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Il rutto di Will fu fragoroso. Se non altro sciolse i nervi di Percy e Jason.
-Amico, questo era fantastico!
Annabeth guardava il figlio di Apollo come se dovesse implodere su se stesso da un istante all'altro.
Piper sospirò.
-Probabilmente- spiegò, -Leo ha apportato delle modifiche. Di solito fa effetto subito ma... mi sa che questo è potenziato.
Frank sembrava più ansioso di Nico. -E... con quali... effetti?
Prima che Piper potesse rispondere, il figlio di Ade tagliò corto: -Non. Dire. Niente. Prega il Fato che quella diavoleria sia difettosa e non dire niente che possa rendermi più nervoso di quanto io non sia già.
In quel momento Hazel si voltò orripilata verso Jason.
-Oh dei, Jas, anche tu?
-Ehi, guarda che è buono!
-Piper, quello cos'era?
-Ehm...
Gli occhi di Jason sfumarono fino a diventare rosa, in un repentino cambio di colore che avrebbe fatto inchinare i figli di Iride. Nico si affrettò a controllare gli occhi di Will, trovandoli ancora celesti. Piper si alzò e mollò un ceffone sul volto del figlio di Giove, borbottando: -Magari con un po' di... polso... al mio ragazzo spariranno gli occhi da coniglietto pasquale soffocato... ti prego, Zeus, ti prego...
Le iridi di Jason rimasero rosa. Faceva impressione. Nico fu contento di non aver bevuto nemmeno un goccio: ci mancava solo che gli venissero gli occhi rosa, le orecchie da topo, la coda o chissà che altro. Però Will continuava a essere sotto l'effetto del Sidro D'Amore. Il figlio di Ade lo vide ondeggiare, come se gli girasse la testa. Gli sfiorò la mano e Will la strinse riconoscente.
-Come va lì dentro?
Will scosse la testa. Se non altro non aveva le iridi da demone di Afrodite.
-Preferirei...- il figlio di Apollo stava stringendo i denti; Nico non capiva se fosse per non lasciarsi sopraffare dal Filtro D'Amore. Nel caso le cose stessero proprio così, be', era preoccupante.
-Preferirei che ce ne andassimo.
-Okay- disse solo Nico, cauto. Quando si voltò per salutare i compagni, al figlio di Ade parve fosse trascorsa un'ora invece che poco più di un minuto: Percy si era avvicinato alla riva del mare, come per tenersi pronto ad attaccare. Annabeth e Hazel discutevano animatamente, gli occhi puntati su una specie di mappa poggiata sulla sabbia. Frank e Piper rincorrevano una specie di angioletto grasso e con le ali troppo piccole ed evidentemente inutili. Will aggrottò la fronte; poi, sempre senza sbilanciare troppo il tono di voce tirato, osservò: -Ehi, ma quello non assomiglia ai Cupido di plastica che vendono nei supermercati?
Anche Nico si accigliò.
-Secondo me somiglia a Jason- buttò lì.
Poi inorridì.
Perché, si sa, i Cupido di plastica, per quanto possano essere brutti, con le loro minuscole ali e il loro ventre abbondante, non indossano occhiali da vista dalla montatura sottile. Ad esempio, tanto per azzardare un'ipotesi, quelli di Jason.
Nico si allontanò da Will e si diresse verso Annabeth e Hazel.
-Ehi, avete capito cosa...
-NO!- strillarono le due, quasi guardandosi storto, come se stessero discutendo sostenendo idee diverse.
-Okay... posso vedere questa?- chiese poi, riferendosi a quella strana mappa che stavano studiando.
-NO!
Nico la afferrò ugualmente, sollevando sbuffi di sabbia.
Non è una mappa, realizzò. Sono delle istruzioni.
Il titolo in cima al foglio annunciava con lettere sbilenche: "SIDRO D'AMORE PLUS"
A seguire c'erano disegni così complicati che a Nico girò la testa. Come diavolo aveva fatto un semidio dislessico a ideare tutte quelle diavolerie?!
D'accordo, si parlava sempre di Leo, però...
Nico lasciò cadere il foglio e si voltò verso Annabeth. La figlia di Atena si reggeva la testa, come se così il suo cervello potesse lavorare più veloemente.
-C'è una specie di formula, secondo me. Che lo può far tornare normale- fece lei.
Vedendo Hazel e Nico alzare gli occhi al cielo, la figlia di Atena si corresse: -Okay, allora diciamo al Jason 1.0. Solo che...
-Le istruzioni sono davvero troppo intricate- concluse Hazel.
Trascorsero una trentina di secondi senza che i tre semidei (più Will, agonizzante dietro di loro) dicessero nulla. Ovviamente il silenzio non era totale: il fragore del mare sovrastava ogni altro suono ma, quando Percy faceva ritirare le onde, udivano anche le grida di Frank e Jason in lontananza. Nico guardò il figlio di Giove trasformato in quella sottospecie di ippopotamo rosa e alato che era Cupido, non senza un involontario moto di repulsione. Ovviamente la metamorfosi di Jason gli ricordava il suo primo (e fortunatamente unico) incontro con il dio dell'amore. Nico aveva come il presentimento che il vero Eros, quello strafigo in jeans e ali d'angelo, si considerasse il punto di partenza della relazione tra Nico e Will. Il figlio di Ade ci pensava ancora, quando era solo, e ogni volta era tentato di salire sull'Olimpo, trovare il dio e strangolarlo urlando: "Be', lurida gallina egocentrica, SBAGLIATO!"
Perché non era stato il dio a spingerlo ad accettare se stesso. A compiere il miracolo erano stati, prima di tutti gli altri, Jason e Reyna.
Nico sperava che la caricatura in cui si era trasformato il figlio di Giove facesse infuriare a dovere il dio dell'amore.
Poi, tra i mille pensieri omicidi verso Eros, l'idea balzò fuori.
-La lingua ammaliatrice- sussurrò -Possiamo farlo tornare Jason 1.0 semplicemente ordinandoglielo!
Annabeth e Hazel capirono al volo.
-Nico! Sei un genio!- e cominciarono a correre dietro a  Piper, che era a sua volta impegnata a seguire Jason.
Nico invece si avvicinò a Will.
-Ora andiamo?- gli fece il figlio di Apollo.
Nico si preoccupò: l'unica parola che gli veniva in mente per descrivere Will era pallido, il che era sconcertante. Studiò i suoi occhi (per grazia di Ade, erano ancora azzurri!) e il suo viso. Sentì un brutto presentimento farsi strada in lui e premergli contro lo stomaco. Eppure le iridi di Will non erano rosa, non era ingrassato, le efelidi stavano ancora al loro posto e le sue mani erano calde.
E allora perché una sensazione di malessere gli urlava nelle orecchie?
Decise di non farci caso lì, sulla spiaggia. Sentendosi molto stupido, fece per voltarsi. Per la seconda volta in quella sera non capì quello che vide.
Piper sembrava mortificata e aveva gli occhi spalancati. Annabeth le teneva una mano sulla spalla. Frank abbracciava Hazel. A terra, i vestiti di Jason si riempivano di sabbia. Percy era inginocchiato sulla felpa azzurra del figlio di Giove, la bocca leggermente aperta.
Will fece per parlare, poi ci ripensò. Dato che Nico non riusciva a dar voce alla domanda agghiacciante che voleva disperatamente porre, alla fine il figlio di Apollo prese parola.
-Ehi, time out. Dov'è Jason?

Solangelo ||Amore In SovrappesoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora