ma io mi sentivo bene adesso è firmai le dimissioni senza pensarci 2 volte.

Una volta arrivati a casa mi feci un bagno caldo, facendo tanta attenzione alla medicazione alla testa. Dopo il bagno mi sentivo meglio più rilassata. Mi vestii in modo comodo e mi diressi in soggiorno ad aspettare l'arrivo del mio ragazzo. Dopo un bel po' di tempo suonarono alla porta, quando aprii c'era Duncan sorridente. Andammo a fare una passeggiata sul lungomare "Sei bellissima" e mi diede un bacio a fior di labbra. Arrossii vistosamente e lui scoppiò a ridere "stiamo insieme da 2 anni e se ti faccio un complimento arrossisci ancora?" Li risi anche io "è che al momento, con un occhio nero, una fasciatura e vestita cosi non mi sento bellissima, ecco tutto" mi accarezzó la guancia con le nocche ruvide e mi sorrise dolcemente "io ti amo, potresti indossare un sacco di juta e saresti ancora bellissima" ci baciamo ma stavolta fu un bacio più coinvolto. Quando si staccò dal bacio aveva un aria interrogativa "Duncan c'è qualche problema?" Lui spostò lo sguardo da me alle onde che si infrangevano sulla spiaggia "tuo padre mi ha detto della discussione sull'erba, e che sei scappata per questo, ti va di raccontarmi cosa è successo? Non ti ho mai visto fumare nemmeno una sigaretta!"
Gli presi il mento tra le mani e lo costrinsi a guardarmi "Alida ha trovato quella bustina di erba e senza nemmeno darmi il tempo di aprire bocca mi ha cacciato dalla fattoria e ha allarmato i miei genitori. Io non fumo canne!"
"Ti credo tesoro, ti conosco." Continuammo la nostra passeggiata. Un ragazzo appoggiato al muretto che costeggiava il lungomare ci vide e si mise dritto in piedi "India? Cosa ti è successo?" Duncan lo riconobbe subito "ciao Manuel, da quanto tempo! Ieri India ha avuto uno spiacevole incidente ma adesso è tutto passato" io non riuscivo ad alzare lo sguardo verso di lui, d'altronde se lui non mi avesse fatto scendere dall'auto tutto ciò non sarebbe accaduto. "Si Manuel va tutto bene adesso, ieri sera mi sono ritrovata da sola in una strada poco illuminata in una ora tarda, diciamo che i guai me li sono andati a cercare io, ad ogni azione corrisponde una conseguenza Manuel" mio cugino mi salutò in modo gelido dopo le mie parole velenose, mentre al mio fidanzato dedicò uno dei suoi soliti sorrisi. Che problema aveva quel tipo?

Duncan mi accompagnó a casa, alla fine è stata una bella serata, mi assicurò che mi avrebbe chiamato appena atterrato. Mi diede il suo bacio della buonanotte e io ricambiai quel bacio che all'inizio era casto ma divenne sempre più passionale, mi staccai per respirare, è lui continuò a baciarmi il collo. Sapevo dove voleva andare a parare ma adesso non avevo proprio voglia. "Tesoro basta fermati sono stanca, è tardi e vorrei proprio cercare di dimenticare tutto...scusami"
Lui mi fissa "no scusami tu, è un mese che non ti vedo e l averti cosi vicina mi destabilizza, scusami so quello che hai passato sono stato stupido, buonanotte amore mio, ti chiamo domani" stavolta il suo saluto fu solo un bacio su una guancia e io risposi sorridendogli.

Una volta messa il pigiama mi buttai a letto. Stavo per assopirmi quando senti il cellulare suonare, mi era arrivato un messaggio. Numero sconosciuto

India mi dispiace M.

Lo aveva mandato Manuel. Come aveva il mio numero? Si sentiva in colpa? Bene, può darsi che il mio discorsetto abbia funzionato.

Manuel quello che è successo ormai non si può cambiare, mi hai lasciato li da sola, grazie!

Io sono fondamentalmente una ragazza vendicativa e il torturarlo mi faceva piacere, me l avrebbe pagata per come mi ha trattata nell'ultimo periodo, è anche per avermi fatta scendere dall'auto.

Esci

Cosa? Perché quel messaggio? Mi alzai dal letto e misi le pantofole, cercando di non far alcun rumore mi fiondai alla porta d'ingresso e uscì dalla mia casa. Manuel era appoggiato al cofano della sua auto con in mano una sigaretta. "Eccomi, cosa volevi?" Devo ammettere che avevo un po' paura di risultare troppo dura con lui. Si vabbhe devo far pace con il mio cervello, ma quando è lui la mia ragione va a farsi benedire. "Fatti guardare l'occhio!" Prima che me ne accorgessi aveva le sue dita fredde sul mio occhio, dalla tasca dei pantaloni tirò fuori una boccetta, prese un po' del liquido all'interno e inizio a corspargerlo sulla pelle gonfia. "Devi applicare questo 3 volte al giorno e in un paio di giorni dovrebbe essere tutto come prima. La testa ti fa male?" Mi sorprendeva che lui fosse cosi calmo e interessato al mio stato di salute anche dopo che lo avevo trattato male. "No la testa non mi fa tanto male, l'occhio è un po' fastidioso" dopodiché mi mise entrambe le mani sulle spalle e fece un sospiro fece per parlare e...

India MayaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora