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A/N: FF Calzona presa da EFP...



"Hai fatto una scelta impulsiva e hai pensato solo a te stessa. Ti è sembrato giusto..in quel momento, e.. hai commesso un errore. Un solo errore. Ho fatto una cosa simile oggi. Ti devo chiedere una cosa e probabilmente devi prenderti del tempo per pensarci. Non voglio una risposta stasera ma vorrei sapere..se torneresti a casa."

POV Lauren

È passata una settimana da quella sera. Avrei voluto tanto sotterrarmi quando ho sentito queste parole uscire dalla sua bella bocca. Ho creduto davvero che non mi avrebbe mai perdonata.. mi ero arresa, sbagliando. Ci ho sofferto, Dio solo sa quanto ho sofferto per quello che ho fatto.

Ho perso me stessa da tempo ormai e non so se tornerò mai ad essere quella di prima, quella persona che lei amava. L'ho ferita immensamente. Ho ferito me stessa. Andare a letto con Jenna ha distrutto anche me. Ho un vuoto dentro che non riesco a colmare. O meglio, ho tentato di farlo soddisfacendo i miei bisogni fisici con persone che semplicemente non sono lei.

Sono tornata a casa da ormai 7 giorni, ed è una tortura. Non parliamo, se non il minimo indispensabile.. non ci tocchiamo. Lei è con me eppure è così lontana.. e mi manca così tanto. La amo. Immensamente. Non poterle parlare come vorrei, non poterla toccare, mi fa così male. Non sorride più e io muoio dentro. 

Sorride. Ora lo fa. Ma non sono io la destinataria di quel sorriso. Una donna. Perché le sorridi Camz? Una volta ero io quella che ti faceva sorridere. 

Siamo a casa di Dinah, ha organizzato una festicciola per i bambini. È carnevale. Sofie è vestita da principessa. È uno splendore, è la mia luce. Solo lei sembra unirci. 

Sta parlando con la mamma di uno dei bambini. Sono gelosa. Perché non posso più essere io la persona che riceve le sue attenzioni? Siamo in pochi in questa stanza eppure lei sembra non vedermi. Non mi vede più. E a me manca l'aria al solo pensiero. 

Quanto è bella. Dio mio quanto è bella. La sua risata è musica per le mie orecchie. La sua presenza illumina la stanza. La sua voce è una soave melodia. Ho tanta voglia di toccarla. Mi manca avere un contatto con lei. Mi manca stringerla a me. Mi manca sentirmi protetta tra le sue braccia. Lei è la mia ancora. È sempre stata la mia ancora. Come ho potuto dimenticarlo? Come ho potuto farle del male? 

Dio mio. L'incidente. L'aereo. Il tradimento. 

Come possono due persone subire così tanto? 

Ci siamo fatte così male.

I miei pensieri vengono interrotti bruscamente. Va via la luce. È tutto buio. Dinah e Normani cercano di tenere calmi i bambini.

Sento Camila dire che ci avrebbe pensato lei a sistemare le cose. Deve andare in magazzino e cercare l'interruttore generale. La seguo senza farmi notare.. è tutto buio d'altronde. Entra e lascia la porta semiaperta. Non si riesce a vedere nulla. Sento il suo profumo. Mi guida verso di lei. È intenta a cercare l'interruttore. Sente i miei passi. Si volta.

"Chi è?" Mi batte il cuore a mille.

Non so cosa dirle. Non parliamo da così tanto che fatico a trovare parole, anche semplici, da dire. Mi avvicino. Stendo una mano, sto toccando il suo fianco. La mia mano trema.

I miei occhi brillano anche se il buio non le permette di vederli. I miei sensi sono in allerta. Tutto il mio corpo reagisce alla sua vicinanza. Lei non sposta la mia mano. La sento respirare piano. Mi avvicino. Il mio corpo sa già come muoversi.

Camren One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora