Intitola la parte della tua storia.

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All'inizio questo era nato come un'autobiografia "romanzata".

Volevo parlare di come me " Miss nessuno" era diventata qualcuno per una persona speciale.

Volevo dimostrare che anche se non hai una vita piena di imprevisti, dove il ragazzo che incontri al villaggio vacanze magicamente si innamora di te, dove la ragazza con cui parli diventa la tua migliore amica e ti sostiene sempre, dove finalmente hai una vita vera, con amici veri.

Una vita dove hai il tuo posto speciale fuori casa, con le persone che ti fanno sentire qualcuno.

Anche se non hai queste cose, poi vengono da se.
Ma è andato tutto a rotoli.

Sono tornata ad essere "miss nessuno".

Avevo chiuso questa storia con " non esistono i lieto fine".

Avevo chiuso scrivendo che la protagonista non trova un motivo per vivere.

Avevo deciso di eliminare tutto.

E così è nato il vero "Come se non appartenessi a tutto questo".

È così strano sentirsi così soli.

È così strano ritrovarsi ad avere 18 anni ed essere così soli.

Io non pensavo neanche di poter arrivare ai 18 anni.

A 12 anni la mia speranza di vita erano i 14.

Io non speravo di vivere così a lungo e adesso mi sento come se dovrei essere già morta.

Mi sento come se avessi vissuto per secoli. Come se avessi esplorato mondi per trovare niente.

Mi sento così vuota.

Sono diventata la persona che volevo diventare, ma ho scoperto che non mi rende felice.

Volevo essere quella su cui tutti potevano fare affidamento, quella che parla per prima, quella che trovi bizzarra perché non pensavi che ti potesse mai parlare.

Volevo non essere me, non essere timida, non aspettare che fossero gli altri ad avvicinarsi a me, non farmi mettere i piedi in testa da nessuno.

Ed ero pure criticata per essere in questo modo.

E adesso... Ora che sono finalmente ciò che volevo essere vengo rimproverata per esserlo.

Ora che esprimo la mia opinione, ho scoperto che non interessa a nessuno.

A nessuno interessa quello che penso.

Anche se prima era già così, pensavo fosse perché non riuscissi ad esprimermi.
Scoprire che anche riuscendoci ero comunque invisibile ha fatto male.

E adesso mi sento così vuota.

Mi chiedo perché sono ancora viva. Non ho forse vissuto abbastanza?

Quali altre brutture del mondo mi aspettano?

Lo so. Lo so che non sono la sola a stare male.

Lo so che c'è chi sta peggio di me.

Lo so che io ho un telefono su cui poter scrivere queste cose mentre la fuori c'è chi non può neanche avere da mangiare o semplicemente da bere.

Lo so che io con i miei problemi sono solo un granello di sabbia nel mare che è il mondo.

Lo so che i miei problemi non sono niente a confronto.

Ma questo essere niente mi sta uccidendo.

E ora mi sento pure in colpa per tutte quelle povere persone che non hanno niente.
E vorrei poter dare loro la mia di vita. Vorrei potessero averle loro le cose che ho io, perché io non me le merito.

Vorrei davvero potermi cambiare con loro, così loro avrebbero ciò che meritano e io pure.

Sono quella piaga sociale che chiamano "finti depressi" perché io non ho niente per cui stare male, perché io una casa ce l'ho, un'istruzione ce l'ho, più del necessario ce l'ho.

Ma allora perché mi sento così male?

Perché non riesco a stare bene? Perché le persone non mi vogliono? Perché sono invisibile?
Perché a me?
Cosa ho fatto di così orribile?

Perché devo restare ancora in vita se tutto mi dice che non ce la posso fare?

Mi sento così vuota.

Come se non appartenessi a tutto questo. ~This is how melancholy looks.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora