Rating Rosso!?! - Storia presa da EFP e quindi non mia!
La Nyada aveva un dormitorio con centinaia di stanze. E Camila si chiedeva ancora perché fosse capitata proprio in quella. Con Lauren Jauregui. Era un continuo tormento e lei non sapeva più che fare.
"Hey, Camz."
La moretta sobbalzò.
"Che spavento, Lauren!" esclamò, portandosi una mano al cuore.
"Sei così teatrale..." ridacchiò l'altra. "Comunque volevo chiederti..."
Lauren continuava a parlare, ma Camila aveva smesso di ascoltarla quando aveva notato il suo abbigliamento. O meglio, il suo non-abbigliamento. La mora, infatti, indossava solo la biancheria intima. Forse per lei risultava normale visto che erano due ragazze, per di più amiche. Ma per Camila non era lo stesso.
"Camz, hai capito ciò che ti ho detto?" la riscosse.
"N-no... S-scusa, puoi ri-ripetere?" balbettò incoerentemente.
"Dicevo che ho bisogno di una mano con il reggiseno." ripeté.
Camila spalancò la bocca, in cerca di aria. Non poteva assolutamente chiederle una cosa del genere! Ma lei era Karla Camila Cabello e non avrebbe sottostato a quella tortura, nossignore.
"Okay, L." disse però.
Si avvicinò, per poi poggiare le dita sul gancetto e chiuderlo dopo qualche tentativo fallito per il tremolio. Le sue mani, come dotate di vita propria, si spostarono sulla sua schiena, accarezzandola lievemente e, a questo contatto, sentì Lauren rabbrividire.
"C-Camila..."
La cubana non ascoltò il richiamo e le sue labbra si poggiarono sulla spalla della corvina, che chiuse gli occhi e si arrese, abbandonandosi a quelle carezze. Le dita delicate di Camila, intanto, erano finite sui suoi fianchi e stringevano la sua pelle morbida.
"Non sai quanto ho sognato questo momento." bisbigliò Camila, assorta.
"Mai quanto me."
La Jauregui si voltò, fissando i suoi smeraldi in quel mare di cioccolato, e prese il viso della sua coinquilina tra le mani. Camila si trovò a deglutire con nervosismo, intuendo cosa stesse per accadere.
"Baciami, Camz." ordinò Lauren, sfiorando appena le labbra con le sue. "So che non vedi l'ora di farlo..."
E fu accontentata subito, ricevendo un bacio casto e veloce da quelle labbra che erano sempre nei suoi pensieri. Le loro bocche affamate si ritrovarono poi con più foga, le loro lingue disputavano un duello senza vincitori e le loro dita di intrecciavano in preda ad un bisogno quasi primordiale, che non era di quel tempo, ma di molte vite passate. In quel momento si ritrovarono.
Camila si staccò, cercando un po' d'ossigeno, ma Lauren tornò immediatamente sulle sue labbra, indietreggiando verso il letto rivestito di rosa della mora. La spinse a sedere e si mise a cavalcioni su di lei, passando a torturare quel collo invitante, mordendolo e succhiandolo per lasciare segni visibili del suo passaggio. Camila gemeva e stringeva i capelli neri di Lauren per spingerla a toccarla più a sud.
"Camz..." sospirò la sua compagna di stanza, sentendo le sue mani cercare di sfilarle il reggiseno.
La cubana sorrise e le lasciò un bacio soffice, per poi concentrarsi e riuscire nell'intento.
"Sei... stupenda, Lauren. La ragazza più bella che io abbia mai visto." disse, tra i baci. "Ho sempre saputo che lo fossi ma... Sei qui, nuda per me adesso. Ed è ciò che di più meraviglioso potrei desiderare."
Lauren arrossì, sorpresa, mentre Camila la spogliava del tutto e la ammirava, con il fiato corto per l'emozione. La più grande smise di aspettare e sfilò la maglietta della mora, lasciando poi scivolare anche la sua gonna sul pavimento. Mentre Camila mordicchiava giocosamente le sue guance, Lauren le tolse anche gli slip ed il reggiseno, gettandoli nel mucchio di vestiti per terra.
"Camila... Ti voglio, ti desidero da impazzire..." sussurrò Lauren al suo orecchio con la voce più seducente che la ragazza avesse mai sentito.
La Cabello gemette, sentendo le mani di Lauren massaggiarle il seno. Poi la vide chinarsi e sentì le sue labbra chiudersi sul proprio capezzolo, cominciando a succhiarlo con ingordigia e, intanto, le sue dita stimolavano l'altro. Camila ansimava sotto il tocco gentile ed, allo stesso tempo, passionale della sua amante. Strinse di più il capo di Lauren, attirandola a lei per un nuovo bacio.
"Lauren, ti amo..." mormorò inconsapevolmente, mentre le labbra della corvina scendevano sul suo monte di Venere.
"Davvero, Camila?" chiese, incredula, alzando il viso e strabuzzando gli occhi.
"Davvero, Lauren." annuì, mentre la grande le baciava tutto il viso con particolare dolcezza.
"Anche io ti amo, Camz."
Camila cercò di parlare, ma Lauren la zittì con un ultimo bacio sulle labbra, per poi scendere a leccare il suo interno coscia con particolare interesse. La sua amata spingeva il bacino contro la sua bocca con disperazione.
"Lauren, ti prego... Per favore..." supplicava la mora.
"Perché mi preghi, Camz? Che cosa vuoi?" chiese, sadica, poggiando il palmo della mano sul suo centro bagnato.
"Voglio te, Lauren... Voglio che mi prendi e mi fai tua, adesso..."
Lauren sorrise maliziosamente, leccandosi il labbro superiore con fare da predatrice. Poi iniziò ad affondare la lingua nel suo clitoride, godendo dei gemiti entusiasti di Camila. Le sue due dita sfiorarono la sua entrata e, lentamente, entrarono dentro di lei. Camila urlò, stringendo talmente tanto le lenzuola da far diventare le proprie nocche bianche. Le dita di Lauren la penetravano profondamente, affondando in lei come se fosse fatta di burro. Con un grido finale venne, accompagnata dai baci su tutto il corpo che le regalava Lauren.
"Lauren..." ansimò. "... Se avessi bisogno nuovamente di un aiuto con il reggiseno chiamami pure a qualunque ora!"
E Lauren rise, mentre Camila la sovrastava, ancora scossa dall'orgasmo, e si preparava ad amarla per la prima di tante, tante volte.
Forse non era poi così male essere la compagna di stanza di Lauren Jauregui.