L'avrei costretta, subdolamente ma l'avrei costretta, perché dopotutto lo so che certe emozioni non si ottengono con la forza ma con dolcezza e pazienza . Così mi riaccomodai sul sedile girando lievemente il viso per guardare fuori dal finestrino, le stavo dando il comando ed avrebbe fatto a modo suo, chissà, magari se non guarda il mio viso sfigurato le piaccio di più, penso tristemente solo perché questa è una di quelle notti in cui mi si sono risvegliati i sentimenti, ed anche perché è da un bel po che covo questa logorante voglia di amare e di essere amato. Le do quindi più libertà nella speranza che smetta di temermi, e le faccio una semplice richiesta abbastanza imbarazzato mentre sfrego senza tregua pollice ed indice sulla tasca della mia felpa, e sono più che certo che le sembrai un disperato mentre dissi <<Baciami>>
Ho detto una pazzia lo sò, perché dovrebbe volemi baciare,passano interminabi secondi e quando sento la sue dita accarezzare per un istante il mio viso quasi non ci credo, ha accarezzato le mie cicatrici, ed ora tocca il mio viso così delicatamente e spero proprio che voglia baciarmi;
e se mi va bene anche di più, senza rendermene conto sorrido spudoratamente a me stesso.Smette di toccarmi e poco dopo mette una mano oltre lo schienale del sedile, forse per darsi più stabilità, forse per lanciarsi meglio su di me;
mette l'altra mano oltre il mio corpo appoggiandosi alla portiera al mio fianco, mi sta come avvolgendo, e dei suoi baci neppure l'ombra, finalmente avvicina la sua testa alla mia, e mi giro per incontrare le sue labbra. La sento abbandonarsi sulle mie e subito dopo una fitta che mi fa mancare il respiro, non mi rendo neppure conto di come sia possibile, sò solo che ho qualcosa di conficcato nella gola, e che sto perdendo lucidità, tutto è sfuocato ed ora sò, che lei non ha mai gettato il coltello dal finestrino.