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Percy si chinò sui vestiti insabbiati con aria melodrammatica e vi cacciò una mano in mezzo. Piper trattenne un singhiozzo.
Con estrema lentezza, quasi come per tenere gli amici con il fiato sospeso, frugò sotto la felpa di Jason.
A Nico stava venendo ancora più ansia di quanta già non ne avesse. Il fatto che non sapesse che diavolo fosse successo, e che tutti fossero tanto scioccati da non essere capaci di informarlo di quanto avvenuto nei cinque minuti in cui aveva osato assentarsi, gli procurava un'ansia crescente di secondo in secondo.
Anche Will stava male, ma per altri motivi: aveva iniziato a tremare leggermente, e per reggersi in piedi si teneva ben stretto al braccio di Nico.
Finalmente Percy estrasse la mano: su di essa torreggiava un ornitorinco dall'aria spaesata, modello eschimese-nel-Sahara.
Piper alla fine singhiozzò sul serio, guadagnandosi una comprensiva stretta al braccio da parte di Annabeth.
-Lo so, lo so, ci sono passata anche io- le sussurrò la figlia di Atena. Nico vide Percy avvicinare il volto al muso dell'incerta bestiola e ripetere le parole di Annabeth.
Tuttavia, continuava a non capire il motivo di quella sottospecie di teatrino di melodramma.
-Nico, ti prego- lo supplicò Will, agonizzante. -Non ce la faccio più.
"Per gli dei" si disperò il figlio di Ade. "Per quanto ne so in quel Sidro d' Amore potrebbe esserci qualcosa che stimola l'indole omicida. E io dovrei rimanere solo con Will mentre lui è mezzo drogato e tenta di accopparmi?!"
Poi, temendo che tutta quella drammaticità lo stesse contagiando si corresse allegramente: "Oppure Leo ha combinato un gran pasticcio e male che vada Will ci resta secco".
In ogni caso, dato che la salute del figlio di Apollo gli stava più a cuore di quanto non ammettesse nemmeno nella sua testa, Nico annunciò: -Be', gente, spero che troviate Jason e...
lui Jason!- pianse Piper indicando l'ornitorinco. Il figlio di Ade osservò l'animale con occhi nuovi. In effetti sembrava avere qualche tratto famigliare, come gli occhi azzurri e l'espressione tonta. Okay, sorvoleremo sulla suddetta espressione tonta, dal momento che in quel frangente era totalmente passabile: svegliarsi Jason 1.0, trasformarsi nella caricatura del dio più cafone dell'Olimpo e ritrovarsi infine ricoperto da pelo di ornitorinco sarebbe uno shock per chiunque.
-Oh. E quindi... quello è...
-È tutta colpa mia- continuò la figlia di Afrodite.
Hazel le picchiettò le dita sul braccio.
-Su non dire così!
Percy si schiarì rumorosamente la gola con fare allusivo, assicurandosi le occhiatacce di tutte le ragazze presenti.
-Che c'è!?- si difese allora il figlio di Poseidone, che cullava ancora tra le braccia il povero Jason-ornitorinco. -Potevi dire "Torna in te" invece di un banalissimo "Trasformati". E comunque perché piangi tanto? È un processo reversibile, no? Insomma, con me lo è stato...

-Tu eri vittima di Circe- considerò Annabeth, pragmatica. 

-Be', anche per me è reversibile- abbozzò timidamente Frank. 

Le tre ragazze sbuffarono. 

-Maschi. Non restano umani fino alla morte nemmeno se si impegnano...

A quella frase la luna sembrò brillare un po' più nitidamente, come se Artemide stesse loro offrendo un sostegno morale.

Nico ne aveva abbastanza.
-Sì be', Will e io vi lasciamo alle vostre... ehm, occupazioni.
L'ornitorinco fece arrossire Nico fin sopra le orecchie guardandolo con eccessiva malizia, come per dire: "Certo, certo, le vostre occupazioni. Ricordate di usare il pr... Cioè, buonanotte e sogni d'oro!". Il figlio di Ade allora scosse la testa, come per dire: "Andiamo, cosa ti aspetti? Non vedi che è più verde di Juniper? Dopo il viaggio ombra vomiterà l'anima!"

Se solo gli ornitorinchi potessero sollevare le sopracciglia... be', quello sinistro di Jason 3.0 sarebbe schizzato alle stelle.

Nico afferrò la mano di Will e si dissolse tra le ombre. Nel mezzo secondo che trascorsero nella totale oscurità, il figlio di Ade sentì il compagno agitarsi, come in preda a convulsioni, e fece in tempo a pensare: "Diavolo, Will, se vomiti sulle mie calze antiscivolo dei Black Sabbath ti mollo" 

Will, tuttavia, seppe mostrare una grande prontezza di riflessi: non appena mise piede con Nico nella cabina 13 non perse tempo, ma appoggiò le mani sulle spalle del figlio di Ade e lo spinse fino a farlo stendere sul letto, per poi fermargli le mani sulla testa e coprirgli la bocca con la sua. Okay, non si possono fare molti giri di parole per dirlo: Nico si prese un colpo. [No, seriamente, cosa avevate pensato?!]

Un centinaio di teorie apocalittiche gli ronzarono in testa. 

Eros! La Morte Nera! La Umbridge! 

Poi il suo cervello fece l'ultimo sudato collegamento: Filtro D'Amore Plus, che, tra le altre trascurabili informazioni, era stato ideato da Leo, ovvero la persona più pericolosa del pianeta.

Oh, pensò solo Nico. 

Un secondo dopo afferrò la portata di ciò che stava succedendo.

Oh, elaborò ancora. 

Poi, pensando di non aver ancora capito bene, cancellò lo schemino mentale che si era appena elaborato e lo riscrisse: Leo, filro d'Amore, Will, Will con le convulsioni, Will che mi bacia, io solo con Will. Will drogato. 

E finalmente capì tutto.

Oh. Merda. E adesso come ne esco?


Solangelo ||Amore In SovrappesoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora