Camilla si trovava nella cucina della tenuta seduta sulla sedia di legno,sul tavolo aveva posato una tazzina di porcellana.
Con le sua mani,rugose e secche accarezzò con delicatezza la tazza,Camilla fissava la piccola finestra che dava sulla terrazza in cui fissó i panni stesi da Artemia.Mentre fissava i panni stesi,Camilla portò la tazza sulle labbra e bevve un sorso di camomilla;mentre si godeva qui pochi minuti in cui poteva sostare sui suoi pensieri.In quel istante pensó cosa sarebbe successo in fututo in quella dimora.
Questa dimora,é fredda..troppo silenzio.
In quel istante,una mano calda e tenera,si posó sulla sua spalla destra e Camilla all'istante si volse,verso la persona a cui apparteneva la mano posata sulla sua spalla.
Artemia,era li e con aria preoccupata chiese:-state bene Camilla?-
-ssi Artemia,avevo aiutato una giovane dama a indossare il suo corpetto...- ma aggiunse con un volto assai confusa -la giovane dama in questione si chiamó Clarissa Wilson!..il cognome di quella giovane mi é assai famigliare qua dentro.-
-si Camilla,ed é cosí- disse alzando lo sguardo verso l'alto in segno di aver capito,cosa intendesse dire Camilla.
E aggiunse -la signorina Clarissa Wilson é la figlia del signor Wilsom William..la sua unica figlia-
-adesso si che mi corrisponde il suo cognome- disse Camilla con occhi spalancati.Artemia levó la sua mano dalla spalle di Camilla,e si incamminó verso il lato opposto del tavolo e si era seduta,Artemia disse notando il silenzio tombale dell'intera villa:
-come é silenziosa ora la tenuta!-
- é vero Artemia,la tenuta é cosi silenziosamente silenziosa che si puó avvertire le nostre pulsazioni del cuore,che pompa il sangue.-disse Camilla sentendo il suo battito del cuore propanarsi,per tutta la tenuta.
-é bello a volte avvertire il silenzio in questa tenuta..ti fa tranquilizzare per il momento- disse Artemia,mentre prende un pó di respiro e butta fuori tutta la aria,accumulata nei polmoni con spensieratezza.
-Artemia,posso chiedervi una..domanda? -chiese Camilla con la paura,che Artemia gli mangiasse la lingua,riguardante la sua domanda.
-si Camilla -rispose Artemia,con molta naturalezza che a Camilla,gli venné piú spontaneo aprirsi a Artemia.
-raccontatemi qualcosa riguardante quella bella tenuta!- disse Camilla con occhi lucenti,che Camilla si sporgeva piú vicino a Artemia con i gomiti sul tavolo,come una bambina che sta per ascoltare una favola.Artemia fissó con molto stupore Camilla,che non si limitó ad osservare il suo volto minuto ma inzió,con profonditá ad osservare i suoi due bellissimi occhi castani,vide una giovane ragazza giovane pura,e assai sensibile alle persone che la circondavano,ma notó che nei suoi occhi c'era una parte in particolare di lei che brilló,grazie al suo coraggio e alla forza di sacrificio in confronto con la sua vita.
Artemia si risveglio,nel suo momento di riflessione e disse:
-Camilla...io posso dirvi che in questa tenuta,ci avevo lavorato per anni. Nonostante sono qui da tanto,non conosco o non ho molta confidenza con le dame di corte..-
-perche Artemia non avete confidenza con le dame di corte,nonostante siete qua da molto?- chiese Camilla,con una scintilla negli occhi di curiositá,ma anche nello stesso tempo assai preoccupata,riguardo alla confessione di Artemia.
-se vi confesseró,una parte di questa misteriosa corte riuscirete a mantenere la parola,che da questa stanza non ne uscirá una sola parola? -chiese Artemia con molta discrezione a Camilla.
-certo Artemia,sono una cameriera di parola e discrezione! -rispose Camilla con sguardo sicuro,di ció che ebbe detto a Artemia in quell'istante.
