Five Nights at Freddy's: Il mistero della pizzeria

V - Il pirata rosso

Mike aspettò quella telefonata per tutto il giorno, ma a quanto pare sembrava che Freddy non volesse parlare. Mike lasciò perdere. Non ci pensò più e, preparatosi, andò sul lavoro. La quarta parte della registrazione diceva: "Wow! Sei ancora vivo! Incredibile! Sei impressionante. Scommetto che ti stavi tartassando la testa su quella tragedia avvenuta nel 1987. È arrivato il momento che te lo spieghi. Come già sai, nel 1987, quando venne aperta la prima Freddy Fazbear's Pizza, c'erano questi quattro animatronics. Dicono che, durante la festa di compleanno, un bambino si sia avvicinato troppo a Foxy, il quale, a causa del malfunzionamento, gli staccò il lobo frontale con un morso. Sembra incredibile come sia rimasto ancora vivo per una settimana! Dopo questo fatto, chiamato Morso dell'87, i vecchi animatronics sono stati sostituiti con dei nuovi. Parlando di Foxy, farà il viaggio minore per arrivare nell'ufficio. Però non lo devi mai trascurare, altrimenti ti attaccherà senza che te ne accorga. Ah, un'ultima cosa: se vai alla videocamera del ripostiglio, potrai leggere un articolo di giornale riguardante la pizzeria". Mike non si fece ripetere due volte. Guardò la videocamera del ripostiglio e sul muro vide la pagina di un giornale. C'era un articolo il cui titolo recitava: Incendio alla Freddy Fazbear's Pizza. Nessuna vittima.
- Un incendio? - si chiese Mike. - Ma cosa diavolo è successo nel 1987?
Non riusciva più a capire: prima viene a sapere del Morso dell'87, poi dell'incendio di quello stesso anno. Era confuso.

Una parte della notte Mike passò a difendersi dai suoi cari vecchi nemici. Dall'una alle due di notte si difendeva da Bonnie; dalle due alle tre non faceva entrare la golosa di pizza Chica; dalle tre alle quattro regolò i conti dell'altra volta con Freddy chiudendoli la porta in faccia; dalle quattro alle cinque dovette stare atento a quel micidiale trio del palco. La cosa continuò così fino alle cinque e mezza. In quel momento si rese conto che non cotrollò nemmeno lo Porate's Cove. Velocemente accese quella videocamera e vide che le tende del covo erano aperte. Foxy era proprio davanti alla videocamera con il corpo inclinato quasi orizzontalmente e la bocca aperta a mo' di sorriso che mostrava dei denti estremamente aguzzi. Aveva l'uncino alzato, l'occhio destro coperto dalla benda nera, mentre quello sinistro di un acceso colore arancione fissava la videocamera. Oltre a questo, Mike notò che il cartello dietro a Foxy era cambiato: al posto del classico messaggio Scusate. Fuori servizio, c'era scritto Sono io. Questa cosa fece accapponare la pelle dalla paura a Mike. Distolse lo sguardo dal computer per vedere cosa facevano altri tre. A quanto pare erano al loro posto sul palco. Cominciò a scorrere con le videocamere vedendo Foxy sempre nella solita posizione per circa un quarto d'ora. Quando ci ritornò per l'ultima volta, Foxy era sparito. Guardò nella videocamera del corridoio Ovest, e vide Foxy correre verso l'ufficio. In un lasso di tempo di un secondo, lo vide comparire all'uscio, chinarsi verso di lui con la bocca aperta ad alzare la benda dall'occhio. Istintivamente Mike si alzò di scatto dalla sedia facendola cadere e arretrò verso l'altra porta uscendo dall'ufficio. Gli bastò un secondo per distrarsi: Foxy saltò contro di lui, Mike riuscì a schivarlo facendolo sbattere con la testa contro il muro, rifuggiandosi nell'ufficio e chiudendo le porte poco prima che Foxy saltasse di nuovo. Si sentì uno schianto contro la porta e subito dopo dei colpi che si erano ripetuti per tre volte. Poi di nuovo silenzio. Mike, accertatosi che là fuori sia tutto calmo, riaprì le porte tirando un sospiro di sollievo. Restò tutto calmo anche durante gli ultimi cinque minuti.

Tornato a casa, si fece una doccia per togliere la tensione accumulata durante il turno di lavoro. Mentre faceva la colazione, squillò il telefono. Mike rispose:
- Pronto?
- Ciao Mike, sono Freddy Fazbear, il proprietario.
- Salve. Mi dica. C'è qualcosa che non va?
- No. Cioè si. Ti aspetto oggi alle tre a casa mia. - Gli disse l'indirizzo.
- D'accordo, ci sarò. - Rispose Mike scrivendolo su un foglietto.
- Allora a dopo.
- A dopo.
La chiamata di interuppe. Era quella la chiamata che aspettava. Finalmente poteva ricevere tutte le risposte alle sue domande.