1

9.4K 289 107
                                    


Mi trovo davanti all'abitazione.

Spero di fare bella figura così da ricevere l'incarico.

Mia madre mi ha parlato di un incarico delicato, da non prendere sottogamba.

Mi ha detto che devo badare al figlio di una sua amica.

Non conosco queste persone ma pare che mia madre ci sia molto amica per questo sono venuto a sapere che cercavano una specie di baby sitter.

Suono il campanello dove leggo la scritta Tomlinson e subito mi viene ad aprire una donna dall'aria simpatica.

"Ciao, sei Harry?"

"Si, sono il figlio di Anne".

Mi sorride e mi fa cenno di entrare.

"Io sono Johannah, l'amica di tua madre. Ti ha parlato lei dell'incarico?"

"Più o meno... Mi ha solo detto che dovrò badare ha suo figlio e che è una cosa molto delicata da quello che ho capito"

Mi fa accomodare in cucina
"Gradisci del tea o del latte? Un bicchiere d'acqua, coca cola o aranciata?"

"Se non disturbo prendo volentieri un po' di tea"

Mi sorride mentre mette un pentolino d'acqua sul fuoco
"Non disturbi, è il minimo visto il favore che ci stai facendo. E dammi pure del tu Harry"

"Va bene, grazie".

Appena il tea è pronto Johanna lo versa in due tazze e poi si siede di fronte da me.

"Allora Harry, ora ti spiegherò meglio il da farsi. Sappi che se vuoi tirarti indietro ti capirei, non farti nessun problema"

"Non capisco. Non ho mai fatto da baby sitter ma non credo sia così tremendo"

"Certo ma, mio figlio è un po' diverso dagli altri.
Lui non parla, è muto".

Rimango un po' sconcertato, non me lo sarei mai aspettato e non so bene come agire

"Boo è un ragazzo difficile, non esce mai, non a amici e non va a scuola. Lui ha un insegnante privato che lo aiuta.
Ho provato a farlo uscire, a chiedergli se voleva fare qualcosa con me... Non ne vuole sapere. Sta tutto il tempo in camera sua"

"Mi dispiace, è questo quindi il mio compito?"

"Vedi, io devo assentarmi due mesi per lavoro, devo andare in Italia. Non mi va di lasciarlo solo per tutto questo tempo perché sono l'unica persona che vede.
Allora cercavo qualcuno che potesse fargli compagnia, che lo esortasse ad uscire"

"Va bene, quanti anni ha?"

"18, è grande e intelligente, non è stupido. Ma la sua chiusura verso il mondo mi preoccupa.
Il dottore dice che il suo è un blocco, non si capisce da dove è nato.
Una causa potrebbe essere l'abbandono del padre forse"

"Ohh capisco, ma non devi parlarne se non..."

Mi blocca con una mano
"Mio marito ci ha abbandonati quando Boo era appena nato, e questo può aver recato a lui una specie di trauma per il quale non riesce a parlare"

"Non ha mai detto una parola?"

"Mai, ma mi hanno detto che non c'è cura. Deve essere lui ha sbloccarsi, gli altri possono aiutarlo parlandogli o coinvolgendolo in qualche cosa, ma Boo non ne vuole sapere di vedere nessuno.
Per un po' è andato da uno psicologo ma non ne era felice, allora ho lasciato perdere.
Le uniche persone che vede sono io e il suo maestro, ogni tanto ha visto tua madre ma appena arrivava lei lui correva in camera"

"Ah, oddio è davvero delicata come cosa"

"Lo so Harry, per questo se volessi lasciar perdere ti capirei, non sei costretto".

Sono combattuto, da una parte ho paura. Non so esattamente di cosa, ma non vorrei recare problemi, non vorrei dare fastidio al figlio di Johannah.
Magari lui non sa nemmeno che dovevo venire.
Ma dall'altra sono incuriosito, non so bene perchè, ma questo Boo mi affascina, e sarebbe davvero appagante aiutarlo.

"Voglio provarci. Non ti assicuro nulla, ma mi piacerebbe aiutarlo. Lui sa che dovevo venire qui?"

Johannah abbassa la testa, si alza e porta con lei le due tazze ormai vuote di tea

"Non proprio. Gli ho detto che me ne devo andare, ho certato di capire la sua reazione e l'ho visto preoccupato di questo, non l'ho mai lasciato solo.
Poi gli ho detto che se voleva potevo chiamare qualcuno per la compagnia ma, lui si è voltato verso il muro, mi ha dato le spalle e forse significa che è arrabbiato"

"Non vorrei mai che mi rifiutasse, magari non mi vuole"

"Sicuramente all'inizio è difficile, non ha mai parlato con un ragazzo, non ne ha mai visti. Magari cercherà anche di mandarti via, ma, lui ha bisogno di qualcuno... Ti prego Harry, non arrenderti subito con lui, è un ragazzo difficile ma in fondo è come tutti gli altri. Deve solo sbloccarsi e tu potresti riuscire ad aiutarlo"

"Ti prometto che farò il possibile. Posso vederlo?".

Johannah mi sorride, capisco che per lei è molto importante, le to facendo un grande favore.

"Certo, vieni con me".

DO YOU WANT TO SPEAK WITH ME? ~ LARRY❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora