"Camz cazzo! Perché non vuoi capire?" gridò Lauren, mettendo le mani nei capelli.
"Non capirò mai! Perché io ti amo e per te farei di tutto ma a quanto pare non è ricambiato!" rispose la più minuta.
"Camila!" la rimproverò Ally, mentre la più giovane si buttava sul divano, coprendosi la faccia con le mani, mal celando l'evidente pianto.
Camila mimò un 'cosa dovrei dire?' muovendo le braccia.
"Ascolta... non è una sua scelta, sta facendo questo per il bene comune. Sai com'è, la costringono... Mettiti nella sua posizione, pensa se fossi tu a dover scegliere tra amore e carriera" sospirò Ally calma.
Lauren sussurrò un 'grazie'.
"Non so che fare Camila... io... se scelgo te, metterò nei casini tutti noi, non posso rovinare il gruppo per puro egoismo... se scelgo noi perdo te... io non so davvero che fare" balbettò la ragazza dai capelli corvini con voce spezzata.
Nella stanza ci fu silenzio, un'atmosfera pesante e gli sguardi delle ragazze, pieni di risentimento, vergogna, paura.
Camila tacque. Non aveva mai visto la più giovane così... distrutta. Era lei quella forte tra le due e vederla piangere la distruggeva, ma non si sarebbe arresa, non quella volta.
Prese la sua borsa e fece per avvicinarsi alla porta quando sentì una voce chiamarla.
"Camila... per favore..." disse la grande, poggiando una mano sulla spalla della più minuta, la quale si girò, facendo incontrare i loro sguardi. Lauren era pallida, più del solito, ad esclusione degli occhi, già rossi e gonfi. Quelli che dovevano essere cinque minuti prima la discussione era iniziata. Camila aveva notato un cambiamento nella più grande. Era più debole, in tutti i sensi. Spesso cambiava umore e sembrava essere dimagrita, senza contare le occhiaie.
Era come se si dovesse spezzare da un momento all'altro, e la discussione avuta poco prima era il coltello rigirato nella piaga. La mora non riusciva a sostenere quello sguardo. Uno sguardo che l'implorava di restare. Quegli occhi verdi smeraldo incutevano timore, era come se ti potessero congelare. Abbassò lo sguardo e, prima che potesse ripensarci, uscì dalla stanza, chiudendo la porta.
Quattro mesi dopo. 24 Dicembre.
Dal litigio avvenuto qualche mese prima, le ragazze si erano divise. Ally si era arrabbiata con Camila ed era stata più vicino a Lauren, mentre Normani non aveva preso parti nella faida e Dinah aveva fatto compagnia a Camila. Qualche giorno prima erano dovute andare ad un evento. Lauren e lei avevano finto di essersi riavvicinate, vedevano come il fandom ci stesse male, non volevano che succedesse, ma dopo si erano di nuovo separate.
Ed eccola, da sola, nella sua vecchia casa di South Shields.
Persino i suoi genitori erano usciti, mentre lei era semplicemente stesa sul divano davanti al camino, aspettando che si spegnesse il fuoco per andare a dormire. Aveva finito le lacrime ormai.
Si ricordava ancora il primo Natale passato con le altre ragazze, a ridere e cantare tutta la sera, e a coccolarsi con Lauren.
Sin da subito si era costruito un tipo di legame diverso tra loro due. La prima volta che si erano baciate era stato quello stesso Natale, più o meno. Già da tempo si sfioravano e guardavano più spesso del previsto, Dinah lo aveva notato. Aveva sistemato appositamente un vischio a casa sua, dove festeggiarono, e poi glielo aveva fatto notare. Per far si che si baciassero dovette lottare e costringerle che era solo da amiche, e darne uno a Normani, la quale, dopo essersi schifata, accettò la sfida e scoppiò in una sonora e brilla risata dopo averlo fatto.