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Sembravano essere passati anni dall'ultima volta che non piangevo così: in silenzio, di nascosto, senza dirlo a nessuno perché non ho nessuno a cui dirlo.

Me lo dico sempre che la persona di cui mi devo fidare devo essere io, che chi si deve prendere cura di me devo essere io.
Dico a tutti di essere egoisti, di prendersi ciò che vogliono perché non ci sarà nessuno a farlo al posto loro.

Perché allora sto piangendo?
Di nuovo.
Di nascosto.
In silenzio.
Col sangue che cola da ogni parte e gli occhi gonfi e doloranti.

Sembra passata un'eternità, ma sono solo due ore.
La gola è secca da far male, gli occhi rossi ma non smettono, lacrimo.

Non respiro, non ci riesco più, fa troppo male farlo, sento la vita scorrermi addosso per uscire appena esce il respiro dalla bocca.

Fa male il corpo, pesa come macigni, vorrei non esistesse.

Fa male.

Non posso sanguinare.
Non posso urlare.
Non posso rompere la mia testa contro un muro, ma ci sono già i pensieri che lo stanno facendo.

Non posso sanguinare, ma se non lo faccio implodo.
Solo un po', ho bisogno di ascoltarmi.
Solo un po'.

Erano passati anni dall'ultima volta che ho pianto così: in silenzio, di nascosto, da sola.

E allora sarò egoista e sanguinerò per me, per tutto il male che sento, che mi faccio, che mi divora.

Sono egoista e per questo sanguino, lacrimo.

Lacrimo.

Sono due ore, non sapevo di avere così tante lacrime salate alcune e rosse altre.

Sono due ore e ora sono così debole che non so se posso ancora sanguinare.

Sono due ore e voglio ancora farmi male.

Fammi male.
Mi fai male.

Infilo una mano nel petto e me lo strappo, il cuore.

Sono così debole ora ma posso ancora sanguinare.

Infilo le dita negli occhi, non voglio più vedere, tutto.

Non sapevo di potermi strappare anche senza un coltello.

Conficco le unghie addosso tanto non lo sento più il mio corpo.
Strappo.
Devo strappare, devo sentire.

Sanguino.
Lacrimo.

Sembrava fossero passati anni dall'ultima volta, ma sono solo ore.

Mi fai male.
Fammi male.

Sono sola e mi prendo cura di me, l'ho promesso, quindi strappo.

Sanguino.
Lacrimo.

Non conoscevo il suono delle mie unghie addosso e ora sembra quasi dolce, consolatorio.

Sono due ore, gli occhi sono stanchi, gonfi, rossi ma non smettono: bruciano.

Sono due ore e le mani non si stancano, ho bisogno di strapparmi.

Mi strappo, anche se sono già a pezzi.

Sanguino.
Lacrimo.

Come se non appartenessi a tutto questo. ~This is how melancholy looks.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora