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Molte ore (e imprecazioni, e minacce di morte, e bestemmie, e bla, bla, bla) dopo, Leo esultò: -Ho l'antidoto!
Si erano spostati nella Cabina di Ade, e mentre Leo stava seduto a gambe incrociate sulla scrivania nell'angolo, Nico cercava di rimontare la porta scardinata e tenere Will lontano. In realtà ci metteva molta poca convinzione per quest'ultima occupazione. Continuava a pensare: "In fondo è Will. In boxer. Un po' drogato, okay, ma sempre Will in boxer. Che vita."
Il figlio di Ade si voltò un istante.
-E allora daglielo, no?!
Intuì il sorrisetto di Leo pur essendo di spalle.
-D'accordo.
Il figlio di Efesto pescò dal mucchio di attrezzi una padella. Poi si avvicinò a Nico e, senza troppe cerimonie, gliela abbattè sulla testa.
-Lurido ameba idiota- fu l'ultimo pensiero lucido di Nico prima di svenire.
Leo intrecciò le dita delle mani e fece scrocchiare le ossa delle dita con fare assorto.
Tornò alla scrivania, dove erano ammucchiati utensili su utensili, e si mise alla ricerca di un'arma degna di questo nome. Non trovandone nessuna, scelse un mestolo.
Poi, impugnando quel temibile cucchiaione da brodo, si accostò a Will. Un gruppetto di figli di Ares passò davanti alla scena e lanciò gridi di incoraggiamento. In fondo era lecito pensare ad una battaglia all'ultimo sangue servendosi solo di utensili da cucina, vedendo Nico svenuto accanto ad una padella e Will in balia di uno figlio di  Efesto armato di mestolo.
Ma il figlio di Apollo si riscosse, evitando così lo scontro.
Si chinò a terra e rimetté sull'erba ogni cosa mangiata nelle ultime 24 ore, compreso il micidiale cocktail di Leo, per poi svenire accanto a Nico.
Ora, forse è giusto spiegare il complesso ragionamento che aveva portato Leo a questa brillante conclusione: nessun ragionamento. Zero idee geniali. EUREKA assenti.
Ma, diavolo, la voce di Nico era diventata così petulante! Per non parlare di quella da stupratore seriale di Will! Non gli veniva per niente bene.
Così aveva messo KO il figlio di Ade, ignaro di cosa questo avrebbe significato per il molestatore mancato, che si era inspiegabilmente liberato del veleno.
Così Leo si ritrovò in piedi fra due semidei svenuti. I figli di Ares applaudirono, e lui si inchinò. Tutte quelle acclamazioni attirarono Piper e Annabeth, che passeggiavano nei paraggi.
Le due semidee si fecero spiegare quanto successo, lanciando occhiate di disappunto quando vennero a sapere del malsano scherzo di Leo.
-Okay, ma- chiese Annabeth ad un certo punto, -come facevi a sapere che Will si sarebbe disintossicato solo facendo del male a Nico?
Piper sospirò. -È così dolce! Si è riscosso solo di fronte all'amato che soffriva!
Leo afferrò il concetto. Sorrise.
-Ovviamente. Come avrei potuto non saperlo? Sono così intelligente!

Solangelo ||Amore In SovrappesoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora