FLASHBACK
Boom boom boom
Vedo le foglie delle piante muoversi. Alida mi aveva detto di aspettare qui seduta. È andata a cercare dei cerotti. Il mio ginocchio brucia un sacco. Sono stata una vera cretina. Arrampicarmi su quel muretto. Pero ci sono riuscita ad arrivare li in alto. Peccato non sapessi scendere. Ha ragione Connor quando dice che sono stupida. Io lo odio tanto è sempre più bravo di me in tutto tutto. La cucina di Alida è carina. Piccola e rustica. Scommetto che se mi alzo non se ne accorge.
Apro la dispensa e cerco una merendina.
"Mani in alto ladra!"
"Haaa!... Manuel che paura che mi hai fatto" il bambino di fronte a me chiude gli occhi a fessura e continua a fissarmi.
"Ho detto mani in alto!"
"Io non sono una ladra, cercavo una merendina, smettila di puntarmi quella cosa addosso" è davvero uno stupido questo bambino.
"Questa cosa è una pistola e io sono il poliziotto che protegge questa casa, tu sei una ladra e io ti arresto..." fa un piccolo sorriso "...se oppone resistenza ti sparero"
"Io non voglio giocare con te. Poi finisce sempre che tu mi fai male e ti arrabbi." Metto su un broncio. Ma lui sembra non avermi sentita affatto.
"Tu hai 5 anni e io ne ho 6. Questo vuol dire che comando io!" Dice serio.
"Ho detto che non voglio giocare con te punto è basta!" Mi volto e faccio per andarmene.
Boom
Un dolore fortissimo "ahia!" Inizio a piangere forte. Manuel mi viene vicino "ti avevo detto che ti dovevo arrestare se no ti sparavo." Ma io continuo a piangere ed ad urlare.
Poi mi guarda preoccupato e mi da un fazzoletto "asciugati le lacrime, la vuoi ancora la merendina?" Io annui ancora piena di lacrime
"Mamma le nasconde, ma io sono un genio e le trovo sempre.... tieni" mi da una crostatina al cioccolato e io la scarto velocemente e l'addento. Io amo il cioccolato. Lui mangia un cornetto con la cioccolata, pieno di zucchero a velo. È davvero buffo così, è tutto sporco.
"Vuoi imparare a sparare?" Lo guardo con cipiglio
"Sarai la mia vice poliziotta e devi saperla usare!" Gli sorrido e annuisco. Mi prende la mano e mi porta sulle scale che affacciano sul balcone, mi fa stendere con lui e mi fa mettere la pistola appoggiata a terra. Mi fa notare alla fogli di una pianta e dice "fuoco" li premo il grilletto e colpisci la foglia. Si alza e va vicino alla pianta è io lo seguo a ruota. Quando vedo il buco di quelle pallottole di gomma mi sento cosi contenta. Ci sono riuscita. Ho sparato e ho centrato il bersaglio. Anche Manuel è contento mi guarda fiero e io lo sono. Sono proprio fiera di me stessa. Forse questo Mannini con gli occhi e il capelli cosi nero non è cattivo.
_______________________________________Sentivo le sue mani muoversi e accarezzarmi dolcemente le nocche. Non lo avevo mai abbracciato così. Mi sembrava una cosa talmente intima. Il suo profumo mi pervade. È lui. E io lo trattengo tra le mie braccia.
La forza del sole nel palmo della mia mano.
Lentamente si gira verso di me. Mi avvolge con le sue braccia e io sento sparire tutto attorno a noi. Adesso non c'è più freddo, non c'è più buio.
Abbassa piano piano la testa e avvicina il suo naso al mio orecchio.
Sento il suo respiro solleticarmi e farmi venire piccoli brividi lungo la schiena.
Appoggia la sua fronte alla mia e la nostra aria si mescola.
"Mi fai del male così" è solo un sussurro ma in tutto quel silenzio e come un urlo
"Non ti farei mai del male" è vero non gliene farei mai.
"Ti faccio del male" un altro sussurro.
"Non mi stai facendo alcun male. Me lo sto facendo da sola" si sente in colpa, lo percepisco.
"Non potrà mai esserci davvero qualcosa" la sua voce è cambiata. Adesso suono quasi rassegnata. Mi sento cosi imbambolata. Sono paralizzata e penso dalle sue labbra.
Labbra cosi vicine e carnose.
"Mai davvero qualcosa" mi sento cosi piccola.
Alza una mano e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Si fa più vicino alle mie labbra.
"India..." È come se inghiotisse un grosso groppo in gola "...io..."Si accende di colpo la luce del corridoio.
In uno scatto ci nascondiamo sotto il suo piumone.
Sento la porta del bagno aprirsi e chiudersi subito dopo.
Tiro un sospiro di sollievo.
Mi volto e lo trovo gia intento a fissarlo.
Ed allora che mentalmente capisco quello che cercava di dirmi prima. Non ci può essere un vero futuro, non potrà mai esiste un noi. Potremmo solo nasconderci. E fino a quando? Tra qualche giorno partirò per New York e non ci sarà più lui. Che senso tutto questo. Cosa cavolo sto combinando.
"Lunedì mattina parto, il giorno di halloween." Non so perché gliel'ho detto. Forse è più un affermazione per me stessa che per lui.
"Lo so" dice pacato. Solo questo? Solo un lo so? E di preciso cosa sa? Sa che mi sto facendo un sacco di problemi mentali per colpa sua? Sa che turbinio di emozioni mi provoca?
"Mancano 7 giorni" ha una voce piatta quasi fredda, forse gli dispiace.
Che cretina che sono, certo che gli dispiace. Aveva affermato di provare qualcosa per me.
"Potremmo far finta che non sia cosi?" Non mi guarda.
"Che vuoi dire?" Sono sorpresa
"Potremmo comportarci come se non stesse per accadere nulla, cancelliamo tutto è tutti e proviamoci. Sono solo 7 giorni. Ci proveremo. Per non avere rimpianti. Per poter chiudere davvero dopo."
So gia che non andrà bene
SOno contenta che lui abbia pensato a questo.
Andrà a finire davvero male.
"Va bene... sei sicuro? Lo guardo fiduciosa e lui mi guarda sorpeso. Non si aspettava una risposta positiva da parte mia. Mi sorride. È davvero carino quando lo fa.
"Sicuro." Sospira e poi aggiunge "resta con me stanotte." Adesso credo di star sfoderando la mia faccia più sconcertata. "Abbiamo solo 7 giorni e non voglio sprecare nemmeno un attimo. Voglio viverci. Ho solo 7 giorni per viverti davvero."
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India Maya
RomanceCosa fai? se tutto attorno a te cade a pezzi, quando non ha nessuno ma vorresti solo fluttuare nell'aria leggera come una piuma, cosa fai? In questa storia ce anche la mia storia parecchi avvenimenti sono davvero accaduti a me mentre altri sono il f...