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Mi sono svegliata di nuovo nel cuore della notte per gli incubi.

Indosso gli occhiali e mi guardo intorno.

Averli mi fa sentire subito più sveglia, mentre senza, i miei occhi combattono per richiudersi e tornare in uno stato di incoscienza.

Non c'è niente.

Non so cosa mi aspettavo ci fosse, ma qualunque cosa a cui stessi pensando, non c'è.

Magari avevo immaginato una qualche entità che si stende accanto a me proprio per farmi sognare le sue e le mie paure.

O magari i miei demoni interiori che escono per fare di me ciò che vogliono.
Ma se fossero loro, certo che non ci sono! Sarebbero dentro di me, rendendomi demone quanto loro.

Sarà forse questo il motivo per cui tutti mi allontanano e io allontano tutti.

Ancora una volta con questo schermo tra le mani di appena cinque pollici.
Ancora una volta a scrivere per non sentirmi così sola.

È sempre stato un brutto vizio, la solitudine.

Eppure è anche la mia bolla di sicurezza.

Se sto sola nessuno può farmi del male.

La convinzione che chiunque incontro sia pronto ad espormi al male di vivere, a dolori insiti nella mia mente.
Arrivare a farmi del male fisico per non sentire quello che ho dentro.

E mi sento così, un sacco di carne inutile che esiste.

Ma non mi sento corpo.
Non sento le emozioni del mio corpo.

Voglio sentire le emozioni del mio corpo. Voglio sentire il dolore.

E l'unico dolore che sento è quello che ho dentro, più profondo che in un muscolo involontario.
È un dolore insidiato nel mio essere che non accenna a svanire.

E io ne resto sopraffatta, schiacciata.

Come se non appartenessi a tutto questo. ~This is how melancholy looks.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora