Capitolo 7 "Padre?!"

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#Karol
Non riesco a dormire.
Continuo a chiedermi se ho fatto bene a dargli una seconda possibilità...
Ma si, Karol sai che Ruggero non ti farebbe mai una cosa del genere, ti ama troppo!
Dici?
Sono più che convinta!
Forse hai ragione...
Non è solo questo il motivo per cui non riesco a dormire.
Voglio sapere chi era quell'uomo, perché è venuto qui e cosa voleva da me...
Mi sono spaventata tantissimo e se Ruggero non fosse arrivato, non so cosa avrebbe potuto farmi, anzi farci...
#2 mesi dopo#9.30
Stessa routine ogni giorno: mi sveglio, doccia, vestiti, colazione, saluto Ruggero, aspetto Ruggero, pranzo, tv, e infine vado a dormire...
La vita sta diventando noiosa!
Mi squilla il cellulare, la zia!
*conversazione*
Io: ciao zietta!
Zia: siamo di buon umore oggi?
Io: il solito, ma mi andava di chiamarti così zietta!
Zia: d'accordo...-ridacchiò-comunque sto arrivando! Devo farti vedere una cosa per la piccola.
Io: oh, va bene! Ti aspetto!
Zia: aprimi -rise.
Io: arrivo -ridacchiai.
*fine conversazione*
Chiusi la chiamata e andai ad aprire la porta.
Io: buongiorno!
Zia: giorno! -disse entrando in casa e accomodandosi sul divano.
Chiusi la porta alle mie spalle e raggiunsi la zia.
Io: allora? Cosa devi farmi vedere?
Zia: ecco qua -disse tirando fuori da una busta un pacchetto rosa con un fiocco bianco.
Io: grazie zia! -la abbracciai.
Zia: non aprirlo ora! Il regalo è per la bambina, non per te!
Io: d'accordo, d'accordo...
Zia: e il nome? L'avete scelto?
Io: si!
Zia: e qual'è? -chiese curiosa.
Io: abbiamo scelto Valery...ti piace? -chiesi entusiasta.
Zia: tantissimo! Sai, tua madre diceva che se avesse avuto un'altra figlia l'avrebbe chiamata proprio Valery...
Io: davvero? -chiesi con tono tra felice e triste, mentre una lacrima scese dal mio occhio.
Zia: Karol...
Io: mi piacerebbe che loro fossero ancora qui, che conoscessero Ruggero, che vedessero la bambina... -dissi abbassando lo sguardo e facendo scorrere altre lacrime sul volto.
La zia non disse nulla e mi abbracciò.
Io penso che a volte i gesti siano più efficaci delle parole...
Ad esempio, un abbraccio può consolare molto di più rispetto a un "tranquilla" o "dai non ti preoccupare".
No?
Mi allontano di scatto dalla zia per colpa di un'improvvisa fitta di dolore.
Zia: Karol?! Ti senti bene?! -chiese allarmata.
Io: si, si. La bambina avrà scalciato un po' troppo forte... -la tranquillizzai.
Decisi di alzarmi, nonostante il dolore, e...OH NO!
---
#Ruggero
La vita in ufficio è piuttosto noiosetta! Non devo far altro che firmare, timbrare, scrivere, digitare e cliccare...
Insomma, monotonia assicurata...
Esattamente!
Ora, fortunatamente, sono in pausa e io ed Agus siamo nel suo ufficio per chiacchierare.
Ha sistemato sulla sua scrivania varie foto con Carolina, e alcune con tutti noi!
Caro ora è in attesa di un maschietto di cinque mesi e Agustín sembra elettrizzato all'idea di diventare padre, ma in fondo chi non lo è?
Agu: Ruggero, Karol è arrivata al nono mese, giusto?
Io: si, perché? -domandai curioso.
Agu: niente, era così per sapere!
Io: okay, beh io torno di là...
Agu: okay, okay, a dopo!
Io: ciao!
Esco di stanza e rientro nel mio ufficio.
Che sbadato! Ho lasciato il telefono qui!
Hai sempre la testa tra le nuvole...e se qualcuno ti ha chiamato?
Ora vedo...
Raccolgo dalla scrivania il cellulare e noto...25 CHIAMATE PERSE DI SARAH?!
Decido di richiamarla subito, spero non sia successo qualcosa di brutto...
Squilla...
*conversazione*
Sarah: RUGGERO! -esclamò euforicamente.
Io: Sarah, ho visto le chiamate! Che succede?! -domandai nervoso.
Sarah: Ruggero...tu sei...
Io: COSA?! COSA SONO?!
Sarah: sei diventato papà!
Io: ...
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Hiii
Lo so, è un po' cortino!
Ma volevo creare un po' di suspense...muahah ok no.
Grazie di tutti i dolcissimi commenti nel capitolo precedente! Vi voglio bene!💜
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e un commentino👍
Byee👋

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