C'è caldo, ed è tutto buio. Non vedo nulla e cammino alla cieca nelle tenebre, sperando che qualcuno venga a salvarmi. Ho paura, non so dove sono e perché io sia qui, le mie mani sono sporche di sangue e non so di chi possa essere. Qualcuno mi aiuti! Mentre lancio un lungo urlo silenzioso, dalle tenebre ecco spuntare due piccole luci, come dei fari in quella notte senza stelle. Comincio a correre verso le luci, verso la salvezza, ma più mi avvicino e più la paura aumenta, mentre quei due occhi, rossi come il sangue che mi imbratta le mani, mi puntano famelici e cercano di divorarmi. Traditore, perché mi fai questo? Perché?! PERCHÉ!!...Traditore? Io non ti conosco, eppure ti chiamo così... chi sei tu, TRADITORE?!
"TRADITORE! PERCHÉ?! TRADITORE!"
"Sayuri, Sayuri! Svegliati, ti prego! Ascolta la mia voce! Sayuri!"
Fu la voce di Yui a farmi finalmente riaprire gli occhi. Dopo qualche secondo di totale confusione riuscii mettere a fuoco le tende del mio letto e Yui, seduta vicino a me con una faccia davvero tesa e preoccupata. Non ricordavo quasi nulla, tranne che una profonda angoscia e una grande tristezza. Che strano sogno avevo fatto... sembrava tutto molto reale. Troppo reale.
"Yui-chin, cosa è successo? Non ricordo nulla... Aspetta, quanto ho dormito esattamente?"
"Dopo che tu e Reiji siete tornati a casa sei svenuta. Hai dormito due giorni, qualche volta parlavi nel sonno e, ti prego di credermi, facevi quasi paura."Dopo che siamo tornati a casa... Dopo che siamo stati alla macchina in fiamme, che lui mi ha dimostrato di saper correre moooolto veloce e che mi ha poi riportato a casa, stringendomi sempre contro di sé. Poi sono svenuta e... e poi c'era il sogno.
Un sogno strano e spaventoso, ma che mi sembrava fin troppo familiare. Stavo per caso diventando pazza?"Scusami, è che stavo facendo un sogno davvero strano, e avevo tanta paura. Anche se ora non ricordo più tanto bene il perché."
Yui continuava a guardarmi preoccupata, segno che il mio tentativo di rassicurarla non aveva funzionato. Un tempo capiva sempre quando mentivo, speravo solo che il tempo avesse migliorato la mia abilità nel raccontare bene le bugie.
"Yui-chin, ti giuro che ora sto bene, davvero. Quindi smettila di fare quella faccia preoccupata, non ti si addice. Sei più carina quando sorridi."
Lo dissi sorridendo a mia volta, sperando che la smettesse seriamente di preoccuparsi in questo modo per niente. Ero svenuta altre volte in passato, non era nulla di grave in fondo. Eppure nemmeno io ero tranquilla per colpa di quel sogno che tormentava la mia mente confusa come un tarlo scava il legno a morsi. Piano piano la tensione nella stanza scese, e finalmente vidi Yui sorridere, contenta di vedere che stavo meglio.
"Va bene. Comunque Reiji voleva che andassi a trovarlo non appena ti fossi svegliata e avessi mangiato. Vado a prenderti del sangue dal frigo, tu intanto potresti lavarti no?"
"Uhm, bella idea. Una doccia veloce non può farmi male. Se ci metto troppo vieni a tirarmi fuori, altrimenti non esco più!"Detto questo Yui scoppiò a ridere, come quando venne a dormire da me una sera e dopo mezz'ora le toccò il gravoso e bagnato compito di tirarmi fuori dalla doccia. Non che gli anni avessero potuto fare qualcosa per questo mio difettuccio.
"Ok, ok. Tu stai attenta ai Sakamaki però. Loro si che sono un pericolo mentre una ragazza si lava. Hanno l'assurda mania di entrare nei momenti meno opportuni..."
"Quanto spesso lo hanno fatto con te?"
"Chiedilo a Raito."Questo spiegava tutto. Dopo che Yui se ne fu andata, potei entrare nel lussuosissimo bagno attiguo alla mia stanza e mi gettai velocemente sotto il getto d'acqua calda nella doccia, un posto particolarmente adatto per pensare. Nei miei pensieri, in quel momento, c'era soltanto lo strano sogno che avevo fatto, ed in particolare quegli occhi rossi così spaventosi. Sentivo la paura gelarmi il sangue soltanto ricordandomi di essi, così magnetici e pericolosi. Era ovvio che quelli fossero gli occhi di un vampiro, il problema era il 'chi'. E mentre l'acqua fumante lavava via la sporcizia dalla mia pelle, le macchie nere d'iquietudine non volevano saperne di sparire con tutto il resto. Dopo un po' sentii la voce di Yui che mi diceva di sbrigarmi, così presi un'accappatoio che si trovava appeso al muro in fianco alla doccia e mi ci avvolsi completamente. Il delicato profumo di rose che emanava, unito all'incredibile morbidezza del tessuto, calmarono un po il mio animo e mi strapparono un sorriso soddisfatto. Tornai in camera e vidi Yui con una sacca ematica in una mano e una sporta nell'altra e una strana espressione in faccia. Cosa che non mi lasciava per niente tranquilla.
"Yui-chin, cos'è quella?"
"Una sacca ematica no?... Che altro dovrebbe essere se non una normalissima sacca ematica?"
"Ok... e nella sporta cosa c'è?"Il fatto che Yui fosse nervosa innervosiva anche me, perché d'altronde non sapevo più cosa aspettarmi dai nostri ospiti.
"Beh ecco... Reiji mi ha detto che vuole... scusarsi diciamo, per la stmoria della macchina, e mi ha dato questo per te. Mi ha detto di fartelo mettere quando andrai da lui, per vedere se ci ha preso con la taglia. Secondo me non vuole ammettere che tu, sotto sotto, gli piaci, così ti sta mandando un regalo di scuse... oh scusa, sono diventata troppo invadente, mi dispiace!"
Va bene, Yui era definitivamente partita, prendendo la superstrada a tutta velocità.
"Yui-chin, calmati. Metterò il vestito e accetteró le scuse, e nient'altro. Contenta?"
"Scusami, ma proprio non riesco a decifrare quello che sta pensando quello scorbutico pazzoide. Dai su, vestiti prima che venga lui qui!"E mentre ridevamo tirammo fuori dalla sporta il vestito, che pensai fosse bellissimo. Non sapevo se Reiji avesse i miei stessi gusti, ma di sicuro aveva capito i miei. Era un kimono azzurro di foggia tibetana, con tre strati sovrapposti di stoffa, dal tulle bianco al raso blu nello strato centrale fino allo strato finale di raso celeste, sovrastati da un meraviglioso corpetto blu. Sempre nella busta trovarono un paio di scarpe blu con il tacco basso e un fermaglio per capelli decorato con ortensie di pietre preziose blu. Semplice ed elegante, del suo colore preferito, e constatai che era pure della mia taglia. Perfetto. Davvero tutto questo era solo un regalo di scuse?
STAI LEGGENDO
Obbligo di perfezione
FanfictionSayuri entra a far parte della famiglia Sakamaki, diventando la nuova sposa sacrificale. In particolare Reiji sembra molto interessato a lei e al suo passato. Chi è davvero Sayuri, e perché è finita lì? Chi si nasconde dietro a tutto questo? Chi si...