Notizie sconvolgenti

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"Che cosa?" disse Winry al suo interlocutore.

"Hai sentito bene" rispose il Generale Mustang.

"Cioè lei mi sta dicendo che i miei genitori sono vivi e in più ho anche un fratello?" rispose ormai arrabbiata.

"E quanto tempo c'è voluto prima che mi dicessi una cosa del genere, io che ho sempre creduto che i miei erano morti per causa tua, chi glielo dice poi a mia nonna, poverina, glielo spieghi tu?"

"Lo farà uno dei miei sottoposti! Comunque dovresti venire al quartier generale se vuoi avere più informazioni! Ti saluto Winry" e posò il telefono.

Lei invece si mise a piangere, non era pronta per una notizia del genere, e in più pensava Edward.

Edward invece non riusciva più a trattenere le lacrime, a suo fratello dopo 4 anni, la malattia lo stava portando alla morte, Al aveva la stessa malattia di Alphonse, che Edward conosceva bene, la tubercolosi.

"Al! Al! Che hai?" disse Ed, il fratellino gli porse il fazzoletto pieno di sangue.

"Chiama il dottore" lo esortò Al, mentre piano piano chiudeva gli occhi.

Il posto in cui abitavano assieme a Noah, era un paese neutrale della guerra, era l'anno 1928, del giorno in cui 5 anni prima oltrepassarono il portale, l'ultima volta che vide la sua amata Winry.

Avendo trovato il dottore, lo portò subito a casa.

"Signor Elric! Suo fratello ha una brutta malattia! Gli restano solo tre mesi di vita! Mi dispiace!" disse il dottore.

Noah si mise a piangere, prendendo le mani di Al, il quale la confortava. Ed accompagnando il dottore fuori gli disse "Grazie per ciò che ha fatto!".

Poi si rintanò nella sua stanza e pensò "Se morirà potrei farlo ritornare in vita! No qui non si può usare l'alchimia, che stupido! Non ripeterò lo stesso errore che ho fatto con nostra madre! Ma non voglio che il mio fratellino muoia! Ho paura, Winry aiutami tu, ho una bestia nel cuore", e si mise a piangere.

Il giorno dopo, di buon ora, Winry prese il treno per Central City, dove la stava aspettando la sua amica Sheska, arrivata a destinazione si salutarono e insieme andarono al quartier generale:

"Salve sono la signorina Rockbell, dove posso trovare il Generale Mustang?" eloqui Winry.

"Seconda stanza a sinistra, al primo piano!" rispose la segretaria della reception, così le due ragazze andarono.

Arrivate nell'ufficio, Winry tutta arrabbiata disse:

"Brutto figlio di..."

"Winry calmati" la interruppe Sheska.

"No... me lo merito!" disse Roy.

"Perché...perché non me l'hai detto prima!" disse piangente la ragazza, mentre con i pugni lo colpiva al petto.

"Scusami, ma dovevo accertarmi che i tuoi genitori non fossero più in pericolo! Sediamoci, ti va?" lei annuì.

Sedutisi, Roy le raccontò tutto per filo e per segno:

"Ti ricordi quando mi dicesti se avrei fatto a Ed e Al la stessa cosa che ho fatto ai tuoi? Bene ti mentii, perché in realtà non li ho uccisi, li ho nascosti in un luogo sicuro, non prima di aver fatto loro cambiare sia nome che cognome! Adesso che sono morti coloro che avevano a che fare con il loro caso, ho deciso di dirti la verità! Essi abitano non lontano da Rush Valley, in un paesino di pochi abitanti, si chiama Reev, e lì svolgono ugualmente il loro dottorato, poi hanno avuto un figlio, il suo nome è James, ha 17 anni, li ho informati che non avranno più problemi se vorranno ritornare a Resembool, ma mi hanno risposto di no, poi mi hanno chiesto di poterti vedere, ho risposto che ciò era possibile, ma le conseguenze non sapevo quali sarebbero state, ecco tutto!!" fini il generale.

"Ho capito! Quindi li potrò rivedere?"

"Certo! Questo è l'indirizzo: Sam e Neil Rockwell, via della sera 41, Reev! Con te verranno Riza e Sheska, ora va, non far aspettare chi ti vuole bene!!"

Dicendo così Winry lo ringraziò e se ne andò con le altre.

"Ed! Ed! oh svegliati, non riesco a trovare Al!" diceva Noah mentre cercava di svegliarlo.

"Oh! Lasciami dormire...Che cosa? Al ?" e si alzò di scatto e insieme alla ragazza andarono in cerca del fratello.

Ad un certo punto gli venne in mente che il fratello poteva essere nell'appartamento di una loro vicina, così ci andarono.

"Signora Reiners, signora...è in casa?!"

"Arrivo, un momento!...oh grazie al cielo sei arrivato, tuo fratello e lì sul divano!" rispose la signora.

Ed allora corse dal fratello lasciando le due donne a parlare tra di loro.

"Scemo, mi hai fatto morire di paura, anche a causa delle tue condizioni!" gli disse.

"Scusami fratellone, ma volevo vedere la mamma!!".

THE BEAST IN THE HEART: LA BESTIA NEL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora