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"Hey ragazzi" Josefina ci corre contro sorridendo. "Brr fratello mettiti una maglia o mi farai vomitare". Ride e si volta. Il suo sorriso scompare all'istante guardandomi "cosa ti è successo?"

Mille domande si affollavano in me. Come poteva non sapere niente? Cosa sarebbe potuto accadere se non fosse arrivata?

"Cosa ti è successo? Ti prego dimmelo" Jose aveva le lacrime agli occhi, è sempre stata una ragazzina molto sensibile a queste cose. Mi ricordo che quando era piccola veniva a casa mia per scappare dal padre, era un padre severo e autoritario. Ma tutto sommato un buon padre.

"Sto bene, in qualche giorno non dovrebbe più vedersi niente" dissi cercando di sfoggiare il più rassicurante degli sguardi "non ti preoccupare!". In uno slancio mi si butta al collo e mi stringe forte. "Vieni usciamo, qui ho finito e devo fare delle commissioni, verrai con me giusto? Tra un Po parti e non voglio sprecare tempo prezioso!" Senza aspettare una mia risposta mi prese per un braccio e mi trascino con lei. Mi voltai e vidi Manuel che mi fissava. I nostri occhi erano incatenati, i suoi neri come la pece ai miei marroni, quello che sembrò interminabile fu solo pochi istanti.

Io e Jose eravamo appena uscite dallo studio del dottor Cooper e lei non faceva altro che parlare, sembrava una mitragliatrice. Sparava a zero su quanto fosse incompetente quel medico. Ormai avevo smesso di ascoltarla dal 4 insulti. Pensavo a quegli occhi, a quello che mi aveva detto.

"Quei pensieri mi hanno fatto sentire uno schifo. Credevo di avere qualcosa che non andava in me e poi quando le cose stanno bene e vanno per il verso giusto ed io e te siamo semplici amici barra cugini tu che fai? mi baci e tutto mi ri-crolla nel baratro"

Si sentiva uno schifo? Aveva dei pensieri malsani su di me? Il mio bacio lo ha mandato fuori di testa? Cosa provava per me? Perché deve essere tutto cosi complicato? Perché tutto a cosi pochi giorni dalla partenza?

Jose richiamo la mia attenzione strattonandomi per un braccio e tornarono dietro una pianta. Sto vizio di tirarmi per il braccio mi farà uscire dei lividi, ho la pelle delicata, le parlerò e le chiederò di smetterla. "India li hai visti?"
Di cosa sta parlando? È davvero buffa cosi agguattata per non farsi vedere. "Jose se mi stringi cosi il braccio me lo staccherà"
Sciocca la lingua e mi lascia il braccio "guardali!"
È a quel punto che mi volto per scoprire che sta succedendo. È Phil il ragazzo di Yasmine che parla animatamente con una ragazza. Dopo un paio di minuti la ragazza le si butta al collo e lo bacia appassionatamente. "Oh mio Dio. Quel porco bastardo!"mi alzo in fretta e furia e vado da lui. Spingo quella sgualdrina e mollo a lui un ceffone cosi forte che molte persone si girano a guardarci. Se si potesse uccidere con gli occhi lo avrei incenerito. Si porta una mano a massaggiare i la parte colpita e mi guarda scioccato. "È cosi che ami mia sorella? Rendendola con un altra? Sei un animale!" Sta per aprire bocca e rispondermi quando Jose mi prende per un braccio.( Devo davvero parlargli e dirle di smetterla)
"Lascialo perdere, non ne vale la pena!" Ma devo dirgli un ultima cosa prima che esca dalla mia visuale. Un punto i piedi e urlo "Phil tu una come mia sorella non la meriti, spero che marciato all'inferno sporco arrogante traditore!" Gli faccio il sorriso più raggiante che posso, mi giro e me ne vado seguita da Jose.

"Ti va di venire a dormire da me?" Mi dice guardandomi socchiudendo gli occhi "come i vecchi tempi!" Accetto perché so che se vuole qualcosa è una vera impresa dissuaderla.

"Buonanotte ragazze!" Dico rinchiudersi gli occhi. Mi ritrovo in camera di mia cugina con mia sorella e lei. Speriamo di passare davvero una buona notte.

