Capitolo 68

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(A.n. Salve, vorrei prima di tutto chiedere scusa per non aver seguito il ritmo di una pubblicazione al giorno ultimamente, ma faccio davvero il possible per riuscire ad aggiornare di frequente. Spero perciò le mie scuse valgano. Inoltre vi informerei anche del fatto che stiamo volgendo al termine della storia anche se non so di preciso quanti capitoli mancano ancora all'epilogo. Spero vi stia piacendo, votate e commentate! Un bacio grande e buona lettura xx)

"Lezione numero uno: prevedere almeno il cinquanta-più-uno percento delle possibilità di fallire nei tuoi intenti quanto devi fare delle cose come questa." la voce di Sean arriva dalle mie spalle mentre io raccolgo le armi in giro per la semisfera in modo da poterle distribuire fra i ragazzi: qualcosa mi dice che avremo bisogno di queste e di moltissima fortuna.

Non do risposta a Sean sia per il mio nervosismo sia per il fatto che non ha detto nulla di nuovo in aggiunta a quello che già sapevamo. Ma lo prende come un desiderio, da parte mia, di volerlo evitare. "Hey, qualcosa non va?"

"Credo che molte cose non vadano al momento, ma non importa. Se fai una mossa sbagliata, anche solo per scherzo, Harry e gli altri ti uccidono. lo sai questo, vero?" mi volto verso di lui fissandolo con occhi seri.

"Tu no?" alzo i miei al cielo.. "Scusami. Ho capito, comunque. Ti starò vicino- sospira passandosi una mano sulla testa rasata- e se il legame con il Libro me lo permetterà.. beh, ti aiuterò anche." raccoglie qualcosa dal tavolo quando io comincio ad allontanarmi per tornare di sopra dai ragazzi. "Skylar." mi volto verso di lui che con un piccolo sorriso mi porge un coltello dal manico verde acqua ricavato dall'amazzonite. Lo ringrazio sottovoce.

"Dovrai tenere il cappuccio sempre, nessuno deva sapere che sei tu.. Sarebbe un vero pandemonio doverti spiegare a chi non sa della tua esistenza." sospiro mentre raccolgo velocemente i capelli. Esco dalla baracca con Sean al seguito che mi ascolta mentre spiego a lui la sua tattica di guerra.

"Quindi adesso dove stiamo andando, di preciso?" mi chiede mentre affrettiamo il passo verso il bosco per raggiungere i tendoni. Le mie gambe sono stanche e temo che a momenti cederanno, inoltre se solo permettessi agli occhi di chiudersi per un istante mi perderei nel mondo dei sogni, senza contare che le mani tremano leggermente per le brutte notizie ricevute in serata e per il nervosismo di dover agire di nuovo. Qualcosa dentro si me suggerisce che questa sarà davvero l'ultima guerra, ma purtroppo non posso essere sicura allo stesso modo sulle sorti della stessa.

"Raggiungiamo Harry. Godrai della sua sorveglianza per un po' prima di rivedermi." è tutto quello che è necessario lui sappia.

"Ammetto che la cosa mi intimorisce, ma non importa. Gli altri ragazzi?" chiede. Rallento il passo per potergli parlare a quattr'occhi. "Vorrei poterti dire di più, e lo sai, ma non posso." è la mia breve risposta. "Non scoraggiarti, credo capirai da solo cosa sta accadendo una volta immerso dentro ai fatti."

"Cosa ve ne farete di me una volta.. beh- borbotta senza riuscire a trovare le parole giuste- mettiamo caso che voi diveniate la parte vincitrice.. cosa farete di tutte le Ombre che non riuscirete a distruggere? Me compreso."

"Pensiamo prima a diventare i vincitori. Tutto il resto è di secondaria importanza." mentre io gli sto dicendo ciò passiamo accanto alla pozza di sangue dove fino a poco tempo fa giaceva il corpo di Roger. Il ragazzo accanto a me viene percosso da un brivido che mi trasmette con un occhiata di traverso. "Stanno tutti bene, non è così?" l'ansia palpabile nella voce.

Dirgli o non dirgli quello che è accaduto? Anche se glie lo dicessi questo non cambierebbe le cose. E poi è giusto che così come Roger non ha mai saputo del suo ritorno a questo mondo, Sean non sappia che lui si è congedato dallo stesso poche ore fa. Roger avrebbe sofferto perché da sempre sostiene di provare un sentimento profondo per Sean, ed è per questo che abbiamo evitato di dirgli di lui. Ma non riesco a comprendere il mio irrefrenabile desiderio di nascondere a Sean quello che è successo a Roger, quasi a volerlo.. proteggere. "Si, stiamo tutti bene." mento mentre entriamo nel tendone che da un paio di ore funge da quartier generale.

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