Capitolo 2

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Passarono secondi,minuti,finché non mi sentii scuotere le spalle dalla mia amica Eva.

E: Ehi Fiamma che ti succed....oh no! Le foto di tuo nonno sono state.....

F: Eva...hai idea di chi possa essere stato?

E: Non voglio mentire percio ti dirò la verità. Penso siano stati Natalja,Violetta e il suo ragazzo Edoardo ha farti questo macello.

Mi si scurò il volto e lasciai li in mezzo al corridoio Eva. Mi diressi velocemente in classe con le lacrime che minacciavano di uscire dagli occhi. Entrai sbattendo la porta della classe. Tutti gli alunni che c'erano al suo interno,mi guardavano come se fossi stata un alieno. La prof cominciò a farmi la solita ramanzina sui ritardi.

P: Signorina Fiamma,lei è in ritardo di ben 10 minuti veda di venire a scuola in orario.

F: Io ero già a scuola. Mi ha visto anche passare. Non è colpa se era impegnata a fumarsi la sua solita canna mattutina o..forse era impegnata a pensare alla sveltina che ha fatto con il nostro professore di laboratorio.

La classe fece un sobbalzo di stupore. Non mi avevano mai visto o sentito mentre reagivo. Mi misi al mio solito posto vicino a Eva. Appena si sedetti vidi Violetta alzare la mano.

V: Professoressa,secondo me non dovrebbe lasciare passare questo comportamento insolente nei suoi confronti

P: Violetta,tranquilla non mi sento offesa. Penso che la signorina Fiamma abbia avuto un brutto momento e abbia deciso di sfogarsi.

Strinsi i pugni cosi forte che le nocche diventarono bianchissime. Le cinque ore di scuola passarono velocemente. Preparai il mio zaino,uscii dall'aula,per poi aspettare Eva  con la sua velocità da lumaca in calore,per tornare a casa insieme.

Dopo venti minuti che aspettavo ricevetti un messaggio da Eva

Fiamma,perdonami ma sono dovuta uscire dal retro. Torna a casa da sola ti scrivo a domani.

Sospirai. Mi incamminai verso la stazione e avevo le cuffiette alle orecchie. Da lontano si sentiva un clacson che a me suonava molto familiare. Mi girai e vidi la macchina di Edoardo che veniva a grandissima velocità verso di me. Non aveva nessuna intenzione di fermarsi. Sorrisi leggernente e mi  misi davanti a lui. Non esitò a tirarmi sotto. Sentii un dolore immenso alle costole,senti i miei organi schiaccarsi tra loro poi alla fine vidi il buio totale.

Il potere della FiammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora