Capitolo 6

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-si padre é così... -disse Camilla con la totale sinceritá.
-Ebbene,se pensi che é la scelta giusta per tutta la nostra famiglia,non ti impediró di andare...hai la mia comferma! -disse il padre portando la mano destra sul cuore in segno,di essere sincero nei suoi confronti nonostante sia preoccupato per Camilla.
-quando andrai a presentarti figlia mia dal signor Wilson William? -chiese la madre,mentre con uno straccio asciugó i piatti appena lavati.
-Se il giorno me lo concede,pensavo di presentarmi oggi stesso fra pochi minuti! -disse camilla,pensando a cosa gli avrebbe dichiarato il signor Wilson William.
-In realtà non avrei esitato ad andare subito al posto,ma volevo sapere la vostra opinione padre...madre,e con ció mi permettete di lavorare nella tenuta? Chiese preoccupata Camilla alla risposta che la madre e il padre avrebbero rivelato al momento.
-si certo figlia mia!! -dissero entrambi i genitori senza esitare un minimo secondo in piú,un secondo passava piú la possibilitá di essere presa dal signor Wilson William si scuró.

All'istante Camilla si incamminò verso il suo piccolo mantello appeso alla porta, e senza aspettare altro tempo uscí.

Santo cielo,i miei mi hanno concesso di lavorare nella tenuta,spero che non verró mandata all'istante fuori ma mi prendano.

Il pomeriggio,era appena iniziato e Camilla speró con tutta se stessa,che poteva tornare a casa ancora con il cielo chiaro.
Mentre si avvicinó al paese,il suo cuore inzió a battere forte,che le orecchie stesse pulsarono come i battiti cardiaci.
Camilla passò di fronte a una fontana a pochi passi dalla chiesa, e con tutta la implorazione nel cuore,pregava sulla statua che giaceva sopra di essa.

Vi prego,buon signore datemi la forza neccessaria per passare questa difficoltà,che mi sta divorando assieme alle mie ansie che mi tormentano come uno spirito negativo.pregò Camilla con gli occhi lucidi.

Dopo pochi passi dalla fontana,un passaggio stretto tra i maestosi alberi da bosco..fecero intimorire Camilla,ma lei non si arrese e inizió a incamminarci verso il cuore della foresta,cioé la tenuta del signor Wilson William. Il tempo passó cosí in fretta che si ritrovó davanti alle possenti e maestose mura che proteggevano il palazzo,una guardia che era accanto alla entrata del palazzo fece segno con la mano di fermarsi e disse con tono imperativo:
-ferma li signorina!- e aggiunse -questa é una propietá privata-
-si,so che é una proprietà privata,e sono venuta qui per avere un colloquio di lavoro con il vostro padrone! - disse Camilla,mostrando tutto il coraggio che ebbe nelle membra del suo corpo.

La guardia si avvicinò e chiese:
-mostratemi una prova scritta,che siete qui per avere un colloquio di lavoro con il mio padrone,in caso contrario vi chiedo di andarvene-

Camilla prese il foglio che Lorena gli ebbe datoze lo mostró alla guardia.
Le mani di camilla sudarono freddo,e sentiva caldo.

Una volta che la guardia ebbe letto lo scritto che sosteneva,Camilla nel avere un colloqui di lavoro con il loro padrone,la guardia disse con tono imperativo agli altri soldati:
-aprite il cancello!-

Una volta aver aperto il cancello,il soldato disse a una domestica che era nei immensi giardini della tenuta:
-Artemia,avvisate il signor che ha una visita!-
-certo! Ai vostri ordini -disse Artemia.
-signorina,la invito a seguire la domestica che vi condurra direttamente dal nostro padrone..-disse il soldato facendo un inchino,e mostrando con un braccio la direzzione che la domestica dovette intarprendere per arrivare allo studio del padrone.
-vi ringrazio - disse Camilla com tono freddo.

Camilla inizió a seguire a ruota la domestica,una volta arrivata all'interno della tenuta notó come l'oro splendesse con i raggi del sole ,che entrarono nelle finestre Camilla notó con stupore la maestosità della sala da ballo,i pavimenti erano lucidi che si poteva riflettere come in uno specchio,c'erano sulle pareti appesi dei dipindi che dall'aspetto estetico valevano una fortuna,ad ogni passo che compiva il suono delle sue scarpe si propagava nella sala . Salí su una lunga e maestosa scala che la portó al secondo piano,una volta arrivata dovette passare molte stanza prima di arrivare nello studio,in cui il signor Wilson William era impegnato con molti affari.

Una volta che la domestica si fermò,Camilla di immobilizzo sul pavimento e aspettó che la domestica inizio ad aprire bocca.
All'improvviso la domestica disse,mentre si giró di fronte a Camilla:

-scusatemi signorina,ma vi chiedo di aspettare un secondo qua in corridoi,per chiedere al signore la conferma,che puó accogliervi nello studio.
Camilla annuí chinando il capo.

La domestica entró nello studio,e sentí la conversazione venne tentata di origliare stando attaccata la porta, ma non lo fece.
La domestica uscí un minuto dalla sua entrata nello studio,e disse mentre la mano sinistra era posata sul pomello della porta:

-il signore é pronto a ricevere la vostra visita.-

Una volta aver aperto la porta, Camilla entrò con passo intimorito verso la scrivania nel quale il signore,era seduto.
Una volta davanti alla scrivania,il signor Wilson William alzo il suo volto impegnato su pagine e dedico uno sguardo a camilla,é una volta squadrata fece striscare la sedia sul pavimento e disse con gentilezza:

-benvenuta nella mia dimora,sedetevi pure sulla poltrona.- una volta Camilla seduta sulla poltrona rossa e beige aggiunse  domandando in tono imperativo- per quale motivazione avete richiesto un colloquio con me..signorina?
-signore,ho richiesto un colloqui con voi,per il motivo che cercavo un lavoro nella vostra tenuta!- disse Camilla porgendo il foglio al proprietario della tenuta.
Il signor Wilson prese il foglio dato da Camilla e inizió a osservarlo, con attenzione e dopo vari minuti di attesa,il signor Wilson disse:

-signorina, io posso solo offrirvi di lavorare per me,come cameriera al momento...se a voi puó interessarvi?e aggiunse -e in tal caso voi acettate,dovreste inizialmente a vivere qui,con la responsabilitá che voi diate sempre rispetto nella mia tenuta!e in particolare rispetto a me,come vostro padrone!-

A quelle parole,Camilla all'istante disse con profondo rispetto:

-accetto!- disse sicura di sé.
-ebbene signorina.. Potrei sapere il vostro nome? Chiese Wilson.
-io sono Camilla Erdes..mio signore -rispose con profondo rispetto.
-ebbene Camilla Erdes,domani inizierete il vostro lavoro nella mia tenuta,per il momento chiedo a voi di seguire la domestica che vi dará il vostro abbigliamento da lavoro- disse Wilson indicando la domestica che era in un angolo dello studio.

Camilla iniziò a incamminarsi verso l'uscita,dello studio ma una voce alle sue spalle disse:

-Camilla erdes vi aspetto domani all'alba!-

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Ciao a tutti,
Eccomi con il sesto capitolo della storia,come sará la viya da cameriera?riuscira Camilla a resistere a tutte le pressioni della corte?
Al prossimo capitolo!
Stefy

La Fedeltà,reca Onore (Sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora