Capitolo 3

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"Sei sicura di volerci rimettere piede? Insomma.. è quasi paradossale come cosa venire qui ancor prima di essere andate allo Sheol, non credi?" mi chiede Ginger standomi accanto.

"No, togliamoci questo dente. Questo posto magari non è maledetto come lo crediamo noi." sussurro prendendo una grossa boccata d'aria e poi facendo dei passi in avanti fino ad arrivare ad essere di fronte alla vetrinetta di vetro, impolverata e sporca.. oltre di lei il buio. Mi pare quasi di essere tornata indietro nel tempo, alla prima volta in cui l'ho vista. Ma i sentimenti sono un po' contrastanti, devo ammetterlo. Accanto a me Ginger ha appoggiato la mano sulla maniglia fredda di metallo arrugginito e fa leva per riuscire ad aprire la porta. Questa, dopo un po' che resiste, cede e ci permette di entrare.

C'è da dire che quando riteniamo infestato un posto è più che altro colpa nostra, della nostra mente. E' lei infatti ad infestare tutto a questo mondo, le nostre paure, i dolori così come i piaceri, si sviluppano tutte all'interno di 1200 centimetri cubi: il nostro cervello.

Quando metto piede all'interno del negozio un tempo così amato, la mia mente, difatti, mi gioca alcuni brutti scherzi: la prima immagine che mi appare, se per un secondo chiudo gli occhi, è quella di me ed Harry seduti ad uno dei tavolini a svolgere una ricerca di Letteratura Elisabettiana per la professoressa Judith; Arthur seduto sulla poltrona in marrone chiaro sbiadita dal tempo; Roger che fissa i volumi come se fosse un mondo estraneo a lui; io, da sola, che trasporto gli scatoloni dal magazzino al negozio per poter risistemare tutto quanto.. ed infine: Sean, Gwen, Jayden, Ginger, Harry ed io in piedi in questo spazio relativamente piccolo, di fronte ad una persona che credevamo amica.. ma che era tutt'altro. A piangere un futuro che non abbiamo mai raggiunto e per un passato che desideriamo riavere.

Penso alle ultime parole che Harry ha detto sulla soglia di questo posto, rivolto ad Arthur: 'Ci rivedremo presto. E se è scritto nelle stelle, sarà anche in un mondo migliore'.

Ma così non è stato: è questo un mondo migliore? soffrire per la perdita di amici e nemici non lo è di sicuro. Vivere nel terrore e nella consapevolezza di aver visto cose che nessuno dovrebbe mai osservare nel corso di una vita intera, figuriamoci nel giro di un anno. Non è un mondo migliore un mondo che non ti piace, un mondo dove gli altri non ti aiutano se sei in difficoltà, nemmeno se la difficoltà riguarda anche loro: semplicemente non è un mondo giusto un mondo che non ti piace.

Osservo la stanza, uguale identica all'ultima volta in cui Arthur l'ha lasciata. Arthur.. solo il pensiero mi fa sentire male: un male non metaforico, un male fisico e viscerale. Una nausea che rischia di toglierti il respiro e capovolgere il tuo metabolismo.
La poltrona, le sedie, i libri.. La Raccolta di Poesie di Emily Dickinson è nel piccolo tavolino accanto alla poltrona su cui lui era solito sedere, posso scorgere il tessuto rosso del segnalibro fuoriuscire come sangue da una delle pagine.. Le sue mani lo hanno toccato, le sue mani lo hanno lasciato in quella medesima posizione..

Non lo so perché mi sento così strana e bloccata in me stessa, ma il pensiero che prima ci fosse lui e che adesso ci siamo noi, senza nessun filtro di mezzo, mi scombussola e mi fa venir voglia di andarmene a gambe levate. Adesso capisco perché nessuno degli altri ragazzi, oltre a Ginger, ha voluto rimetterci piede.

I posti, come le persone, non tornano mai come erano una volta.
I ricordi sono arme a doppio taglio: possono essere indispensabili (e chi meglio di me può saperlo?) oppure possono fungere da acido corrosivo e sfregiare qualcosa che un tempo aveva un valore ed un significato.
Come posso pensare  io, debole ed insulsa, di riavere il caldo focolare di questo posto, le pagine infinite e le infinite storie, i pensieri leggeri e i battiti di un vergine cuore, come posso pensare, anche solo lontanamente di poter rimettere insieme i pezzi di questo posto quando non ho ancora finito di raccogliere le mie schegge?

Sheol 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora