Chapter 11.

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Mi svegliai al suono ripetuto ed irritante del campanello che proveniva dall'entrata di sotto.

Guardai l'orario: 13.40, fantastico. Scattai dal letto e scesi giù per le scale. Passai davanti la camera di Juliet, nessun rumore quindi dedussi che ancora dormiva tranquillamente. 

Guardai tramite lo spioncino al di fuori, era Richard.

Aprii lentamente. Mi squadrò dalla testa ai piedi e fece un sorriso divertito.

"Ben svegliata!"

Oddio che figura di merda! Ero completamente spettinata, struccata e per di più in pigiama! Non poteva iniziare meglio la giornata...

"Scusami, io..."

"No, tranquilla" Mi interruppe.  "Posso entrare?"

"Sì, accomodati" Feci spazio nella stanza ed andammo in cucina.

"Hai pranzato?" Gli chiesi per spezzare il silenzio.

"Sì, appena finito sono venuto qui" I suoi occhi verdi penetrarono i miei. Distolsi lo sguardo e inizia a preparare qualcosa da mettere sotto i denti.

"Sicuro che non vuoi niente?" Chiesi mentre tagliai il pane.

"Un po' d'acqua, grazie"

Mi girai a guardarlo, rincontrai il suo sguardo poichè i suoi occhi già erano puntati su di me. Mi volse un sorriso. Poi presi la bottiglia d'acqua dal frigo, due bicchieri dalla mensola.

"Mia sorella ancora dorme?"

"Sì"  Misi i bicchieri e l'acqua sul tavolo. Bevve un po' d'acqua, poi posò il bicchiere sul tavolo e mi guardò per un attimo.

"Posso salire?"

"Non svegliarla però"

Accennò di no con la testa. Gli feci strada su per le scale e poco dopo ci ritrovammo davanti alla porta. Lo guardai e gli feci segno col dito di non far rumore.

Aprii la porta lentamente. La vedemmo sul letto accovacciata a sé, i capelli trasandati ed umidi sul cuscino bagnato dalle lacrime. Richard si avvicinò e si sedette lentamente sul letto.  Si chinò verso di lei e spostò le ciocche che le coprivano il viso con una dolce carezza, poi pose le sue labbra sulla fronte lasciando un piccolo lieve bacio. Io rimasi a guardare la gradevole scena in silenzio.

Poco dopo Richard balzò in piedi e uscì dalla camera con fare lesto. Che gli era preso?

"Scendiamo giù"

Lo seguii. 

"Io ho fame quindi cucino qualcosa, mi vuoi fare compagnia?" Entrai in cucina. Aprii il frigo, presi il pollo e lo misi nel forno. Lo accesi, selezionai i minuti e la temperatura, poi chiusi.

"Matthew ha cucinato esagerando, quindi sono sazio"

"Come vuoi" Mi sedetti di fronte a lui.

"Vorrei essere qui quando si sveglia" 

Aveva un'aria calma ma nello stesso tempo preoccupata. Lo notai dai suoi sguardi assenti. Era perso in sé, nei suoi pensieri...

"Va bene" Mi limitai a rispondere. "Cosa faremo?" 

Notò il mio tono preoccupato. 

"Non lo so..." 


Dopo una ventina di minuti il forno mi avvertì che il mio pranzo era pronto. Sobbalzammo al suono del trillo. Mi alzai di scatto per prendere i guanti in silicone e poi presi il pollo nel forno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 17, 2017 ⏰

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