Prrrrr prrrrrrr fhiiiiii
"Ahia!" Mi sveglio di soprassalto e con uno scatto cerco di alzarmi dal letto.
Boom
"Ahia!" Sbatto la testa sul armadio a ponte. Odio il buio. Mi brucia la faccia. Allora è proprio come ai vecchi tempi. È parecchio che non dormo con Jose al mio fianco e adesso ricordo. Le quando dorme picchia la gente. Cioè non proprio le picchia ma ricordo di aver ricevuto più schiaffi da lei nel sonno che da mio padre o chiunque altro in tutta la mia vita. Cerco la porta della Camera e quando la trovo esco. Nel corridoio ce una corrente gelida. Avranno lasciato una finestra aperta. Mi stringo con le braccia e vado in cucina. Cerco nel frigo qualcosa da bere e alla fine mi arrendo al latte al cioccolato. Ne prendo un sorso e sento qualcuno aprire la porta. Sono le 3 di notte che può essere a quest'ora? Inizio a pensare a mille cose
Ladri? Serial killer? Psicopatici? Rapitori?
Afferrò la prima cosa che ho a portata di mano e mi avvicino alla porta.
Va tutto cosi velocemente. La porta si spalanca vedo un ombra entrare e io presa da panico lo colpisci con tutta la forza che ho in corpo.
Boom
Accendo la luce e da quello che vedo vorrei scappare il più veloce possibile e nascondermi nel buco più buio che esista.
Manuel è a terra e si mantiene la spalla con la mano a un viso che è un misto di dolore lancinante e rabbia furiosa
Ti prego fa che soffra ti prego fa che soffra
Aspetta, cosa sto pensando ma che problemi mentali ho
Se non sta soffrendo vuol dire che è furiosamente arrabbiato
Ti prego fa che soffra, ti prego fa che soffra
"Hey Manuel, come va?" Cosa Cazzo sto dicendo?
"Che Cazzo di domande fai? Cosa diamine facevi?" Appunto, cosa facevo? Meglio dire la verità
"Credevo fosse un ladro! Cosa ci fai qui a quest'ora?" Dico innocente
"I ladri entrano in casa con le chiavi? E poi questa è casa mia, ci abito!" Okkey credo di aver toccato il fondo così.
"Scusami" mi sento mortificata un sacco. Davvero, dov'è il buco in cui posso nascondermi? Cooosa? Perché sta ridendo?
"Sei buffissima. Hai lo sguardo stralunato e con quel mattarello in mano... Hahahha... Non incuti per niente timore." Continua a ridere ed è cosi dannatamente bello quando ride.

Driin Driin Driin

"È il tuo telefono!" Mi desta dai miei pensieri Manuel.
"Pronto?"
"Tesoro scusa se stasera non ti ho chiamato ma mi sono addormentato all'improvviso e ... scusami" Duncan ha la voce impastata dal sonno "mi ami ancora?"
"Che cretino che sei, certo che ti amo. Dormi ora che domani devi lavorare. Non voglio averti sulla coscienza " lo sento sospirare
"Non vedo l'ora che tu sia qui al mio fianco manca poco! ...buonanotte amore..." e riattacca. Mi lascio andare ad un lungo sospiro e ripeto triste"...manca poco..."
Non mi sono accorta che sono ancora seduta per terra e con una mano ho stretto il bicipite di Manuel per tutta la telefonata. Per tutto il tempo mi ha guardata. Fissava i suoi occhi nei miei.
"Manuel riguardo a oggi...io...insomma..." non riesco a guardarlo
"Non è successo niente, fa finta che non ti abbia detto niente. Si alza e va in camera sua. Come faccio a far finta di niente? Crede che si stupida? Mi alzo e vado da lui. Lo ritrovo affacciato alla finestra, si è tolto la maglia. È con una canottiera ed ha la pelle d'oca. Se ha freddo perché sta li cosi?
Prendo il plaid appoggiato al letto e mi avvicino a lui. Glielo appoggio sulle spalle e lo abbraccio da dietro. Lui è più alto ma quando lo abbraccio mi sento capace di riscaldarsi per intero.

India MayaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora