Sakura's Flowers

Attacco nemico

La seconda divisione della marina giapponese stava navigando attraverso il campo di battaglia. Aveva iniziato a convogliare le navi da trasporto con a bordo tremila truppe inglesi.
Era ormai notte,  Makoto rimase per qualche minuto a guardare l'orizzonte,  poi si avviò verso la sua cabina. Arrivato alla porta qualcuno lo chiamò " Ehi Makoto" - "Rin?!" - "Ho sentito che ti hanno detto la data del tuo trasferimento" - "Si, tre giorni da oggi" - "Tre giorni?!" - "Hanno spostato fino all'ultimo..." - "In questo momento il mare Mediterraneo è un grande campo di battaglia. Stanno provando di rendere sicura la rotta marina e di prendere il controllo dell'area in quell'oceano. Non ci sono speranze che tu torni da quella situazione illeso..." - " Si, lo so" - " ' Lo so'? Lo hai detto ad Haru?" - "Certo, l'ho fatto sapere a tutti" Disse Makoto con il suo solito sorriso "Non intendevo quello, tu... tsk" Makoto gli fece intendere con uno sguardo che aveva capito cosa intendeva, ma che non lo aveva fatto. Gli mancava il coraggio, questo era quello che pensava di se stesso, non voleva intrappolare Haruka con i suoi sentimenti, soprattutto perché, anche se fosse stato ricambiato, entrambi ne avrebbero sofferto. "Mi scusi Tachibana, il tenente Souji ti vuole vedere" - "Ok grazie". Se fosse mai tornato a casa vivo, allora avrebbe... All'improvviso il marinaio di vedetta urlò "SILURO!!" Sulla nave si scatenò il panico. Durante il viaggio per la loro destinazione nel Mediterraneo, la seconda divisione giapponese fu presa d'assalto da un sottomarino nemico. La marina circondò le sue navi di supporto per difenderle dall'attacco,  ma questo voleva dire subire un attacco diretto dal nemico. Per di più le bombe a bordo esplosero distruggendo quasi la metà della nave "Destroyer Sakaki" e causandone l'affondamento.  Quella, era la nave dove si trovava Makoto.  A sua madre venne recapitata una lettera che poi lesse anche Haruka in cui c'era scritto 'Tachibana Makoto, disperso durante l'azione nelle acque vicino alla Grecia'.