Capitolo 76

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Le palpebre pallide ai sollevano con la pesantezza di caduti Titani rivelando le iridi verdi. Mi rendo conto di essere estremamente scompigliata perciò spero con tutta ma stessa che si ricordi qualcosa di quello che è accaduto perché io non sarei di certo in grado di spiegare molto. Certo da parte mia è pretenzioso sperare nei suoi ricordi visto che era morto fino a poco fa: quasi morto.
Ma quando i suoi occhi incontrano di nuovo i miei tutto quello che esprime il suo viso è una dolce e bianca stanchezza, un sorriso pigro lambisce le sue labbra mentre deglutisce col capo ancora sul mio grembo: "I tuoi occhi.. testa di fuoco." Sono poche roche parole ma di sicuro il loro valore è ben altro ed è per questo che mi abbasso baciandolo e stringendolo a me tanto che se anche volesse andarsene non potrebbe. "È tutto finito?" Chiede immerso nei miei capelli e nelle mie braccia così come nelle mie lacrime. Mi allontano lentamente senza il coraggio di dargli una risposta: non so quanto tutto sia finito siccome non vedo attorno a noi la metà dei nostri compagni ed una quantità ingente di soldati, dei nostri soldati, è a terra morente.

"Non vedo Ginger, Niall e Louis. Per di più dobbiamo controllare cosa sta accadendo all'accampamento e se qualcuno è riuscito ad entrare nello Sheol. Ma più di tutto.." e qui la mia voce va come spegnendosi.

"La troveremo." Mi assicura lui mettendosi a sedere porgendomi una mano perché lo segua mentre attraversa la navata osservando come i corpi delle Ombre adesso hanno preso a divenire traslucidi: ho come la sensazione che presto smetteranno di essere dinanzi ai nostri occhi. "Troveremo Hanna." Bisbiglia ancora a se stesso mentre la sua mano destra stringe forte la mia avvicinandoci al trono.
Il corpo morto di Arthur giace su di esso in modo quasi comico, poco lontano da lui, inoltre, si trova il Libro con un'impronta di mano che lo trapassa da copertina a retro, il rosso delle Due Lune si è mutato in rosa acceso: simbolo di una nuova alba.

"Ho un vuoto di parecchi minuti.." sussurra poi volgendosi a me. Mi osserva con gli occhi penetranti e le spalle tese, la sua struttura alta e nuovamente potente mi fa sentire rincuorata anche se il ricordo del suo corpo morto fra le mie braccia non è molto distante. Incredibile come io abbia combattuto affinché Sean e le altre Ombre potessero tornare nel loro regno con la stessa veemenza con cui ho desiderato che Harry ritornasse a me. "È successo qualcosa?" Mi chiede mentre si riappropria di alcune armi che trova sporadicamente a terra. Mi da le spalle e fa per avviarsi dagli altri ed io mi affretto a stargli dietro: "Te lo posso raccontare più tardi." Non è spiegabile quanto è rincuorante poter dire una frase simile.

"Va bene." A questo punto siamo di fronte ai nostri compagni: Zayn è a terra e si tiene forte un braccio, Liam si avvicina poco dopo e Jayden ha la faccia di uno che sta per vomitare tutti quanti gli organi interni. Nonostante tutto questo, Harry ed il suo fare alla Machiavelli non hanno pietà per nessuno, difatti inizia ad impartire ordini: "Liam prendi alcune delle truppe ancora in grado di combattere e vai a controllare la situazione alla Douglas ed ai Capannoni. Sky, tu e Zayn andate a vedere che situazione c'è al campo base ed allo Sheol. Jayden.." e qui il ragazzo nominato per ultimo si rende conto che Harry vuole dirgli di restare alla Cattedrale ad aiutare i soldati bisognosi fino a quando non giungeranno aiuti e benché sia contrariato e poco voglioso di continuare a sostare nel sangue, annuisce senza che Harry aggiunga altro. Ma ha altri piani in mente per lui: "Trova Shwerz e Nixia e di loro di portare fuori tutti i soldati feriti e di tenere d'occhio il cadavere di Arthur. Poi verrai con me.. abbiamo una cosa da controllare." Non comprendo cosa significa quello che dice ma nessuno di noi, in una simile situazione, ha la voglia o la pazienza di fare domande. Così aiuto Zayn ad alzarsi da terra ed assieme a lui mi dirigo verso l'uscita della Cattedrale senza volermi voltare nemmeno una volta di più per guardarmi alle spalle.

Esco da questo posto cambiata, senza rimpiangere nulla di quello che è successo: nemmeno la più piccola cosa. "I tuoi occhi sono cambiati." Mi dice mentre risaliamo per il pendio che porterà di nuovo fra le strade piene di macerie. "Sei stata brava Sky." Continua quando io non rispondo. "Davvero bravissima."

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