-ebbene Camilla,in questa lussuosa corte il signor Wilson William,ebbe molte proprietà. Il signore ha due tenute,una e qui a waslyon e l'altra tenuta é a Hargly, qualche paese piú avanti di questo paese.
-ok Artemia vi ringrazio.- disse Camilla.Artemia,all'improvviso si voltó verso un orologio a cucú alle sue spalle,e con la coda dell'occhio sbrircio l'ora indicata in quel momento.
-A quanto pare Camilla,le ore sono passate...e sarebbe ora,di servire la cena preparata da me in anticipo!-
Disse Artemia,mentre si rigiró verso il profilo di Camilla.
-ok..iniziamo allora a servire..-disse Camilla trascinando la sedia sul pavimento,e si alzò.
Artemia passo vari piatti a Camilla,i piatti erano stati riempiti da una grande quantitá di cibo.Magari potessi solo assaggiare un solo boccone..
Artemia notó che Camilla osservó con gran appetito i piatti posati da lei,sulle sue dite e sul palmo delle sue mani.
-non vi preoccupate Camilla,ho cucinato in gran quantitá...ci sará cibo anche per noi- e aggiunse -ovviamente dopo aver servito il signor Wilson e altri componenti della famiglia.
I piatti erano stati serviti e in meno di dieci minuti ebbero finito di cenare. Camilla era nella sala da pranzo e il signor Wilson esclamó:
-Camilla!-
-Si mio signore!- rispose all'istante Camilla all'esclamazione,si avvicino con passo svelto verso la figura del signor Wilson.
-Potreste riferire a Artemia,che la cena é stata gradita da tutti?- chiese il signor Wilson mentre con un fazzoletto si tamponó la bocca,per rimuovere le ultime impronte di cibo visibili sulla bocca.
-Certo mio signore!- rispose Camilla,alla domanda proposta dal signor Wilson.Dopo vari minuti la sala da pranzo venne svuotata, e Camilla con molta attenzione e precisione;si chinó verso il tavolo e con delicatezza inizio a raccogliere tutti i piatti,disposti sul lungo e immenso tavolo.
Camilla fece vari viaggi,tra la cucina e la sala da pranzo..con i piatti traballanti sulle sue dite e suoi palmi delle sue mani.Una volta entrata in cucina,si avvicinó al lavandino e disse ad Artemia:-Il signor Wilson,voleva che io vi riferissi che la vostra cena,é stata gradita da tutti!- esclamó Camilla,mentre adagiamente posó nel lavandino della cucina,i vari piatti dipinti dal sapore e colore del cibo,consumato.
-E stata una bella soddisfazione!- esclamó Artemia con un sorriso sincero.
-Se per voi,Artemia non vi reca nessun fastidio inizio a pulire i piatti!- esclamó Camilla con piacere di aiutare in cucina Artemia.
-No Camilla,non c'é ne sara bisogno...-disse Artemia avvicinandosi a Camilla.
-Per quale motivo,non dovrei pulire oggi io i piatti?- chiese Camilla a Artemia con del sapone sulla spugna,e un piatto giá immenso nell'acqua fredda.
-Perché,oggi non é il vostro turno..é il turno di Ernestia!- esclamo Artemia.
-Ernestia,é un altra vostra dipendente?- chiese Camilla con un pizzico di curiositá.
-Si,Camilla avrai modo di conoscerla...- e aggiunse mentre si accarezzó il mento -domani..in giardino-
-ok Artemia!- esclamó Camilla.
-Ritiratevi pure Camilla,avremo domani un giorno impegnativo!- esclamó Artemia mentre rivolse uno sguardo a Camilla.****************************
Eccomi con il novesimo capitolo!
Camilla avra modo di conoscere una nuova cameriera come lei di nome Ernestia..
Vi ringrazio delle votazioni e dei commenti!
Stefy
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La Fedeltà,reca Onore (Sospeso)
RandomInghilterra,1840 Una giovane contadina di 12 anni,va alla ricerca di un lavoro dignitoso. Camilla é una contadina: Sincera,Tranquilla,Pacifica ma sopratutto obbediente,nonostante gli insulti delle persone,pur di lavorare in un posto,caldo e ben paga...