Hanno già iniziato ad addobbare le case per Halloween. Tutti i vicini. Anche quei rompicoglioni con il cane incontinente. Anche quest'anno gli faranno indossare le alucce da pipistrello e il guinzaglio con la ragnatela. Halloween lo detesto. Tutti quei bambini urlanti, travestiti in maniera idiota. Principesse, Regine delle nevi, gattini, orsetti, personaggi dell'ultimo filmone Disney. Per un certo periodo della mia vita ho pensato che quello fosse il momento in tutto un anno in cui alla gente fosse concesso di rappresentare in carne, ossa, abiti e make up, quello che realmente era. Infatti la padrona del cane incontinente, lo scorso anno si è travestita da battona, con calze a rete e tutto. Aveva anche dei preservativi che pendevano ad arte dalla borsetta. Una battona coscienziosa e attenta, non lo si può negare. Il cane incontinente piscia ovunque, ma predilige il mio vialetto e il mio zerbino, dopo le mie ripetute lamentele mi è stato spiegato che ha una malattia ai reni e che dovrei essere tollerante e gentile verso una bestiola ammalata. Per la bestiola provo davvero tanta pena, per i padroni un po' meno. Alla bestiola incontinente si aggiungono due pargoli strilloni, capaci di far udire le loro urla a chilometri di distanza. Sono due bambinetti di pochi anni, con una tono di voce di parecchi decibel superiore a quello di un concerto heavy metal. Sono in grado di esibirsi in acuti potenti per interi pomeriggi. Il meglio di loro lo danno quando litigano in cortile, di solito per un giocattolo conteso. Da copione abbiamo almeno un'ora di urla dei due pargoletti, e mezz'ora di urla stridule e roche della madre, poi pianto dirotto dei figli. Per un totale di circa 3 ore. Ogni giorno, di ogni settimana, di ogni mese, di ogni anno. Oggi è Halloween, hanno addobbato le case del vicinato, e anche io, benché detesti orpelli sulle mie peonie, ho piazzato qui e lì delle decorazioni: qualche zucca intagliata, ragnatele, un Jack O'Lantern. Ho preparato una bella ciotola piena di cioccolatini e caramelle per i figli dei vicini, che sicuro come la morte, verranno suonare il campanello e con quelle cazzo di vocette stridule e altissime diranno in coro «dolcettoooo o scherzettooooo?». Avranno i loro dolcetti, ma avranno anche una sorpresa, loro e i loro genitori. Quest'anno ho truccato dolcetti. Con una siringa piccola piccola li ho arricchiti di qualche ingrediente speciale. Sono certa che il prossimo anno non verranno più a rompermi i coglioni, anzi se tutto andrà esattamente come ho progettato, non mi romperanno mai più i coglioni. Ogni ora di ogni giorno di ogni settimana di ogni mese di ogni anno, sarà per me un lunghissimo, eterno momento di pace.
Aprirò loro la porta, offrirò loro i cioccolatini, li inviterò ad assaggiarli subito, e in pochi minuti scoprirò se hanno preso quello con il lassativo o quello con la vodka. Dipenderà tutto dal loro correre o dal loro barcollare.
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